Fuori le serie! 🛋️ #284 - Pensavo fosse il Bagaglino e invece era una bella serie
Settimana di novità in streaming molto italiana, in tutti i sensi, con la sorpresa animata Il Baracchino e con lo sceneggiato vecchia scuola Sara - La donna nell'ombra. Poi c'è Owen Wilson che gioca a golf in Stick.
Escono
PRIME VIDEO
Il Baracchino (Italia, 2025) - dal 03/06/2025
Salvo di Paola è classe 1995, fa il comico di stand-up proprietario di canale YouTube e quando butta bene partecipa a Propaganda Live o a qualche contenitore collettaneo su Comedy Central. Il dettaglio che qui sfugge è che di Paola (e i suoi amicisoci animatori di Megadrago) sono bravi per davvero. Lucky Red – mica ciufoli – se n'è accorta e ha prodotto una fulminante serie animata (6 episodi da 17-18 minuti l'uno) che lascia spazio con grande naturalezza a ulteriori stagioni. Dalla premessa, uno pensa che Il Baracchino sia un veicolo per i comici chiamati a doppiare i vari personaggi. Luca Ravenna è un piccione tabagista milanese che si crede Lenny Bruce, Edoardo Ferrario è Leonardo Da Vinci con i complessi, Stefano Rapone è un tristo mietitore di nome Marco, Daniele Tinti è un alieno malamente travestito da umano, Michela Giraud è una ciambella femminista e incazzata, Yoko Yamada è un triceratopo con le ansie, Frank Matano è un'altra ciambella appassionata di stand-up e senza una vita: metti i loro avatar – ognuno animato con la sua tecnica diversa, peraltro, tanta roba – davanti a un microfono disegnato e li lasci a dire le battute senza costruire una trama. Serie pronta a gratis (più o meno). Invece Il Baracchino, che è anche il nome del locale di cabaret scalcagnato e rigorosamente fumoso in cui è ambientata la serie, racconta con grazia, tenerezza e schiettezza la storia di due rottami umani – l'aspirante direttrice artistica doppiata da Pilar Fogliati e il vecchio proprietario roboso a cui presta voce Lillo - che attraversano come martiri il sottobosco dell'intrattenimento notturno e, grazie all'amore condiviso per la comicità, forse riescono a portare a compimento una parabola di crescita.
NETFLIX
Sara - La donna nell'ombra (Italia, 2025) - dal 03/06/2025
Lo diceva il Gattopardo, ma anche la quarta stagione di Boris: cambiare è un po' come morire, quindi è meglio fare solo finta di farlo. Tutte le paranoie che ci siamo fatti sulla nuova televisione che ammazzerà quella vecchia, sullo streaming che distruggerà un'intera filiera industriale, e poi ci pigliamo i soldi di Netflix per fare lo sceneggiato RAI. La fonte è di quelle certificate, con il timbro papale in ceralacca: dai romanzi e dai racconti di Maurizio de Giovanni, sono già stati tratti classici del genere sceneggiato RAI come Il commissario Ricciardi, Mina Settembre e I bastardi di Pizzofalcone. Sara - La donna nell'ombra è diretta con sicura medietà dal Carmine Elia di Mare fuori ed è interpretata con l'intensità che ci si aspetta da stimate professioniste del calibro di Teresa Saponangelo e Claudia Gerini. Non serve dirlo, visto che il callo per lo sceneggiato RAI ce l'abbiamo tutti, volenti o nolenti; ma il risultato è un poliziesco in cui, dal punto di vista narrativo, il fattore umano conta molto di più delle indagini e dei casi da risolvere.
APPLE TV+
Stick (Usa, 2025) - dal 04/06/2025
Non è dato sapere se il ruolo di Pryce Cahill sia stato espressamente scritto per Owen Wilson. Ma quando un copione descrive un personaggio come “Ex giocatore professionista di golf fallito e divorziato che passa le serate a guardare il fondo del bicchiere al bar del country club in cui insegna a gente ricca e antipatica come agitare una mazza”, a me sembra una delle migliori descrizioni della faccia di Owen Wilson che ci siano in circolazione. Dolente ma non ancora sconfitto, Cahill prende con laconico fatalismo le sfighe che gli si sono accumulate nella vita da quando la sua carriera sportiva è implosa in seguito a una clamorosa disfatta in mondovisione. L'entusiasmo torna a visitarlo quando incontra per caso Santi, scapestrato diciassettenne che sembra nato per giocare a golf. E che oltre ad avere bisogno di una guida sportiva ha, guarda caso, grande necessità anche di una figura paterna surrogata. Dirigono l'orchestra Jonathan Dayton e Valerie Faris, la coppia di registi che per cinque settimane nel 2006 (Little Miss Sunshine) è stata la preferita di tutta Hollywood.
Escono anche
The Walking Dead: Daryl Dixon (Usa, 2023) - dal 02/06/2025 su NOW: io vi voglio bene, sul serio, e lo so che quegli zombie lì vi appassionano assai. Per giunta voglio abbastanza bene anche alla sagra (pun intended) di The Walking Dead, che ha generosamente donato migliaia di ore di intrattenimento a fan sparsi in tutto il mondo, oltretutto creando un indotto certamente ragguardevole. Però al sesto o settimo spin-off (ho perso il conto, onesto) dico che va anche bene così. E non solo l'unico. Persino Sky si è accorta con due anni in ritardo di questa ennesima sezione staccata di The Walking Dead: negli USA, la prima stagione delle mirabolanti peripezie franciose del ruvido cacciatore Daryl Dixon era uscita nel 2023.
I, Addict (Spagna, 2025) - dal 04/06/2025 su Disney+: storia autobiografica di Javier Giner, professionista spagnolo dell'industria dello spettacolo che ha raccontato in un omonimo romanzo la sua esperienza da tossicodipendente. Si definisce un pagliaccio istrione, arrogante e frivolo, cresciuto pensando di essere diverso e in difetto senza mai riuscire a parlarne con nessuno, finendo per nascondersi dietro la finta egida delle sostanze stupefacenti. Finché non ha trovato il coraggio di chiedere aiuto.
Mercy For None (Corea del Sud, 2025) - dal 06/06/2025 su Netflix: meno male che l'abito non fa il monaco, altrimenti Nam Gi-jun sarebbe un pessimo esempio come religioso. D'altronde vedi quest'uomo sui 40 anni dimesso e claudicante, che conduce una vita semplice e priva di pretese, e mica ti immagini che fino a una dozzina d'anni prima fosse il più tosto picchiatore della più tosta banda criminale della città. Non te lo immagini, ma ti viene mostrato nel momento in cui qualcuno fa l'errore di uccidergli il fratello minore, anch'egli gangster, nonché la ragione per cui Gi-jun aveva abbandonato il malaffare.
Ombre nell'acqua (Australia, 2025) - dal 06/06/2025 su Netflix: un giorno qualcuno dovrà spiegarmi com'è possibile trovare rilassanti i thriller, ma tant'è. La realtà è che i brossurati con la gente morta sono fra i libri più gettonati in spiaggia, e Ombre nell'acqua vuole la sua fetta di mercato anche in versione serie tv. I sopravvissuti del titolo originale sono Kieran e Mia, che sono miracolosamente scampati alla tempesta che ha ucciso tre persone a loro care. Oggi, quindici anni più tardi, sulla spiaggia della loro ridente cittadina viene rinvenuto il cadavere di una giovane ragazza. Facile che il macabro ritrovamento sia collegato al tragico passato dei protagonisti, altrimenti la miniserie non avrebbe tanto senso.
Tornano
NETFLIX
Il codice del crimine (Brasile, 2023) - seconda stagione dal 04/06/2025
(avevamo parlato della prima stagione qui)
La prima volta (Colombia, 2023) - terza stagione dal 04/06/2025
(avevamo parlato della seconda stagione qui)
Barracuda Queens (Svezia, 2023) - seconda stagione dal 05/06/2025
(avevamo parlato della prima stagione qui)
Ginny & Georgia (Usa, 2021) - terza stagione dal 05/06/2025
(avevamo parlato della prima stagione qui)
Tires (Usa, 2024) - seconda stagione dal 05/06/2025
Oh. Quando uno dice una sonora cazzata sesquipedale è giusto ammetterlo. Quando era uscita la prima stagione di Tires, descrivevo la serie come “una sitcom scritta e interpretata da Shane Gillis, che se lo chiedete a me è il comico meno divertente e più fastidioso dai tempi di Rob Schneider, quello di Gigolò per sbaglio e Puttano in saldo”. È una sciocchezza. Shane Gillis non c'entra niente con Rob Schneider. Assomiglia più a una versione maschio alfa di Louis C.K., che sceglie come riferimento la comicità da spogliatoio piuttosto che Woody Allen. E nel novero dei veri comici di stand-up indipendente – cioè: non affiliati a nessun format o programma in particolare – cresciuti nei locali rigorosamente fumosi, è quello che da un paio d'anni a questa parte sta riscontrando il successo di gran lunga maggiore negli Stati Uniti. Un bingo ecumenico che va dal Saturday Night Live ai podcast più hardcore, passando anche per la sua serie Netflix. f l'ha co-creata insieme al socio e co-protagonista Steve Gerben, l'esemplare omega del suo branco, ed è una discreta sitcom leggermente diversa dal solito (più sboccata, più offensiva) senza essere niente di rivoluzionario.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
La serie tv della settimana: Maschi veri
Il pilota VPN della settimana: Death Valley
Pane per i nostri denti
Per ora solo iberica
Da Stallone a Jackson