Fuori le serie! 🛋️ #220 - Investigatori veri, una serie antologica Rai con Gifuni e Preziosi
Ma cosa ve lo diciamo a fare che siete lì con il telecomando in mano: questa settimana esce la quarta stagione di True Detective, ma per recuperare un po' di buonumore post-visione consigliamo anche la commedia italiana No Activity - Niente da segnalare.
Escono
NOW
True Detective: Night Country (Usa, 2024) - dal 15/01/2024
La metto consapevolmente qua e non fra le serie che tornano perché essa (al contrario di altre magnifiche antologie tipo Fargo) da una stagione all'altra si porta dietro praticamente solo il titolo – e in questo caso, per far felici (o per trollare?) i fan imperterriti della memorabile prima stagione, anche una finta citazione di Hildred Castaigne, personaggio immaginario di The King in Yellow (Il Re giallo) di Robert W. Chambers, raccolta di racconti gotici del 1895 citata da Harrelson, McConaughey & partners. La citazione, totalmente inventata, appare in testa al primo episodio e recita: “Perché non sappiamo quali bestie feroci la notte sogni, quando le sue ore diventano talmente piccole che nemmeno Iddio è sveglio”. Il livello di intensità e di scarsa leggerezza è fin da subito dichiarato e potevamo aspettarcelo, ma da qui in avanti si può solo scavare dentro abissi che renderanno particolarmente cupi i nostri prossimi otto lunedì sera. Siamo ordunque arrivati al quarto giro di giostra del contenitore poliziesco-esistenziale nato dalla penna di Nic Pizzolatto, che stavolta si mette in panchina e lascia fare tutto il lavoro (regia compresa) all'ottima messicana Issa López (già autrice dell'horror che dovreste recuperare al più presto Tigers Are Not Afraid). Night Country è intitolato in questo modo qui perché è ambientato nella cittadina più remota (e fittizia) dell'Alaska, Ennis, dove si trova un centro di ricerca dal quale, giusto in tempo per l'arrivo del buio perenne, scompaiono misteriosamente una manciata di scienziati. L'unico indizio è la lingua mozzata appartenente a una donna indigena, che potrebbe come non potrebbe essere collegata al vecchio omicidio irrisolto di un'attivista che anni prima aveva tentato di contestare gli usi e gli abusi della miniera locale. Investigano sul caso la detective Jodie Foster e un'ex collega di origini native, ossessionata da quel caso insoluto che all'epoca non era riuscita a chiudere. È tutto molto buio, gelido, mistico e dolente, e la prima puntata fa un ottimo mestiere nell'unire poliziesco, horror e fisiologiche miserie umane. Questa stagione, comunque, si merita un punto in più a priori per aver fatto inalberare i poveretti che si sono lamentati per le due protagoniste donne e per le tematiche che toccano anche il femminicidio e la violenza del patriarcato. Nel caso non lo sapeste e a costo di ripetermi: siete dei poveretti.
PRIME VIDEO
No Activity - Niente da segnalare (Italia, 2024) - dal 18/01/2024
Zingaretti (con baffo importante) è l'agente disilluso dal matrimonio fallito ossessionato da Marcella Bella e Tiberi (con pizzetto ragguardevole) è l'agente esaltato che sogna l'antimafia perché ha bisogno d'azione ma in realtà, sotto sotto, è un pusillanime; Signoris è la centralinista poliziotta capo maniaca del controllo e Fanelli bionda è la malcapitata di turno che hanno messo dove proprio non vorrebbe stare; Abatantuono è il misterioso boss della laguna, Balsamo dei The Jackal biondo ossigenato e con frangetta è lo stagista del crimine (nonché tiktoker e biografo della malavita) e Papaleo con capello fluente e bastoncino di liquirizia in bocca è la leggenda della mala; infine c'è Capatonda, che ha un conto in sospeso con i gabbiani (e come dargli torto, bestiacce voraci che vengono amate al posto dei poveri piccioni). Di traverso, poi, spuntano anche Pannofino, Ferrario, Marcella Bella nei panni di se stessa e Lorella Cuccarini. Un cast così maccosa non lo avevo visto nemmeno nel più psichedelico dei Grandi fratelli VIPs ed è certamente un complimento. Il format – bravi attori gigioni che cazzeggiano in una versione comica e semi-poliziesca di Aspettando Godot, annoiandosi in attesa di qualcosa che non succede mai – è ben rodato, con le tre stagioni dell'originale australiano e le quattro della versione animata statunitense a illuminare la via. Io, per ora, ho visto solo il primo episodio, che funge con onestà e sa il fatto suo. Manca forse un quid di genialità, ma sono tutti talmente bravi e sul pezzo che certe volte ci si può pure accontentare.
