Fuori le serie! 🛋️ #181 - Boy, That Escalated Quickly
Mentre lo stolto si limita all'ultima stagione di Succession, il saggio guarda anche novità succose del calibro di Lo scontro, The Good Mothers e Le piccole cose della vita.
Escono
NETFLIX
Lo scontro (Usa, 2023)
dal 06/04/2023
Non so quanto sia rivelatorio, ma nell'ultima puntata di Saturday Night Live hanno fatto questo buffo sketch su due persone che si incazzano al volante e si insultano creativamente.
E una manciata di giorni dopo esce Lo scontro, che prende una premessa simile e la usa come scusa perfetta per raccontare lo stato di forma percepito degli Stati Uniti d'America: un posto in cui ci sono troppe automobili e ancora più persone incazzate. In altre parole un paese litigioso, narcisista, dalla salute mentale fragile, rintontito dall'inutile e sistematico inseguimento di fuffa sovrastrutturale e, soprattutto, talmente immerso nel suo strenuo protezionismo idolatra dell'individuo da aver raggiunto uno stadio finale di incomunicabilità. Gli altri non esistono. Anzi, pardon: esistono, sfortunatamente, ma solo come ostacoli, fastidi e offese alla nostra inattaccabile persona. Lo scontro racconta di due persone già di per sé problematiche, con istinti suicidi e stufe ammerda della vita: uno squattrinato uomo di origine coreana (Steven Yuen) il cui unico scopo, costantemente frustrato, è quello di provvedere alla vecchiaia dei genitori ed essere finalmente trattato con un po' di rispetto; e una benestante donna di origini giapponesi (Amy Wong), imprenditrice sull'orlo dell'accordo che potrebbe farla definitivamente sfondare, sposata con un adone figlio di papà spiritualmente risvegliato che tratta lo stress acuto, la rabbia e il senso di inadeguatezza della moglie con la stessa condiscendenza di un inglese dell'800 che accoglie le lamentele di un indiano. Devi solo respirare, dice l'uomo con la mascella perfetta che non è mai stato di cattivo umore in vita sua. Respirare un cazzo, gli risponde la moglie. Che poi, in macchina, litiga per un nonnulla con il coreano di cui sopra e il litigio diventa immediatamente l'appiglio perfetto per entrambi, il parafulmine per sfogare tutte le frustrazioni di una vita che certe volte è davvero faticosa. Da qui comincia una escalation abbondantemente sproporzionata e infantile, ricca di gustosi maccosa. In pratica una versione d'autore di questa scena qui.
Transatlantic (Usa, 2023)
dal 07/04/2023
Altri fatti realmente accaduti, stavolta impacchettati in una miniserie che promette di essere piena di amore, impegno, intenZità, qualche battuta ben piazzata per stemperare la tensione (perché sennò altrimenti Gillian Jacobs è sprecata) e molti momenti che vi faranno esclamare: accidenti, non me l'aspettavo davvero, certo che questi nazisti sono proprio delle persone maleducate e prepotenti. La drammatizzazione della cronaca storica arriva dal romanzo The Flight Portfolio di Julie Orringer. Mentre la storia vera è quella del giornalista statunitense Varian Fry, che già nel 1940 è stufo di constatare l'inettitudine di noi europei e dunque, al grido di “noi merigani le cose le facciamo meglio”, si fa dare una manciata di soldi dalla First Lady Eleanor Roosevelt, crea insieme ad amici e amiche il movimento Emergency Rescue Committee, affitta una grande casa alle porte di Marsiglia, comincia ad accogliere ebrei, artisti e attivisti politici invisi al regime nazista, li fa accomodare tutti nella villa, accende le macchine da presa nascoste, mette l'ecstasy nelle caraffe ed ecco pronto il primo reality show di sempre: Scappi da Hitler oppure resti in Francia a copulare? Non è andata proprio così e Fry & co., nel corso della guerra, sono riusciti a procurare visti e documenti a centinaia di persone per farle fuggire negli Stati Uniti, lontani dalle grinfie di Hitler ma pericolosamente più vicini a quelle del diabete.
