Fuori le serie!

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Fuori le serie! 🛋️ #173- Filomena Coza Depurada, regina di Telebari

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Fuori le serie! 🛋️ #173- Filomena Coza Depurada, regina di Telebari

Film Tv
Feb 3
3
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Fuori le serie! 🛋️ #173- Filomena Coza Depurada, regina di Telebari

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Altra settimana densa di uscite, con lo sbarco prepotente dell'ottima Philomena Cunk e lo spin-off di Detective Conan di cui non sapevate di avere bisogno perché effettivamente non ne avevate bisogno.


Grandi debutti


NETFLIX

Cunk on Earth (Gb, 2022)
dal 31/01/2023

Per convincere alla visione basterebbe dire: mockumentary scritto, fra gli altri, da Charlie Brooker (Black Mirror), in cui quella fazza di tolla di Diane Morgan (After Life) interpreta una giornalista scemaignorante dall'espressione immota che risponde al ragguardevole nome di Philomena Cunk e va in giro a intervistare gente saputa facendo le brutte ed esilaranti figure. Philomena Cunk. Provate a dirlo ad alta voce. Sentite come suona giusto e buffo. Philomena Cunk. Sale cantilenante con Philomena e scende di botto su Cunk. Philomena Cunk. Questa serie qui è molto bella e divertente, è un'appendice globale di Cunk on Britain – stesso format: Philomena intervista esperti di cose del Regno Unito e Cunk! li stende pronunciando male la parola Bibbia – ed è come se qualcuno di geniale avesse preso il personaggio di Stephen Colbert quando faceva finta di fare il giornalista di destra buzzurro e l'avesse sommerso di imperturbabilità british. Anzi. È come se avessero preso David Attenborough e l'avessero convinto a farsi prendere a legnate da un imitatore di Gesù, o a dire (con il suo solito tono compito e serio) bestialità tipo: “Gli smartphone sono una tecnologia incredibilmente avanzata, ma allo stesso tempo sono così semplici che persino un bambino potrebbe assemblarli”. Tanta roba. E state pur certi che ne riparleremo.

Detective Conan: The Culprit Hanzawa (Giappone, 2022)
dal 01/02/2023

Mi è sempre piaciuta la prosa delle sigle del tenerone Giorgio Vanni. Semplice, chiara, dritta al punto. Mica come noialtri che scriviamo di serie tv e ci diamo un tono con gli arzigogoli e le parole inventate. Giorgio Vanni non ne ha bisogno. Giorgio Vanni conosce personalmente Cristina D'Avena ed è tutto il flex di cui una persona ha bisogno nella vita. Giorgio Vanni, per la sigla di Detective Conan, cantava “Ogni mistero per Conan / Non è più un mistero / Distingue il falso dal vero / Con abilità. Uoh oh ”. Perfetto. Non una parola di troppo e già sappiamo tutto quello che ci serve: Conan è un detective infallibile, uoh oh. Certo, rimane da spiegare la faccenda della misteriosa maledizione che ha trasformato il geniale detective diciassettenne Shinichi Kudo in un bimbetto seienne [la temuta combo del fastidio supremo: mente di adolescente brillante e smargiasso nel corpo di un bambino che non puoi mica prendere a scappellotti se dice le cose irritanti] ma Giorgio Vanni conosce il pop come le sue tasche e sa di poter contare sul bridge : “È innamorato però / Lui dichiararsi non può / Perché è tornato bambino / Ormai da un bel po' / Solo indagando lui sa / Che forse ritroverà / Chi adulto lo riporterà / Perciò non si dà mai per vinto”. Ho davvero scritto prosa più sopra? Mentivo sapendo di mentina. Giorgio Vanni è il poeta naif della nostra generazione, quella che ha rischiato seguire l'esempio degli americani finendo a socializzare tristemente nei centri commerciali di provincia invece di accontentarsi del bar sport. Detective Conan è uno dei manga più longevi e di successo di sempre – in 28 anni sono stati pubblicati (finora) 102 volumi, un'enormità, che hanno venduto 250 milioni di copie, altra enormità – ma anche, se non soprattutto, un anime che continua a far registrare record d'ascolti e a provocare la produzione di nuovi lungometraggi – siamo a quota 25, quanta adorabile follia. Per festeggiare l'uscita del centesimo volume del fumetto, il creatore Gōshō Aoyama si è inventato una miniserie spin-off che butta in farsa tante delle idiosincrasie di Conan. Il protagonista di The Culprit Hanzawa, infatti, è la silhouette nera che di solito è il colpevole nelle storie di Conan; solo che stavolta si è trasferita in un'altra città, Beika Town, per allontanarsi dal super detective con gli occhiali e avere la chance di essere criminoso senza l'ansia di un bimbo prodigio che viene a rovinarti le malefatte.