Hazbin Hotel (Usa, 2024) - dal 19/01/2024
Amici e amiche, ma soprattutto mici e micie, dovete per l'ennesima volta portare pazienza. Lo so che vorreste più serie thriller mozzafiatanti, più commedie romantiche come si deve, più roba d'autore che scava nei meandri della condizione umana, più storie impegnate che raccontano le sperequazioni di questa società così fetente. Lo ben so che sono queste le cose normali che guarda la gente matura. Ma dovete anche comprendere che voi adulti seri e quadrati – fedeli frequentatori di cineforum con dibattito e possessori di svariati completi con cravatta abbinata e altrettanti tailleur di sartoria – non siete mai stati abbastanza spendaccioni per i gusti dell'industria cinematografica e televisiva. È chiaro ormai da un paio di decenni: hanno vinto i nerd. Sono loro che sganciano la venti euro per l'anteprima in 4D odorama di Shark vs. Predator vs. Iron Man vs. Don Camillo, che spendono ventordici bombe per le caramelle gommose, i poppicorni con la melassa e la cochina da litro rigorosamente zero e che una volta tornati a casa sopperiscono i ricordi di una difficile adolescenza virginea acquistando action figures e sculture in LEGO che costano quanto un trapianto di rene. Essi tengono saldamente in mano le redini a cui sono imbrigliati i dirigenti dell'industria dello spettacolo. E se essi decidono che un cartone animato per adulti musical è la loro passione, essi avranno ciò che richiedono con tanto di salamelecchi e scuse per il ritardo, con Prime Video che ricoprirà di denaro contante la talentuosa animatrice e regista autarchica Vivienne Medrano, alias VivziePop, per sviluppare in serie completa un episodio pilota che si era fatta tutta da sola nel 2019, donandolo in pasto alle semi-democratiche forche caudine di YouTube. Da allora, quel video lì
ha ammassato qualcosa come 94 milioni di visualizzazioni. È la storia della principessa degli inferi Charlie Morningstar, che insegue l’obiettivo impossibile di riabilitare i demoni per ridurre in maniera pacifica l’annosa questione della sovrappopolazione che attanaglia l’inferno. Dunque apre un hotel/clinica, nella speranza che i satanassi in cura completino un percorso di riabilitazione per poi essere ammessi in paradiso. Mentre la maggior parte degli inferi si prende giuoco del progetto, la devota fidanzata di Charlie, Vaggie, e la loro prima cavia, la star del cinema per adulti Angel Dust, restano al suo fianco. Hazbin Hotel è oggettivamente una serie grandiosa, per il lavoro certosino di animazione e di composizione musicale che c'è dietro. Una follia totale davanti alla quale ci si può solo togliere il cappello e fare i complimenti a VivziePop. È anche un musical camp animato però, non propriamente la tazza di tè di troppa gente che la domenica va a messa invece di frequentare fiere del fumetto vestiti da Conan il barbaro o da Barbarella (giovani amici, continuate a seguirci per ulteriori riferimenti pop à la page).
Escono anche
All American Nightmare: Rapimento in California (Usa, 2024) - dal 17/01/2024 su Netflix: è una serie (elisa) true crime che racconta il tragico caso di Denise Huskins. Ella, nel 2015, venne drogata, rapita, drogata un'altra volta, violentata e tenuta in ostaggio da un misterioso intruso. Il suo compagno, Aaron Quinn, fu immediatamente individuato come principale sospettato, venendo torchiato per 48 ore dalle guardie. Dopo due giorni, però, Denise riapparve, apparentemente quasi illesa, e i carabinieri merigani – che pensavano di essere furbi solo per aver visto L'amore bugiardo - Gone Girl probabilmente senza neppure capirlo – la accusarono di aver simulato il proprio rapimento. Certo che il mondo è proprio un posto matto.
End of the Line (Brasile, 2024) - dal 17/01/2024 su Netflix: l'unica cosa davvero degna di nota di questa insulsa serie comica brasiliana – che ha per protagonisti Sandra e Ivan, divorziati ma comunque costretti a convivere per una scusa qualsiasi tra: il costo della vita, l'inflazione, il mercato immobiliare, gli pneumatici bucati, i taxi non disponibili, le macchine rubate, i terremoti le inondazioni e le cavallette – è che il personaggio maschile sfoggia un pazzeschissimo afro mullet. Se ci penso mi scoppia il cervello. Un mullet con i capelli afro. Può esistere qualcosa di più bello e magnificente al mondo?
Kübra (Turchia, 2024) - dal 18/01/2024 su Netflix: Gökhan Şahinoğlu sta tentando di rimettere insieme i pezzi della propria vita, frantumata da un nome troppo complicato anche secondo gli standard turchi, per riuscire a sposare la donna di cui è perdutamente innamorato. C'è però un tizio che lo contatta ostinatamente online. Si fa chiamare Kübra e continua a ripetere a Gökhan: sei speciale. Dai e dai, Gökhan ci crede e finisce per diventare l'ennesimo narcisista che pensa di essere unico in un mondo in cui ci sono 8 miliardi di persone e in un universo che se ne batte beatamente la ciolla della sua esistenza.
