Fuori le serie!

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Fuori le serie! 🛋️ #177 - Camminare duro sulle isole coreane

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Fuori le serie! 🛋️ #177 - Camminare duro sulle isole coreane

Film Tv
Mar 3
3
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Fuori le serie! 🛋️ #177 - Camminare duro sulle isole coreane

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Un'altra di quelle settimane in cui le serie che tornano (Abbott Elementary, Yellowstone, The Mandalorian) sono più interessanti di quelle che escono. Ma la battaglia è fiera, soprattutto grazie alla sana ignoranza di Island e alle finte biografie musicali di Daisy Jones & The Six.


Escono


PRIMEVIDEO

Island (Corea del Sud, 2022)
dal 27/02/2023

Allora: ho assistito brevemente (un paio di puntate) al miracolo d'ignoranza di questa serie qui. E fidatevi se vi dico, senza fare lo sborone ma solo riportando due conti oggettivi, che un tot di laterizio televisivo mi è capitato di vederlo nella vita; ma una roba così fuori dai gangheri, anche per gli standard del K-Drama, non mi era ancora capitata. Pensate, come filosofia e idea di scena spettacolare e spaccaschermo, a quel capolavoro di RRR (però con una CGI da poracci) che si accoppia selvaggiamente con Centovetrine mentre un brutto film di esorcismi li guarda, pronto a partecipare all'ammucchiata, e sullo sfondo passa in loop l'intera videografia dei BTS. Se uno scenario del genere potesse essere spremuto e infuso su una scheda SD, Island l'avrebbero potuto fare anche senza girarlo. Invece ci sono stati degli esseri umani in carne e ossa che si sono detti: adesso facciamo una serie in cui la Terra sta per essere invasa dai demoni dell'inferno e gli unici in grado di proteggerla sono la reincarnazione coreana della Madonna che ha qualche crisi d'identità perché al momento è solo la ricca e tosta ereditiera di un impero alberghiero (immaginate Paris Hilton ma più sveglia e cintura nera di judo), un mezzo umano mezzo demone immortale e con i superpoteri e un esorcista che arriva dall'Italia ma è anche chiaramente il membro di una boyband coreana. Poi, siccome ci sono otto ore di ignoranza da riempire, metteteci in mezzo anche una spolverata di Succession e di Sei forte maestro. Il livello di profondità è quello che è – degno di una soap opera action horror comedy con i demoni – ma se avete bisogno di staccare e di fare scorta di maccosa, Island pare la serie fatta apposta per voi.

Daisy Jones & The Six (Usa, 2023)
dal 03/03/2023

Il problema è che, per quanto mi riguarda, il genere biopic musicale – così ricco di titoli sempre tutti più o meno uguali e inevitabilmente legati ai fan della musica dei tizi che vengono raccontati – è morto di morte violenta nel 2007, sepolto sotto due metri scarsi di risate. Il 2007 è l'anno in cui ho scoperto This Is Spinal Tap (che in realtà è uscito nel 1984, ciao core) ed è anche l'anno in cui è stato distribuito Walk Hard - La storia di Dewey Cox, versione leggermente più cialtrona del nobile progenitore.

E da quel momento in poi la retorica del biopic musicale la riesco ad associare solamente a quelle due perfette parodie, una (This Is Spinal Tap) in forma di finto documentario e l'altra a foggia di vera e propria presa per i fondelli. Ne consegue che quando esce una cosa come Daisy Jones & The Six – documentario misto a biopic incentrato sulla finta band del titolo, che faceva scintille negli anni '70 e poi si è sciolta sotto il peso di piccoli problemi d'amore – mi viene da dire: accidenti, sembra proprio ben fatto, chissà se è una biografia musicante di quelle con la scena dell'amplificatore che arriva a 11

o di quelle con la scena in cui ci si innamora cantando canzoni piene di doppi sensi.

Per la cronaca, Daisy Jones & The Six (che è tratta da un romanzo bestseller scritto da Taylor Jenkins Reid) è più della seconda specie. Solo che non c'è Dewey Cox, ma tanta gente che si prende un sacchissimo sul serio.

Escono anche:

Il mostro delle Ardenne: nella testa di Monique Olivier (Francia, 2023) - dal 02/03/2023 su Netflix: questa è una docuserie true crime e sta fra le segnalazioni brevi perché è una docuserie true crime, un tipo di serialità talmente inetta che merita solo insulti tautologici. Inoltre le docuserie true crime hanno definitivamente rotto le palle, specie da quando è disponibile un podcast sultanesco come Indagini. Indagini è bellissimo. Molto più bello di una docuserie true crime. Ma non racconta di omicidi belgi o francesi, dunque se volete sentire la storia di come la moglie di Michel Fourniret (nome sulla maglia: mostro delle Ardenne) si sia pentita fuori tempo massimo temendo di essere incarcerata come complice e abbia denunziato il marito, ma solo dopo nove omicidi, allora bisogna che vi sintonizziate su Netflix. Per tutto il resto, c'è Indagini.


Tornano


DISNEY+


Abbott Elementary (Usa, 2021) - seconda stagione dal 01/03/2023
(avevamo parlato della prima stagione qui)

The Mandalorian (Usa, 2019) - terza stagione dal 01/03/2023

Quando Mel Brooks invitava a usare profusamente lo sforzo – era il 1987 e lo faceva per mezzo dell'omaggio/parodia Balle spaziali – stava chiaramente pensando a tutti quei fan duri e puri di Star Wars che, nella vita, hanno contratto la malattia del completismo e ora sono costretti a esplorare ogni angolo di un universo narrativo che, oltre ai nove film canonici, è composto da una mezza dozzina abbondante di serie tv varie ed eventuali, un centinaio di romanzi e una cinquantina di fumetti; per non parlare di film spinoff, videogiochi, parchi a tema, contenuti per il web, bugiardini di farmaci imperiali, Lonely Planet di Tatooine e dischi di Little Tony. Ora, la cosa più eccezionale che Jon Favreau ha azzeccato realizzando The Mandalorian – aiutato da una coorte di amici barra appassionati tra cui spuntano, come guest director, Bryce Dallas Howard e Taika Waititi – è di essere riuscito a rispettare l'immensa storia (narrativa e culturale) dell'universo Star Wars pur creando una serie che può essere vista e goduta da chiunque, persino da Walt Disney se venisse risvegliato dall'ibernazione domani. Un risultato notevole, arrivato applicando amore e semplicità a una storia archetipica – un western di frontiera in cui seguiamo la strana coppia formata dal Mandaloriano del titolo, cacciatore di taglie duro e puro, che protegge un bimbo di Yoda perché è il suo stipendio ma anche perché bisognerà pur venderli questi pupazzetti – che raccoglie l'eredità essenziale della creazione di George Lucas: far divertire la gente con avventure galattiche picaresche, epiche, intelligenti, senza troppe menate e senza farsi dire dal presidente del fan club come dovrebbe andare a finire la tua storia.

NOW

Yellowstone (Usa, 2018) - quinta stagione (prima parte) dal 01/03/2023
(avevamo parlato della quarta stagione qui)

NETFLIX

Entrevías (Spagna, 2022) - seconda stagione dal 01/03/2023

Che in realtà questa serie se ne stava tranquilla in patria su Telecinco prima che Netflix, quasi un anno dopo la messa in onda originale della seconda stagione, se la pappasse di buon grado al lunghissimo grido di “noi le vostre serie ce le prendiamo tutte sulla fiducia e se poi, anche un po' a caso, capita che peschiamo un altro fenomeno globale tipo La casa di carta non ci si lamenta troppo, sia chiaro”. Questa serie è ambientata a Entrevías, quartiere di Madrid così bruttarello che l'hanno chiamato Tra i binari e così sfigato che sta letteralmente in mezzo a tutte le rotaie della città ma comunque non ha neanche mezza stazione della metro. A Entrevías vive e lavora il veterano della guerra in Bosnia ed Erzegovina Tirso Abantos, ex capitano di fanteria con addosso lo stress post-traumatico e i valori di una volta, che nella vita fa principalmente due cose: gestisce la ferramenta di quartiere e tenta di tenere a bada la nipote ribelle Irene. Ragazza talmente selvatica che a un certo punto la mamma aveva detto no, io con te ce la faccio talmente poco che piuttosto di averti intorno ti mando a vivere in mezzo ai binari con il tuo nonno ex soldato potenzialmente psicotico. In mezzo ai binari, Irene ci mette molto poco a mettersi nei guai. Si innamora forte di Nelson, membro di una gang colombiana che fa brutto per le strade del quartiere. Tirso si appella ai suoi valori di una volta per prendere una decisione: va bene se spacci le pasticche ai bambini delle elementari, ma se il tuo pipino si avvicina così tanto alla fagiana di mia nipote allora sono costretto a raddrizzarti. L'ex capitano, con la collaborazione di due commilitoni (Pepe e Sanchís) e di un vice-ispettore degli sbirri piuttosto corrotto, diventa l'eroe per caso di Entrevías, che protegge le strade Tra i binari dalla prepotenza delle gang colombiane.

Incastrati (Italia, 2022) - seconda stagione dal 02/03/2023
(avevamo parlato della prima stagione qui; vi consigliamo inoltre l’intervista a Ficarra & Picone pubblicata su Film Tv n° 09/2023)

Sex/Life (Usa, 2021) - seconda stagione dal 02/03/2023
(avevamo parlato della prima stagione qui)


Da (meno) 5 scatolette di pelati a (più) 5 avocado, un voto a settimana per una serie presentata in questa newsletter (in questo numero o in passato).


Fleishman a pezzi (Disney+) 🥑🥑🥑

Tres avocados a Fleishman a pezzi, miniserie che risponde all'interessante domanda: cosa succederebbe a raccontare un personaggio alla Philip Roth – epatologo 40enne di successo, neo-divorziato con acredine che scopre il sordido mondo delle app di incontri e si sente desiderabile per la prima volta nella sua vita – dal punto di vista di un narratore femminile? Succederebbe una bella miniserie, trascinata da un cast arrivato sul set con le bombe a mano (Jesse Eisenberg, Lizzy Caplan e Claire Danes su tutti) e scritta per il piccolo schermo da Taffy Brodesser-Akner, che ha abilmente adattato per il linguaggio seriale il romanzo (d'esordio) che lei stessa ha pubblicato nel 2019. Un libro che se fosse stato trasformato in un film non sarebbe mica stata la stessa cosa, ricordandoci implicitamente i motivi per cui è nata la nuova stagione dorata della tv d'autore: certi testi hanno bisogno di essere arieggiati con una struttura da serie e Fleishman a pezzi era uno di questi.


Extra


Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)

  1. Il pilota VPN: Animal Control

  2. La recensione della settimana: Shrinking

  3. Sta arrivando Maisel

  4. Ma se proprio vi interessa

  5. Se c’è Eva…!

  6. Altri tipi di green

  7. Despacio, por favor!

  8. Rinnovata, ma inedita

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