I Will Be Your Bloom (Giappone, 2023)
dal 01/02/2023

Asuka Nakamachi ha 30 anni ed è single. Purtroppo non ha amici abbastanza saggi che le dicano brava! ottima scelta, continua così, non puoi capire quante grane ti risparmi; dunque ella se ne ha un po' a male per questa faccenda di essere senza fidanzato, povera. Però, quantomeno, ha realizzato il suo sogno di fare l'insegnante, avendo trovato lavoro in una scuola superiore. E niente: Asuka viene licenziata e non può più insegnare. Minzica lo sfavore che c'ha addosso questapovera donna. Per campare, la giovane accetta un lavoro che dire “sui generis” sarebbe un eufemismo equipollente all'atto di fare i bisognini sulla tomba di Carlo Marx: diventa l'angelo del focolare della casa in cui abita una boyband non più nelle grazie del pubblico pagante, i cui membri vivono tutti insieme e sono tutti insieme inadatti alla vita adulta. Asuka deve cucinare, pulire, monitorare, ammannire punizioni e sopportare comportamenti infantili. Mamma, professoressa, colf, sbirra e psicologa tutte insieme. Un incubo per noi maschietti. Un mercoledì pomeriggio qualsiasi per una donna abituata a convivere con degli uomini. Però Asuka e il leader della boyband, il testardo e cavalleresco Dan Sagami, dopo un po' cominciano a farsi un cicinino di occhi dolci e il lieto fine è laggiù in fondo che ci aspetta con una mazza da hockey in mano.

Freeridge (Usa, 2023)
dal 02/02/2023

Questo è uno spin-off di On My Block. E si capisce che è uno spin-off di On My Block dal fatto che quest'ultima era ambientata in una scuola superiore di nome Freeridge High e questa serie si intitola Freeridge. Ma cosa lo guardate a fare Enola Gay Holmes se su queste frequenze avete esempi così fulgidi di pensiero deduttivo? On My Block era una serie molto carina, senza soffitto e senza cucina ma solo perché parlava d'altro, raccontando con la giusta quantità di locura l'adolescenza di regaz appartenenti a quelle minoranze che, soprattutto in ambiente scolastico, negli Usa vengono ancora subdolamente segregate. Molliamo i quattro vecchi protagonisti, che se non ho capito male si sono diplomati, e ne troviamo tre di nuovi: i migliori amici del cuore Gloria, Demi e Cameron, che si apprestano a iniziare il loro secondo anno di liceo trattando problemi brufolosi come le sorelle minori acide o i fidanzatini rompipalle. Miglior notizia della settimana: il giovane Cameron è interpretato dall'altrettanto giovane attore Tenzing Norgay Trainor, che è certamente il nipote dello sherpa Tenzing Norgay, ovvero l'unico motivo al mondo per cui quel pirla di Sir Edmund (Percival) Hillary non è morto male tentando di raggiungere per primo la cima dell'Everest.