Eredità sepolta (Corea del Sud, 2024) - dal 19/01/2024 su Netflix: dopo la morte dello zio, Yoon Seo-ha eredita la tomba di famiglia. Che culo, pensa Seo-ha, tutti i miei amici hanno ereditato appartamenti, asset, titoli di stato, denaro contante e al massimo debiti. Io una tomba. Da quel momento in poi, oltretutto, la ragazza si trova a essere coinvolta in una serie di incidenti infausti. Senza contare che la scalogna è magnificata dalla presenza di un fratellastro più giovane, Young-ho, che non aiuta minimamente con le sfighe che le piovono addosso. Guarderei questa serie con lo stesso entusiasmo con cui accetterei in eredità una lapide.
Il re e la spia (Corea del Sud, 2024) - dal 20/01/2024 su Netflix: Lee In è un principe. E già qui aiutatemi a dire stecasse. Lee In è molto legato al fratello maggiore erede al trono, ma il fratello maggiore erede al trono, una volta diventato re, è colto da paranoie che nemmeno la peggior erba trattata con l'ammoniaca. Per un motivo o per l'altro, e nonostante la sua totale insipienza, Lee In diventa sovrano. Peccato che nel frattempo si sia innamorato di un'abile giocatrice di go, Hee-soo, che oltretutto lavora anche come spia. E niente. Alla fine bastava solo leggere il titolo della serie, Il re e la spia.
It Was Always Me (Colombia, 2022) - dal 17/01/2024 su Disney+: in Messico, la vita della studentessa di giornalismo Lupe cambia improvvisamente quando apprende che il padre, noto come El Faraón, è morto. Nella natia Colombia, El Faraón era considerato l'uomo con il soprannome più giusto di sempre, oltre che una leggenda della musica. Colta da uno tsunami di emozioni, Lupe decide di lasciare il Messico per volare a Cartagena e partecipare al funerale. Qui le comincia a sorgere il dubbio che la dipartita del padre non sia propriamente da ascrivere a un incidente di percorso. Decide di restare, di indagare e nel frattempo di esplorare il proprio DNA canterino partecipando a un concorso per musicisti esordienti.
Cristóbal Balenciaga (Spagna, 2024) - dal 19/01/2024 su Disney+: è la biografia seriale romanzata e spagnola dello stilista che si legge nel titolo, quello che forniva le scarpe a Carrie in Sex & the City se non sbaglio. Egli ha presentato la sua prima collezione di haute couture a Parigi nel 1937, ma beccami gallina se prima non aveva dato le piste agli altri sarti conterranei con i suoi atelier di Madrid e San Sebastián, vestendo l'élite e l'aristocrazia spagnole. Tuttavia, i modelli che hanno successo in Spagna non funzionano del tutto nel sofisticato impero della moda parigino, dove gli alteri modelli di riferimento sono Chanel, Dior e Givenchy. Guidato dall'ossessione per il controllo in tutti gli aspetti della sua vita, Balenciaga affinerà il proprio stile e finirà per diventare uno dei creatori di moda più importanti di tutti i tempi.
The Artful Dodger (Australia, 2023) - dal 17/01/2024 su Disney+: se a Charles Dickens avessero detto che, in un futuro lontano, dal suo romanzo più celebre, Oliver Twist, certi figuri australiani avrebbero ricavato uno spin-off incentrato sul personaggio di Artful Dodger – di cui probabilmente non si sentiva l'esigenza – il grande scrittore inglese avrebbe sorvolato sulla parola esotica “spin-off” per concentrarsi sulle questioni più importanti: “Davvero gli australiani hanno imparato a scrivere? Non lo sapevo”.
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NETFLIX
SKAM Italia (Italia, 2018) - sesta stagione dal 18/01/2024
(avevamo parlato della quinta stagione qui)
Da (meno) 5 scatolette di pelati a (più) 5 avocado, un voto a settimana per una serie presentata in questa newsletter (in questo numero o in passato).
Ragazzo divora universo (Netflix) 🥑🥑🥑
Tre avocadi biologici a Ragazzo divora universo, una serie che potresti paragonare a Shameless ma solo se avessi voglia di rinunciare alla tua dignità di appassionato di serie tv. Innanzitutto è una miniserie, mentre mi risulta che Shameless si sia trascinata per undici stagioni (sia nella versione originale britannica, sia in quella statunitense che ha lanciato la carriera del superbo Jeremy Allen “lo sappiamo che hai gli addominali scolpitissimi, grazie per averceli mostrati per l'ennesima volta” White). Secondo poi è tratta da un romanzo semi-autobiografico, che essendo stato scritto da un australiano io personalmente ci credo che a metà degli anni 80 un ragazzino tredicenne si è trovato ad affrontare la mala di Brisbane per tirare fuori dai guai la mamma tossicodipendente (tra le altre cose). La serie è un super mix – costruito da vignette giustapposte e a volte episodiche – di commedia, dramma e romanzo di formazione. A volte fa casino, ma il suo cuore televisivo è sempre al posto giusto.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
Il pilota VPN della settimana: Monsieur Spade
La serie della settimana: Berlino
Il lupo prequel
Qualcosa bolle in pentola
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