DISNEY+
The Good Mothers (Gb/Italia, 2023)
dal 05/04/2023
Che la mafia sia una montagna di merda lo sappiamo. La maggior parte di noi non può farci niente e i pochi che possono farci qualcosa danno un po' la sensazione di essere su una nave che sta imbarcando acqua avendo a disposizione giusto un bicchiere per svuotarla. Dovessi fare una classifica delle mafie dalla meno più merdosa alla più più merdosa direi: 4) la Camorra e quel suo gusto minimalista per il design d'interni 3) Cosa Nostra per colpa del Padrino e dei cannoli 2) la Sacra Corona Unita che si fa generalmente i fatti suoi tipo Tassorosso e quelli silenziosi sono sempre ben pericolosi 1) la 'Ndrangheta perché è l'unica parola che conosco a iniziare con un apostrofo. Altro grande punto di forza della 'ndrangheta, che la fa spiccare ulteriormente dal resto della montagna, è l'idea primitiva che hanno del ruolo della donna. Un'idea talmente barbara da non essere adatta al recente filone delle serie di mafia in cui anche le criminalesse hanno la loro bella dose di gloria. Nella 'ndrangheta non c'è gloria per le donne, raccontano le cronache; ci sono silenzio, sottomissione, pretesa di lealtà famigliare a tutti i costi e se state brave e buone vi facciamo sposare a 15 anni, figliare a 16, figliare a 17, figliare a 18 e avanti così finché i fianchi reggono. Un signore inglese, Alex Perry, ha scritto (ispirandosi a fatti e persone realmente esistenti) un romanzo sull'argomento, mentre un altro signore inglese (Stephen Butchard, The Last Kingdom) l'ha adattato in un'omonima serie tv che è stata presentata alla scorsa Berlinale e ha lasciato tutti parecchio soddisfatti. È la storia di due donne 'ndranghetiste – una figlia di mafioso estranea all'ambiente (Gaia Girace) e una moglie e figlia di mafiosi addentro all'ambiente (Valentina Bellè) – che vengono individuate dall'ambiziosa magistrato Anna Colace come possibili pentite, proprio partendo dal presupposto che la tradizione patriarcale della mafia calabrese vede le femmine non come esseri umani, bensì come accessori semoventi e/o oggetti sessuali. The Good Mothers, inoltre, sceglie un approccio particolare per raccontare la mafia: meno muscolare e spettacolare, più intriso di ansia e paranoia. Tanta roba eh. Un peso sullo stomaco che non vi dico, ma che vale abbastanza la pena – soprattutto se riesce a tenersi alla larga da lungaggini retoriche e ripetizioni.
Le piccole cose della vita (Usa, 2023)
dal 07/04/2023
Sappiatelo: questa serie esiste quasi esclusivamente per ricordarci di quanto sia brava Kathryn Hahn in attesa che Marvel sforni (a fine anno o a inizio del prossimo) la miniserie Agatha: Coven of Chaos, approvata in tutta fretta dopo che il personaggio interpretato da Hahn in WandaVision ha fatto le onde sui social e ha lasciato intravedere la possibilità di fatturare ulteriormente con uno spinoff a lei dedicato. La faccenda interessante di questa serie qui è che è tratta da un libro dal titolo lunghino, Tiny Beautiful Things: Advice on Love and Life from Dear Sugar, che a sua volta raccoglie i migliori saggi brevi sulla vita, l'universo e tutto quanto che vengono pubblicati dalla rivista letteraria online The Rumpus da Cheryl Strayed, che risponde firmandosi con un nome d'arte (Dear Sugar) alle inchieste esistenziali dei suoi lettori. Nel libro, Strayed pontifica in ottima prosa a partire dalle sue stesse esperienze e soprattutto dalla pietra miliare biografica che le ha cambiato l'esistenza. La proposta di scrivere la rubrica che l'ha resa famosa, infatti, le è arrivata in un momento molto a stelle e strisce, ovvero quando la sua vita era quasi completamente a terra e il fondo del barile era lì, pronto per essere raschiato. E invece il destino aveva in serbo ben altro per il personaggio che nella serie si chiama Clare, dunque Le piccole cose della vita sarà soprattutto la storia di una scrittrice in crisi e sull'orlo del fallimento, che coglie al volo l'occasione per sfruttare i talenti che il buon iddio le ha regalato e ricominciare ad apprezzare, non ci credereste mai, esatto è proprio così: le piccole cose della vita.
PARAMOUNT+
Grease: Rise of the Pink Ladies (Usa, 2023)
dal 07/04/2023
Aaah, che bella la nostalgia per gli anni '50 negli Stati disUniti d'America. Quando l'economia fioriva, il benessere cresceva a macchia d'olio, la superiorità veniva dimostrata uscendo internazionalmente il pene a ogni occasione buona e la vita era perfetta per tutti quelli che non erano neri, donne, invalidi, reduci, comunisti, omosessuali, trans, asiatici e se ho dimenticato qualcuno lasciate pure un messaggio in segreteria. Uno dei testi iconici sull'argomento – ovvero: romanticizzare un'epoca fino a trasformarla in cartolina oleografica, piacevole a cervello spento e problematica se solo ci si riflette per un secondo – è Grease, anche fra i precursori dell'ilare pratica di scegliere attori vistosamente trentenni per interpretare degli adolescenti. Sono qui per defecare sopra al membro e parlare di quanto sia problematico un film vecchio di 44 anni, tratto da un musical teatrale che di anni ne ha 52? Neanche per sbaglio, Grease ha avuto il merito di essere cool e la rule of cool regna sovrana. Stiamo parlando di intrattenimento, mica di sociologia. E comunque a raddrizzare ogni torto ci pensa questa serie prequel, che è ambientata pochi anni prima rispetto al film e racconta con dovizia di correttezza e di rappresentazione delle minoranze la storia di come si è formata la ghenga delle Pink Ladies. Noi le conosciamo come le teppe di Betty Rizzo che fanno brutto nei corridoi del liceo Rydell, ma qui ci viene detto che in realtà sono partite come un gruppo di quattro emarginate decise a battersene le gonadi di quello che pensano di loro i compagni di scuola e di cantare a squarciagola tutte le volte che ne hanno voglia.
NOW
Amore (e guai) a Parigi (Francia, 2023)
dal 09/04/2023
Julie, detta Jul, ha 36 anni ed è la protagonista sfortunata di una commedia romantica francese degli equivoci francesi. Dunque le si accumulano una serie di adorabili sfighe francesi che comunque non le impediscono di continuare a vivere nel centro di Parigi, dove l'affitto di un loculo (che in confronto il monolocale di Pozzetto è un hangar) viene sui 500 euro a millimetro quadrato.
Ella, Julie detta Jul, è stata appena stata mollata dal compagno Hervé, è disoccupata ed è in quel preciso momento della vita in cui se si guarda allo specchio si vede tatuato in fronte “Perdente”. Però scritto in francese. E in comic sans. Siccome non riesce a pagarsi da sola tutto l'affitto di un posto in cui ci si può stare in piedi in più di uno, Julie detta Jul si cerca un coinquilino. Lo vuole a tutti i costi gay, perché per quanto riguarda il suo nuovo compagno non ha dubbi: vorrebbe conoscere biblicamente lo sconosciuto di nome Max che, al telefono, le ha appena fatto una proposta di matrimonio da film. Solo che l'ha fatta a un cellulare che non è quello di Julie detta Jul, anche se all'altro capo del telefono c'era lei. E da questo buffo fraintendimento in avanti, si dipana un altrettanto buffo ginepraio di quid pro quo adeguatamente francesi.