Make My Day (Giappone, 2023)
dal 02/03/2023

È un anime fantascientificoso scritto dal veterano Yasuo Ohtagaki (un sacco di Mobile Suit Gundam) e realizzato da uno studio di animazione di Taiwan – ricordiamolo ancora: vale sempre la pena scrivere “Taiwan”, anche se riguarda un'informazione un po' inutile, solo per immaginarsi la faccia Xi Jinping farsi tutta rossa e congestionata per la rabbia mentre googla “Taiwan” prima di andare a dormire nel suo pigiamino di Winnie the Pooh. Make My Day ha una storia apparentemente così densa che i tipi di Netflix hanno deciso di cambiare idea in corsa: doveva essere un lungometraggio e invece ne hanno fatto una serie. La vicenda è quella del pianeta innevato e ghiacciato Coldfoot, l'unico posto della galassia su cui è possibile estrarre un preziosissimo minerale fonte di energia chiamato sig. All'apparenza, la palla di neve che vaga nello spazio profondo sembra essere un'utopia priva di criminalità, ma in realtà i galeotti che stanno scontando la loro pena vengono usati come schiavi nella massacrante industria di estrazione del sig. Jim, giovane guardia carceraria, si scapicolla sul luogo dove è avvenuto un brutto incidente minerario e si trova a dover fronteggiare una minaccia ben al di là del suo misero stipendio da finto sbirro: c'è una misteriosa creatura che scorrazza per il pianeta e attacca gli umani a uso ridere. Auguri Jim!

Class (India, 2023)
dal 03/02/2023

Non ditemi che hanno fatto la versione Bollywood di Élite che sennò mi inalbero. È la volta che volo a Madrid, prendo il primo spagnolo che fa le serie tv che mi capita per le mani – spero tantissimo in Álex Pina, quello della Casa di carta – e gli faccio una vasectomia al cervello. Gli taglio proprio il condotto che trasporta le idee per le serie tv. Vabbè amicie, posso stare qui a indignarmi tutto il giorno ma la storia non cambia: hanno fatto la versione indiana di Élite. E hanno anche avuto il coraggio di scrivere la sinossi ufficiale sotto forma di domanda, come se ci fossero dei dubbi su quello che andremo a vedere. Regia, vai con il comunicato: [musica di tensione, dallo sfondo nero emerge la scritta grossa CLASS, un vocione sensuale ma anche un po' troppo drammatico dice, rigorosamente in hindi ma con un pesante accento castigliano] “Cosa succede quando tre ragazzi che provengono dai quartieri più poveri della città vengono ammessi a un'elegante scuola internazionale di Delhi? CLASS segue le drammatiche dinamiche di questo esclusivo istituto e i tumultuosi eventi messi in moto dall'arrivo, al cospetto dei figli di Mazinga, dei tre straccioni di cui sopra”. Il mio hindi è un po' arrugginito, non mi ricordo mai se मूर्ख जो पढ़ता है si traduce come “Mazinga” o come “andate televisivamente tutti a quel paese, Spagna India e pure il Principato di Andorra”.

APPLE TV+


Dear Edward (Usa, 2023)
dal 03/02/2023

Tratto dall'omonimo romanzo del 2020 di Ann Napolitano, a sua volta ispiratosi a fatti realmente accaduti, Dear Edward è la sfiga fatta serie. C'è un terribile incidente aereo e l'unico sopravvissuto è il dodicenne Edward, che già soffriva di ansia sociale prima di perdere i genitori e il fratello in un cacchio di disastro aereo, pensa come deve stare ora che è pure costretto a sopportare il peso di essere rimasto tutto solo e di essere Il ragazzo dei miracoli. Edward viene accolto dagli zii. Ma siccome siamo in regime di Sfiga con la esse maiuscola, gli zii di Edward abitano sì a New York, tecnicamente – la grande metropoli che offre innumerevoli possibilità al giovane orfano, dài che Edward si riprende e riesce a distrarsi un po' –, ma in realtà non stanno proprio a New York, più in provincia di New York. Tipo quando dici a qualcuno che hai trovato casa a Milano, ma in realtà hai solo affittato un monolocale di 25 m² a Bresso alla modica cifra di 970 euro al mese, spese escluse. Dice: almeno c'è una bella atmosfera a casa degli zii in provincia di New York? No. Zia Lacey soffre per la scomparsa della sorella, senza dimenticare che sta ancora facendo i conti psicofisici con il trauma di molteplici aborti spontanei. Non uno. Non due. Molteplici. Poi aggiungeteci che la compagnia aerea il cui velivolo si è schiantato ha deciso che il modo migliore di compensare le famiglie devastate fosse quello di offrire loro tre mesi di terapia. Di gruppo. Madonna che SFiga, stavolta anche con la effe maiuscola. La terapia di gruppo diventa la scusa della serie per presentare tutti i suoi numerosi personaggi alle prese con un lutto gigante, devastante e incomprensibile. C'è Dee Dee, socialite sopra le righe il cui defunto marito apparentemente aveva una doppia vita; c'è Adriana, nipote di una deputata e costretta a entrare in politica per tenere viva l'eredità della nonna; c'è Linda, incinta di quattro mesi e in lutto per la perdita del suo ragazzo; c'è Kojo, costretto a precipitarsi in provincia di New York dal Ghana per prendersi cura della giovane nipote rimasta orfana di madre. E questa è solo la punta dell'iceberg della SFIGA (stavolta tutto maiuscolo), dal momento che ci sono tanti altri personaggi e tante altre storie tragicissime da approfondire. È quasi pornografia del dolore. Ma scritta da Jason Katims, che è stato fra gli sceneggiatori di Friday Night Lights e dunque non gli si può volere tutto questo male.


PARAMOUNT+


The Followers (Brasile, 2022)
dal 03/02/2023

Ma sbaglio o non è nuova questa storia che i brasiliani adesso fanno serie tv su donne che impazziscono e, in nome di un'aberrazione del concetto di pari opportunità, si mettono a fare le cose schifose che storicamente sono appannaggio degli uomini? E vogliate scusarmi per il lasso utilizzo di stereotipi di genere. Fatto sta che, poco tempo fa, su Netflix era uscita la miniserie thriller brasiliana Lady Voyeur, in cui una hacker che era anche una stalker si trovava invischiata in cose turpi messe in moto dal suo vizietto di spiare la gente. E ora ci cucchiamo questa The Followers. Che parla di Liv, ambiziosa influencer disposta a tutto pur di ottenere i millemila followers che le garantirebbero fama e sponsorizzazioni pagate dai produttori di cosmetici e di costumi da bagno. A una certa, però, Liv viene minacciata senza troppa grazia da uno dei suoi haters, che promette di smascherare urbe et orbi sul web l'innata cialtronaggine della flatulencer. La ragazza, per non saper letteralmente né leggere né scrivere (gli hashtag sotto le foto li verga con il software di dettatura automatica dello smartphone) e presa dalla foga, ammazza il ricattatore e ne nasconde il cadavere. Tutto pur di tenersi buoni i suoi inseguitori. Ma se c'è una cosa che ci hanno insegnato i brutti libri sui serial killer, è che se non sei capace a fare la criminale rischia che ti beccano subito. E allora Liv, che non è capace, deve proseguire nella sua catena di malefatte per cercare di insabbiare le malefatte precedenti, in un circolo vizioso di malefatte che volendo potrebbe continuare per infinite stagioni, provocando un vero e proprio cortocircuito metatestuale di malefatte. Sapete qual è la cosa più bella di questa serie? Che, oltre alla polizia, sulle tracce di Liv ci si mette pure Antônia, podcaster specializzata in true crime. Ed è a questo punto che siamo pronti ad accogliere il meteorite che ci farà estinguere.

DISNEY+


The Chorus: Success, Here I Go (Brasile, 2022)
dal 01/02/2023

Finalmente Disney ha accontentato tutti quegli appassionati che sognavano una versione brasiliana di Paso adelante – ci terrei a riproporvi i ragguardevoli titoli di testa

che secondo me sono composti da uno scaltrissimo plagio della sigla di Forum

con l'aggiunta di una spagnola in sottofondo (possibilmente la sorella di Penélope Cruz) che ci tiene insistentemente a rimarcare che è in grado di contare fino a quattro – la quale Paso adelante, ricordiamolo, era a sua volta una versione cafona di Saranno famosi. E dunque vai di giovani adulti – chiaramente provenienti dai background più disparati, ma tutti con lo stesso sogno: conoscere di persona Maria De Filippi e farsi insultare il collo del piede da Alessandra Celentano – che si presentano tutti insieme alle audizioni per contendersi il posto da titolare in una rinomata compagnia brasiliana di musical. Dice, il lancio di questa serie, che gli aspiranti cantanti e attori affronteranno un colorato ottovolante di emozioni (già) confrontandosi anche con l'amore, i fantasmi del proprio passato, il tradimento e la paura del fallimento.


Grandi ritorni


RAIPLAY

Mare fuori (Italia, 2020) - terza stagione dal 01/02/2023

Mare fuori è tutto ciò che il Moige ha sempre preteso dall'intrattenimento di Mamma Rai destinato ai nostri ragazzi: una serie tragicamente drammatica, dove tutto viene preso con estrema serietà e dove nessuno deve permettersi di scherzare su certi argomenti. D'altronde è pur vero che il carcere minorile mica è una celia eh. E che dietro a quei personaggi lì ci stanno delle storie belle toste. Ci sono tre protagonisti principali nella prima stagione di Mare fuori, che in realtà sono tali praticamente solo perché c'è bisogno di contenere la storia in un paragrafo per permettere alla gente di dare un'idea della sinossi; all'atto pratico, questa serie ha dozzine di personaggi che si alternano di stagione in stagione, collegati dalla presenza costante degli adulti Carolina Crescentini – intenza nei panni della direttrice progressista dell'Istituto di Pena Minorile dove si svolge la faccenda – e Carmine Recano, intenzo nei panni del severo ma giusto comandante della polizia penitenziaria. In ogni caso, la parola chiave è: pesantezza. Pesantezza a ogni costo, sguardo cristiano caritatevole pieno di pietà ma anche di condiscendenza, toni carichissimi e drammi a getto continuo.

PRIMEVIDEO

Harlem (Usa, 2021) - seconda stagione dal 03/02/2023
(avevamo parlato della prima stagione qui)


PARAMOUNT+

Your Honor (Usa, 2020) - seconda stagione dal 03/02/2023

Questo era un thrillerone un tempo agghindato da miniserie – adattamento in dieci puntate dell'israeliana Kvodo – in cui Bryan Cranston faceva il giudice più cazzuto e rispettato di New Orleans. Il figlio Adam, invece, non si era ancora troppo ripreso dalla morte della madre ammazzata; tanto che, di quando in quando, gli capitava di tornare sul luogo del misfatto per ivi lasciare una foto e mantenere vivo il ricordo. All'inizio della fu miniserie, però, Adam investiva un ragazzino che, guarda i casi della vita, era il figlio del re della malavita di New Orleans. Il magistrato Cranston cambiava prontamente idea sul suo senso di giustizia, decidendo di aiutare Adam insabbiando le prove e proteggendolo dalla vendetta, tremenda vendetta del boss mafioso. Poi Your Honor ha avuto talmente tanto successo da meritarsi un remake italiano con Stefano Accorsi ed è lì che Cranston si è detto: forse questa può non essere solo una miniserie; forse il potere contrattuale internazionale di Stefano Accorsi può permetterci di proseguire con la storia del giudice e padre di famiglia dalla vaga moralità. Il più classico giudice con il culo degli altri, che fa emozionare tutta quella gente che dice “se Messina Denaro avesse sciolto nell'acido tuo figlio, anche tu vorresti il ripristino della pena di morte e della tortura”. Probabile, non posso saperlo. So solo che non ho figli, ma due gatti. E sono abbastanza certo che se Brusca e Bagarella avessero tentato di scioglierli nell'acido si sarebbero ritrovati senza tre occhi in due. