Settimana ricca, ci si ficca. Specialmente perché escono Gen V, l'atteso spin-off giovanilistico di The Boys (che stranamente non si intitola The Babies), e anche The Night Logan Woke Up, il primo lavoro televisivo di Xavier Dolan.
Escono
PARAMOUNT+
No Escape (Gb, 2023) - al 28/09/2023
Fatalità, io in caicco ci sono andato per davvero quest'estate. Non guardatemi così, come se fossi ricco. Ero in Turchia, dove costa tutto molto meno grazie alle politiche da lestofante del lestofante Erdogan. Un saluto e un ringraziamento al lestofante Erdogan che fa del suo meglio per affamare il suo popolo, ma almeno rende meno esose le vacanze di noi occidentali. Le magre consolazioni. Ero in Turchia – e mica nel Mar delle Filippine come i bellissimi giovani protagonisti di questa miniserie inglese – principalmente per i motivi di cui sopra, ma anche perché il caicco è una barca di origine turca. Mica filippina. Quindi so di essere nel giusto. Nel reale. E infatti a bordo del caicco turco giusto e reale, non è mica successa una storia da serie tv. C'era, effettivamente, una coppia di anziani meritevoli di una sitcom tutta loro: lui 86 anni e lei 82, fanno ancora snorkeling in giro per il Dodecanneso nonostante il marito fumi due pacchetti di sigarette al giorno (fai due pacchetti e mezzo che sono centos) e la moglie abbia una protesi al ginocchio che ti fa vergognare di tutte le volte che hai rifiutato un qualsivoglia invito perché avevi la sciatica da ufficio leggermente infiammata. Ma per il resto, niente storie da serie tv; solo affetto tra estranei che miracolosamente si azzeccano tra di loro. Il caicco sbagliato che sta nel Mar delle Filippine, invece, si chiama The Blue (come il romanzo inedito in Italia da cui è tratta la serie) e all'inizio di No Escape viene trovato in mezzo al mare tutto vuoto di persone, ma pieno di segni di vita e anche di una confessione scritta con il sangue sulla porta di una cabina. Cose che succedono, su un caicco che sta dove non dovrebbe stare. Le forze dell'ordine non filippine aprono le indagini e cominciano a ricostruire la vicenda: sei settimane prima, le migliori amiche Lana e Kitty scappano dall’Inghilterra e atterrano nelle Filippine con un biglietto di sola andata, intenzionate a lasciarsi alle spalle il misterioso motivo che le ha costrette a fuggire. La loro cuccagna da posseditrici di sterline in un paese del sud-est asiatico finisce quando vengono derubate dei loro averi e sono costrette a loro volta a borseggiare per sopravvivere. Dopo una serie di eventi fortuiti, ricevono un invito per salire a bordo del The Blue, capitanato dal manzo australiano Aaron e popolato da una manciata di modelli di intimo di ogni foggia e fattura, in procinto di salpare per un’esotica crociera sulle coste filippine che, già sappiamo, finirà in tragedia.
PRIME VIDEO
Gen V (Usa, 2023) - dal 29/09/2023
Fra i primati personali che tendenzialmente non si aggiungono al curriculum, io ho quello di non essermi mai lamentato di uno sciopero, né dei disservizi che ne conseguono; al netto di aver vissuto in Grecia nel 2010 e di aver fatto per una vita il pendolare su rotaia. Insomma, mi sarò pure perso l'autunno caldo ma due o tre scioperi li ho visti. Per questo e per centinaia di altri validi motivi non mi sentirete mai e poi mai protestare contro lo sciopero degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood, anche se sta tenendo in ostaggio l'uscita della prossima stagione di una delle mie serie preferite. Chi ha pensato a Stranger Things è pregato di iscriversi alla newsletter di CiccioGamer89. Qua si parla di The Boys, la cui quarta stagione è stata rimandata a data da destinarsi, ma certamente non prima della schiacciante vittoria di scrittori e interpreti nella vertenza contro i geni del business che li trattano come carne da macello. Fortunatamente, gli amici che hanno creato e sviluppato The Boys – Eric Kripke, Evan Goldberg e Seth Rogen su tutti – avevano già in canna uno spin-off da lanciare parallelamente alla quarta stagione della serie principale. Tanto parallelamente che i materiali stampa ci assicurano che le vicende di Gen V si svolgono in contemporanea a quelle della stagione rimandata di The Boys. Il quid di quello spin-off qui è ispirato a uno degli archi narrativi del fumetto da cui è tratto tutto l'ambaradan e mette in scena le acrobazie degli studenti iscritti all'unica università per supereroi in circolazione, la Godolkin, ovviamente finanziata dalla malefica multinazionale Vought International per allevare nuove galline dalle uova d'oro, celebrità con i superpoteri da mungere finché Patriota non darà definitivamente di matto distruggendo il mondo. Della serie si è occupato in prima persona il creatore di The Boys, Kripke, con la sapida collaborazione di Evan Goldberg, il socio con cui Seth Rogen ha scritto e prodotto tutte le innumerevoli cose belle e buffe che ha fatto nella sua carriera. C'è da puntare forte su questa Gen V specialmente in due casi: se The Boys vi è sempre garbato e se avete nipoti adolescenti con cui fare la figura dell'anziano che è sempre sul pezzo.
NOW
Tom Jones - Una storia d'amore (Gb, 2023) - dal 30/09/2023
Devi essere davvero inglese, ma sul serio fortissimamente inglese, per convincerti che c'è bisogno del tuo intervento laddove, invece, di te non si sentiva davvero la mancanza. Nello specifico caso di questa miniserie, non direi che siamo proprio proprio ai livelli di arroganza della colonizzazione dell'India, solo per fare un esempio. Realizzare un prodotto televisivo sbagliato di cui nessuno sentiva il bisogno è ancora, vivaddio, meno grave rispetto allo stuprare una società millenaria per poi andarsene così, come se niente fosse stato, e condannare almeno tre paesi (Pakistan, India e Bangladesh) a odiarsi per i secoli a venire. Allo stesso tempo, però, sentirsi in dovere di mettere mano a un classico della letteratura che è già stato adattato virtualmente alla perfezione 60 anni fa (mica ieri) e che non aveva null'altro da chiedere da una trasposizione audiovisiva, mi sembra quel tipo di sicumera che risuona con l'idea di occupare un intero subcontinente perché alle 17 in punto ci piace molto prendere il tè e lì dicono che ce ne sia di ottimo. Il classico della letteratura è Tom Jones (Henry Fielding, 1749); l'adattamento virtualmente perfetto è la meraviglia libera e scanzonata di Tony Richardson (miglior film, regia, sceneggiatura e colonna sonora agli Oscar del 1964) con protagonista un Albert Finney bello come il sole; mentre la miniserie di cui non si sentiva il bisogno – in Italia armata di un sottotitolo che credo funga appositamente da repellente – è farina del sacco di Gwyneth Hughes, che già nel 2018 aveva dato una bella scalpellata televisiva a un'altra pietra miliare della letteratura occidentale, La fiera delle vanità.
NETFLIX
The Night Logan Woke Up (Canada, 2022) - dal 01/10/2023
Xavier Dolan è un bel tipo eh. Devi ammetterlo. Può starti simpatico o antipatico, può esserti indifferente e puoi non conoscerlo nemmeno perché l'ultima volta che sei entrato in un cineforum è stato per chiedere indicazioni sull'ottima risotteria che c'è da quelle parti. Ma Xavier Dolan rimane un bel tipo. Non solo (e non tanto) per il suo inopinabile status di enfant prodige, che ha debuttato dietro la macchina da presa a vent'anni (J'ai tué ma mère), ha vinto un Premio della giuria a Cannes a 25 (Mommy) e un Grand Prix, sempre a Cannes, quando ne aveva 27 con È solo la fine del mondo. Xavier Dolan è proprio un bel tipo soprattutto perché, a quella età, un'idea e un'ambizione di cinema così formate e così cristalline, nella storia delle Settima arte ce le hanno avute solo mostri sacri tipo Orson Welles, Chantal Akerman e Brian De Palma. Colpo di scena però: a 34 anni suonati, Dolan ha ammesso pubblicamente di non aver più voglia di fare cinema. Gli costa troppa fatica spendersi emotivamente e materialmente per anni realizzando film che nessuno vede, dice. Meglio fare le miniserie tv, che se lavori con il giusto livello di cialtroneria sul set fai un terzo della fatica per ottenere un quarto delle soddisfazioni e il quintuplo dello stipendio. Questa The Night Logan Woke Up, nello specifico, è l'esordio sul piccolo schermo di Dolan, è l'adattamento di una pièce teatrale di Michel Marc (La nuit où Laurier Gaudreault s'est réveillé) ed è il racconto di un trauma familiare irrisolto che ritorna a galla dopo quasi trent'anni di letargo. L'innesco narrativo che rimette in moto gli ingranaggi e costringe la protagonista a tornare a casa nel Quebec è molto dolaniano: la sua mamma è morta, ma prima di schiantare si è fatta promettere che sarebbe stata la figlia – tanatologa di successo a Montreal – a imbalsamare il suo corpo. Allegriaaa.
Escono anche
Jill Dando: un mistero irrisolto (Gb, 2023) - dal 26/09/2023 su Netflix: dai che questa potrebbe essere la volta buona! Una docuserie true crime che fa passare la voglia di appassionarsi alle docuserie true crime. È la storia di Jill Dando, protagonista della tv inglese degli anni 90 come presentatrice, fra le altre cose, di Crimewatch, programma che raccontava crimini irrisolti. Il 26 aprile del '99, Dando viene fatta inginocchiare di fronte a casa sua a Londra e viene freddata con un colpo di pistola dietro l'orecchio. Il colpevole non è mai stato trovato e, terribile ironia, il crimine è tuttora irrisolto.
Encounters: l'industria degli UFO (Usa, 2023) - dal 27/09/2023 su Netflix: dai che questa potrebbe essere la volta cattiva! Una docuserie sulle persone che si approfittano delle storie sugli avvistamenti alieni per far cassa che, invece di venire accolta con lo scetticismo con cui si propone, diventerà l'ennesimo volano per cospirazionisti e complottari della domenica. Sono d'accordo anch'io che probabilmente “non cielo dikonooo!!1!”. Ma da qui ad andare in pellegrinaggio all'area 51 ce ne passa.
Castlevania: Nocturne (Usa, 2023) - dal 28/09/2023 su Netflix: all'apice della Rivoluzione francese, l'aristocrazia reazionaria si allea con un terrificante messia vampiro che promette di scatenare un esercito di creature oscure per schiacciare i giacobini e schiavizzare l'umanità. La maga caraibica Annette va in cerca di Richter Belmont, ultimo discendente della celebre famiglia di cacciatori di vampiri protagonista dei videogiochi da cui è tratto il cartone. Seguirà un tutorial per costruire una ghigliottina fatta con l'aglio.
Choona (India, 2023) - dal 29/09/2023 su Netflix: un astrologo, un abile informatore maestro della mimesi, un ragazzo goffo ma adorabile (che nel cinema indiano è uno stereotipo ben preciso chiamato gully ka gunda), un ufficiale di polizia demansionato, un appaltatore ruspante e un mediatore intraprendente formano un gruppo di sconosciuti mal assortiti uniti dal desiderio di pianificare la rapina perfetta ed eliminare dalla circolazione il loro nemico comune: Pino Insegno Shukla.
Power Rangers: Cosmic Fury (Usa, 2023) - dal 29/09/2023 su Netflix: non so come dirlo senza che qualcuno si senta mancare per la troppa emozione, ma questa è la 30ª stagione dei Power Rangers. Sono passati 30 anni da quando un produttore con uno yak sullo stomaco si è inventato di comprare i diritti di una serie giapponese fatta di lattice colorato (Kyōryū Sentai Zyuranger) per poi montare le lotte contro i mostri grossi gommosi con scene di dialogo girate da attori americani pagati come il bidello del McDonald's. Genio, stronzo o entrambi?
L-Pop (Messico, 2023) - dal 27/09/2023 su Disney+: Andrea studia odontoiatria a Città del Messico ma il suo vero sogno non ha niente a che vedere con le gengive sanguinanti: ella vorrebbe solo poter soddisfare la sua enorme passione per il K-pop volando in Corea e rimanendoci, magari come ballerina. Quando viene a sapere che qualche matto ha organizzato una gara di danza con in palio un viaggio in Corea, Andrea dà di matto e si mette di buzzo buono per sbaragliare la concorrenza.
Più di chiunque altro - Generazione Z (Italia, 2023) - dal 26/09/2023 su RaiPlay: sei storie di gente tra i 18 e i 26 anni, indagando in particolare su come l’immersione nella cultura digitale abbia modificato i loro paradigmi su linguaggio, pensiero, modalità di apprendimento, vita sociale, visione dell’arte e sessualità. Insomma, una (volendo anche interessante) docuserie sui giovani e per i giovani che nessun giovane guarderà mai a meno di non essere costretto da un non giovane.
Tornano
RAIPLAY
Imma Tataranni - Sostituto procuratore (Italia, 2019) - terza stagione dal 25/09/2023
È la serie che lo zio scemo – quello che è talmente inadatto alla vita che proprio non si capisce come abbia fatto a superare i 60 anni senza andarsene in gloria prima portandosi nel paradiso degli scemi una mensola piena di Darwin Awards – si diverte a prendere per i fondelli dicendo che è quella con Montalbano femmina. Imma Tataranni è una bella serie – nella categoria delle “precedentemente note come sceneggiati” – innanzitutto perché ha una protagonista che si chiama Imma Tataranni, quindi perché ella possiede un appuntato di nome Ippazio Calogiuri e insieme vanno in giro per la Basilicata a indagare, e solo infine perché è quella con Montalbano femmina. Laddove per “Montalbano femmina” non c'è nessuna intenzione di prendere per i fondelli, ma solo la ricerca di un modo succinto per dire che la serie tratta dai romanzi di Mariolina Venezia è degna succeditrice di quella ispirata dai libri di Camilleri. C'è una persona che investiga al di fuori e al di dentro di se stessa, che lo fa immersa nella provincia più provincia (e più bella) dell'Italia dimenticata dal glamour metropolitano e che, oltre alle faccende poliziesche, ha tutta una serie di cazzi e mazzi personali a cui badare. Alla faccia dello zio scemo, che si credeva scaltro a dire una roba del genere.
DISNEY+
This Fool (Usa, 2022) - seconda stagione dal 27/09/2023
Ad agosto dell'anno scorso, di questa serie inedita dalle nostre bande avevamo scritto: “Questa valida sitcom si intitola This Fool – letteralmente: 'Sto scemo', laddove “Fool” porta un significato vernacolare affettivo più simile al nostro “Babbo” che a un insulto vero e proprio – e nonostante sia stata ideata, realizzata e recitata da perfetti (per quanto adorabili) sconosciuti, potrebbe presto finire sui nostri schermi. Non tanto perché è una produzione/distribuzione Hulu – contenitore disneyano assente sul nostro mercato, ma con facili sbocchi internazionali grazie a Disney+ – quanto per un motivo molto più subdolo e scivoloso. I bianchissimi dirigenti Disney, infatti, potrebbero gentilmente regalarci This Fool memori del sorprendente successo di Abbott Elementary, gran serie arrivata dal nulla e tornata a casa con una manciata di nomination agli Emmy, prototipo di quella che gli executive molto pallidi chiamano Serie etnicamente connotate ma scritte così bene che tutti possono rivedercisi – soprattutto i bianchi poco progressisti che possono guardarle senza sentirsi in pericolo per la sopravvivenza della loro cultura”. Aiutateci a essere Dogui e a dire “Taaac”. È successo esattamente quello che è successo e siamo molto contenti sia successo. Perché This Fool, che è ambientata nella famigerata South Central di Los Angeles (malfamata anche dopo l'applicazione del filtro bellezza sitcom), è proprio caruccia e racconta del tenero e anche un po' fesso Julio, che con i gangster non c'entra niente. A 30 anni vive ancora con la mamma, si fa calpestare da una fidanzata che non lo rispetta e lavora in un'associazione non profit per il reinserimento sociale di ex galeotti che si chiama Hugs not Thugs (“Abbracci non delinquenti”). This Fool è un gran bell'esempio di situation comedy moderna, che confonde la struttura a sketch lunghi classica del genere con un arco narrativo (e di sviluppo dei personaggi) tipico invece della narrazione non da sitcom.
Da (meno) 5 scatolette di pelati a (più) 5 avocado, un voto a settimana per una serie presentata in questa newsletter (in questo numero o in passato).
The Continental: Dal mondo di John Wick (Prime Video) 🥑
Un avocado che non ti sazia del tutto ma comunque è salutare grazie alla sua forte dose di vitamina B a The Continental: Dal mondo di John Wick, oggettivamente uno dei titoli più brutti mai pensati per una serie tv – anche se lo giustificano indirettamente catalogandola come “miniserie evento”. In realtà è stato già detto quasi tutto nella scorsa newsletter – compilata dopo la visione della prima puntata – ma con tutta la serie in saccoccia vi posso confermare che The Continental è roba fatta con piuttosto criterio. L'idea, per sopperire alla mancanza dell'eponimo personaggio/attore (John Wick/Keanu Reeves) che con la sola imposizione del suo carisma ha creato praticamente da solo il fomento per la saga cinematografica, è quella di ampliare la mitologia della Grande Tavola e di tutto ciò che più o meno le sta intorno. Non è che si vada molto più a fondo, a livello di world building, rispetto ai film. Ma i personaggi che circondano Winston Scott nella sua battaglia per la conquista dell'hotel dalle mani di Mel Gibson – che interpreta la versione di se stesso ubriaca che insulta ebrei e donne – sono abbastanza accettabili da permettere di tollerare le scene senza gente che si spara addosso o si mena le mani. Che poi è esattamente il motivo principale per cui si guardano i film di John Wick.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
Il pilota VPN: Young Love
Deal!
No, è di Hitch!
Non solo spin-off