Escono anche:
War Sailor: La serie (Norvegia, 2022) - dal 05/04/2023 su Netflix: Non è il nome di una nuova guerriera Sailor, bensì una storia vera di marinai norvegesi non vichinghi che durante la Seconda guerra mondiale sono costretti a fare da corrieri agli alleati mentre si preoccupano delle famiglie invase dai nazisti, ma è soprattutto un film fatto e finito che è stato ricicciato come miniserie perché. Eh. Perché? Bella domanda.
Sorellanza (Francia, 2023) - dal 07/04/2023 su Netflix: Alcune donne francesi salvano il fratello minore balordo (e francese) da se stesso, al contempo inimicandosi uno spietato boss della droga e diventando le nolenti protagoniste di una serie con i criminali che fanno le cose turpi. Da notare come le donne di cui sopra siano effettivamente sorelle biologiche, dunque il titolo va preso alla lettera. Non era così scontato.
Il divorzista (Corea del Sud, 2023) - dal 08/04/2023 su Netflix: Un bellissimo coreano, professore di pianoforte in un conservatorio in Germania, riceve notizie scioccanti e decide di tornare in patria dove, forte di un carisma superiore e di un fascino diplomatico soprannaturale, diventerà un infallibile avvocato divorzista che tra un caso e l'altro svelerà la verità che va da tempo cercando. Anche impegnandosi, è difficile aggiungere qualcosa di buffo a una premessa così.
Crossover (Usa, 2023) - dal 05/04/2023 su Disney+: Dramedy pensata per i più giovini e tratta da un ganzissimo libro per ragazzi pubblicato nel 2015 e scritto in rima da Kwame Alexander. Parla di due gemelli tredicenni, Josh e JB, fenomeni della pallacanestro e con un futuro brillante di fronte a loro. Solo che prima di raggiungere quel futuro là, ci sono un tot di problematiche da risolvere in questo presente qua. Non è che se degli adolescenti sono fenomeni del basket poi fanno meno gli adolescenti.
The World vs. Boris Becker (Usa, 2023) - dal 07/04/2023 su Apple TV+: Non è uno strano remake tennistico di Scott Pilgrim vs. The World con Stefan Edberg al posto di Jason Schwartzman. È più una docuserie in due parti sul famoso tennista tedesco, che sarebbe anche il solito documentario sportivo non fosse che è scritta e diretta dal premio Oscar Alex Gibney (Taxi to the Dark Side). Rimane comunque un documentario sportivo su un tennista eh, Gibney è un fenomeno mica un alchimista.
Tornano
NOW
Succession (Usa, 2018) - quarta stagione dal 03/04/2023
(abbiamo parlato della terza stagione qui)
APPLE TV+
Schmigadoon! (Usa, 2021) - seconda stagione dal 05/04/2023
(abbiamo parlato della prima stagione qui)
Da (meno) 5 scatolette di pelati a (più) 5 avocado, un voto a settimana per una serie presentata in questa newsletter (in questo numero o in passato).
The Night Agent (Netflix) 🥑
Un avocado con la buccia verde scura a The Night Agent. Che è sempre il solito thriller politico gravido di complotti, l'equivalente seriale di un romanzo da battaglia di quelli che non ti fai problemi a fare le orecchie alle pagine come segnalibro. Ma che è anche un thriller politico fatto con tutti i giusti crismi, bello teso, tutto action, pieno di twist, un po' scarso di cha-cha-cha, ma ricco di russi loschi, di svolte inaspettate e, in genere, di gente che sa fare degnamente il proprio lavoro, davanti e dietro la macchina da presa. Dai che ogni tanto fanno bene serie del genere. Dai che glielo potete concedere, al marito, un po' di entusiasmo per le pistolette che fanno pew pew e le macchinine che fanno crash crash.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
Il pilota VPN: Holding
La recensione della settimana: Sciame
Pilota 7X06: Europeismi
A proposito di Pasqua
Non risiede più
E bravo Gabriel
Molta segretezza
Come Westworld?