Rara settimana in cui le nuove uscite, come il thriller politico The Night Agent, il thriller turco Anime false e il non thriller musical Up Here, non tengono testa alle vecchie uscite: è disponibile la quarta stagione di What We Do in the Shadows, facciamo il nostro dovere di buoni appassionati di serie tv e corriamo a rendere omaggio.
Escono
NETFLIX
The Night Agent (Usa, 2023)
dal 23/03/2023
Ci teniamo a dire che The Night Agent è un thriller politico. Non tanto perché sia particolarmente importante ai fini di questa presentazione, quanto perché tutte le persone coinvolte insistono a ribadire che The Night Agent è un thriller politico. Non solo essa, la serie, è un thriller politico, ma financo l'omonimo romanzo da cui è tratta (scritto nel 2012 da Matthew Quirk) è, non lo indovinereste mai, un thriller politico. Ma cos'è un thriller politico? Credo sia l'ennesima inutile etichettatura di un sottogenere a cui basterebbe tranquillamente l'appellativo di thriller, senza ulteriori aggiunte. Ma a quanto pare ci voleva un nome preciso anche per tutte quelle storie a sfondo Casa Bianca in cui la posta in gioco è massima (l'imperativo è vincere), tipo Tutti gli uomini del presidente, ma in cui la residenza presidenziale non viene fatta a brandelli da Gerard Butler che pensa di essere in Trappola di cristallo. Il Gerard Butler senza bombe a mano di questa serie si chiama Peter Sutherland ed è un agente FBI che, dopo aver salvato un gruppo di ragazzi da un allarme bomba in metropolitana, viene premiato con l'assegnazione al turno notturno davanti a un misterioso telefono muto che se ne sta tutto tranquillo e indisturbato in un seminterrato della Casa Bianca. Il telefono, scopriamo presto, è dedicato agli agenti sotto copertura che, per usare un eufemismo vernacolare tipico del thriller politico, sono nella cacca fino al collo e oltre, diciamo appena oltre il mento. Blblblbl. Pensate la sorpresa di Sutherland quando l'apparecchio squilla e dall'altra parte c'è un agente del distaccamento ENI di Valona pronto a offrire ottime condizioni per il rinnovo del contratto luce-energia sotto il nuovo regime di mercato libero. Non è vero. In realtà è una donna che c'entra tangenzialmente con gli spionismi, ma che viene comunque coinvolta in un bel bailamme causato dalla scoperta di una spia russa infiltratasi ai più alti livello del governo americano; scoperta che a sua volta è stata scoperta dagli agenti cattivi e dunque la giovane donna estranea al thriller politico ora è in pericolo e Sutherland deve proteggerla. Sia dai russi sia da una potenziale overdose di thriller politico.
Anime false (Turchia, 2023)
dal 24/03/2023
Il titolo internazionale di questa serie turca, adattamento di un romanzo (thriller con impegno) scritto da Perihan Mağden nel 2007 e uscito nel 2009 in Italia (per i tipi di Elliott) come La fuga, pone la seguente domanda: Da chi è che stavamo fuggendo? Non lo so zie, ditemelo voi. Per caso scrivo “zie” perché sto bruttamente assumendo il genere di chi ha posto la domanda e di chi la sta ricevendo, o perché so già che si tratta di una figlia che si sta facendo rinfrescare la memoria da sua mamma? La risposta è entrambe. E adesso vediamo come ve la cavate con l'indignazione. Non ho la minima idea, invece, di chi siano le anime false del titolo (molto evocativo) scelto dagli adattatori italiani. La serie parla di un'innominata madre, sciura molto elegante e compita, che da molto tempo vive (insieme alla figlia adolescente Bambi) senza avere una fissa dimora, passando di albergo di lusso in albergo di lusso evitando il più possibile di intrattenere rapporti umani con gente estranea. Cosa c'è nel passato di madreee?
Come si muoverà Bambi ora che comincia a essere abbastanza grande per farsi un gran piatto di fatti suoi e soprattutto per cominciare a sentire una certa puzza di bruciato negli atteggiamenti loschi e misteriosi della madre? Ma specialmente: perché Stefania Nobile e Wanna Marchi hanno deciso di vendere i diritti di quella che sarebbe stata la storia della loro latitanza in Anatolia, mannaggia a Do Nascimento che si è dimenticato di stampare i biglietti del bus prima di scappare in Brasile, proprio a una romanziera turca e non, chessò, a Donato Carrisi o al degno successore di Jack London Federico Moccia? I grandi misteri di una vita che continua a sorprenderci anche se le abbiamo chiesto esplicitamente di non farlo, 'sta maleducata.
DISNEY+
Up Here (Usa, 2023)
dal 24/03/2023
Non si sa molto di questa serie qui. Si sa che è un musical – ma non tipo una serie normale che ogni tanto fa partire delle canzoncine diegetiche e allora si merita l'appellativo di “musicale”, proprio un musical musical tipo Andrew Lloyd Webber e compagnia jazz hands.
E si sa che sarà ambientata a New York durante gli ultimi giorni del 1999. Solo che, purtroppo, non si tratta della versione live action musical stile Broadway di Futurama, la cui puntata pilota, se ben ricordate, si svolge esattamente durante il capodanno del Millennium Bug – aaah che bei ricordi il Millennium Bug, quelle sì che erano ansie gentili, altro che gli spettri dell'armageddon nucleare provocato da un vecchiodimmerda russo che si diverte ancora a giocare al KGB. Scusate, sto divagando. Dove eravamo? Ah sì: Up Here, ambientata a New York a fine 1999, purtroppo non è il musical di Futurama. Sarebbe stata una scelta coraggiosa e giusta da parte della Disney, ma purtroppo dobbiamo ancora pazientare e attendere che l'umanità sia pronta per quel tipo di locura. Up Here racconterà della giovane Lindsay, che ha appena deciso di lasciare alle spalle la sua monotona vita di provincia in un villaggio del Vermont – quel posto che esiste solo per fare spazio alle terze case dei newyorkesi non abbastanza ricchi da svernare in posti più glamour – per seguire l'ambizione di vivere una vita piena e significativa. Nella Grande mela incontra presto il coetaneo Miguel. I due si innamorano – presumibilmente cantandosi forte in faccia una o più canzoni, ma proprio da vicinissimo così oltre al sentimento arriva anche l'aglio dell'hummus – e diventano una coppia ordinaria alle prese con una storia straordinaria. Che storia straordinaria? Non si sa bene, dice solo che “l'ostacolo più grande che li aspetta potrebbe essere rappresentato dai ricordi, le ossessioni, le paure e le fantasie che vivono nelle loro teste e prendono vita, presumibilmente cantando ognuno una canzone coerente con il suo ruolo”. Scherzi a parte, la serie è realizzata da gente che ci sa davvero fare: l'ha creata Steven Levenson (Tony Award nel 2017 per il Miglior libretto con il musical Dear Evan Hansen) che l'ha scritta in collaborazione con la coppia Danielle Sanchez-Witzel & Robert Lopez (due Oscar per le Migliori canzoni originali di Frozen e Coco) e con Kristen Anderson-Lopez. La regia invece se l'è presa l'esperto teatrante Thomas Kail, uno che ha il numero di Lin-Manuel Miranda in rubrica e per lui ha diretto le versioni di Broadway di In the Heights e Hamilton.
Escono anche:
Ormai ho deciso che il cassetto degli “Escono anche” verrà riempito con tre soli tipi di vestiario seriale: le t-shirt delle aziende locali più assurde possibile tipo “Spurghi Gigapirla” o “Società filettatura brugole e bulloni di Bordo, Barbara A.” che usi per fare ginnastica, che sarebbero le serie vecchie di qualche anno ricicciate dalla catena di montaggio dello streaming; i calzini bucati che magari tieni in un angolo per farci giocare il cane ogni tanto, che sarebbero i true crime e le docuserie un tanto al chilo (vedi sotto); e i maglioni sformati di quando pesavi venti chili in più, passavi le serate ascoltando Francesco De Gregori sedendoti in posizione fetale e mettendo anche le gambe rannicchiate sotto l'indumento, che sarebbero i procedurali polizieschi in cui uno sbirro triste indaga su un terribile crimine di provincia (triste) che, guarda un po' il caso certe volte quant'è bizzarro, si collega più o meno direttamente al suo altrettanto triste nonché traumatico passato.
Lauchhammer - Delitto a cielo aperto (Germania, 2023) - dal 22/03/2023 su Netflix: il depresso detective della polizia criminale Maik Briegand torna al suo paesino natio che ha troppe acca nel nome, Lauchhammer, per investigare sul misterioso omicidio di una ragazza. A sorpresa scopre legami con un passato che voleva dimenticare, ma che continua a ripresentarsi caponata style. Contiene le parole “Repubblica Democratica Tedesca” e (spero vivamente) “Trabant 601”.
L'assedio di Waco (Usa, 2023) - dal 22/03/2023 su Netflix. Sono passati trent'anni da questa faccenda e dunque ci tocca la docuserie che parla di una delle vicende più assurde di inizio anni '90, talmente americana che solo a leggerla viene l'ipertensione neanche avessi fatto colazione da McDonald's per tutta la tua vita adulta. Verso la fine degli anni '80, David Koresh – neo-messia di una frangia estrema dei davidiani, che a loro volta sono una costola ribelle della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno – prende possesso di un ranch vicino a Waco, nel bel mezzo del Texas, e da lì gestisce la sua setta tutta piena di lavaggi del cervello e violenze su donne e bambine. Pensa di poterlo fare impunemente perché sono gli Stati Uniti d'America baby, la terra delle libertà. Che contestualmente, però, sono anche la terra dei fucili d'assalto e delle polizie locali che hanno in dotazione carri antimina e lanciarazzi. Dunque gli sbirri federali vanno a bussargli al ranch, David Koresh nicchia e parte un assedio militare che dura 51 giorni e causa la morte di 86 persone, ovvero quasi tutti i davidiani e quattro membri delle forze dell'ordine.
Tornano
NETFLIX
Città invisibile (Brasile, 2021) - seconda stagione dal 22/03/2023
L'ultima volta che ho controllato, Carlo Saldanha faceva il regista di film d'animazione. E neanche a livello parrocchiale, eh. Saldanha si è prima fatto le ossa co-dirigendo L'era glaciale e Robots – convoco la polizia del doppiaggio in memoria della prestazione di DJ Francesco. Dopodiché si è messo in proprio, firmando in solitaria le regie di L'era glaciale 2 - Il disgelo, L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri, Rio, Rio 2 - Missione Amazzonia e Ferdinand. Con quest'ultimo che, ciliegina sulla torta, gli è valso la seconda candidatura all'Oscar in carriera – la prima era arrivata nel 2004 con il corto La nuova avventura di Scrat. Poi all'improvviso, così di botto, senza senso e come se non ci fosse già in giro una pandemia globale a rendere tutto più confuso, ti svegli un giorno e scopri che Netflix ha regalato una serie a Carlos Saldanha. Che bello!, ti viene da pensare, Una fantastica serie animata ideata e diretta da uno dei migliori professionisti in circolazione. Chissà che cosa interessante. Solo che Città invisibile non è una serie animata. Anzi. Si apre con il detective Eric della sezione di Polizia ambientale di Rio de Janeiro che scopre uno strano animale, morto arenato su una spiaggia locale. Strano, non ricordo nessun film Pixar con questo incipit. Di solito c'è una lampada assassina che uccide a sangue freddo e non provocata una povera lettera, ma va bene. In Città invisibile però c'è dell'altro, e che altro! Lo strano cadavere d'animale sulla spiaggia porta Eric a essere coinvolto in un'indagine per omicidio; la quale indagine per omicidio lo porta, a sua volta, a scoprire un mondo assurdo e popolato dalle creature del folklore brasiliano che, di solito, sono invisibili agli esseri umani.
Il suo regno (Argentina, 2021) - seconda stagione dal 22/03/2023
(avevamo parlato della prima stagione qui)
DISNEY+
What We Do in the Shadows (Usa, 2019) - quarta stagione dal 22/03/2024
Questa serie qua è la classica cosa che se sapete, sapete – occhiolino occhiolino, stretta di mano speciale, batti pugnetto, cinque medio, colpo di chiappa, tacco tacco, testa spalla baby uan ciù trì -
e se invece non sapete a noi dispiace molto, ma sono anche nove lunghi anni che facciamo una testa così a tutti quelli che conosciamo e ormai abbiamo finito il fiato. Anche perché bisogna sempre partire da lontanissimo, pure per chi deve recuperare oltre che per chi deve raccontare. Ovvero da quella volta nel 2014 che Taika Waititi e Jemaine Clement – in rappresentanza di metà dei Flight of the Conchords, mentre l'altro mezzo era in giro a vincere Oscar per le canzoni dei Muppet (storia vera) – hanno fanno un film insieme, un geniale finto documentario intitolato Vita da vampiro - What We Do in the Shadows. Esso è effettivamente il ritratto più veritiero possibile su quello che succede al cervello di una persona trasformata in vampiro onnipotente e immortale, alle eterne prese con i due più grandi morbi della modernità: noia e menefreghismo. Succede che il cervello ti diventa stupido forte e perde tutti i filtri, per il sollazzo di chi sta guardando il mockumentario che parte da quelle premesse. Vita da vampiro - What We Do in the Shadows è stato così bello che sono bastati solo due personaggi sullo sfondo, una coppia di poliziotti neozelandesi, per dare il via libera a un primo spin-off seriale (Wellington Paranormal). Ma poi l'idea continuava a essere talmente buona, e talmente pregna di infiniti spunti comici, che si è dovuto ricorrere a un secondo spin-off, stavolta calato su suolo americano. E adesso che parte del mondo ha confermato che Matt Berry è una delle cose migliori mai successe all'emisfero occidentale, auguri a tenerlo a bada.
NOW
Christian (Italia, 2022) - seconda stagione dal 24/03/2023
(avevamo parlato della prima stagione qui)
PARAMOUNT+
Yellowjackets (Canada/Usa, 2021) - seconda stagione dal 24/03/2023
(avevamo parlato della prima stagione qui)
Da (meno) 5 scatolette di pelati a (più) 5 avocado, un voto a settimana per una serie presentata in questa newsletter (in questo numero o in passato).
1923 (Paramount+) 🥑🥑🥑
Tre avocados maturi al punto giusto, però di quelli che dentro hanno un seme molto più voluminoso del previsto, a 1923. Che è l'ultima uscita nel tele-universo vaccaro di Taylor Sheridan (Yellowstone, 1883) ed un'ottima miniserie, un western con la maggior parte dei crismi al loro posto e realizzato con lo spirito nobile (ma forse giusto un po' retorico e paraculo) di un'aquila di mare testabianca con gli occhiali di Tom Cruise in Top Gun che tatua la bandiera statunitense sul petto di uno Scioscione in lacrime al pensiero di come gli europei hanno stuprato la sua terra in nome del dio profitto. Il cuore della storia riguarda sempre il rapporto tra uomo e territorio (l'incontaminato Montana in cui si trova il ranch Yellowstone) e su come l'ambizione, l'orgoglio e la fallacia del primo modifichi, nel bene o nel male, il secondo; ma è anche sempre la storia della ragguardevole famiglia Dutton, che dalle carestie irlandesi è arrivata nel Nuovo mondo e piano piano – grazie alla lealtà, lo spirito volitivo, il duro lavoro e una pila di cadaveri nemici – è diventata la mazinga della zona. Harrison Ford e Helen Mirren sono esattamente come ve li aspettate: incartapecoriti e bravissimi.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
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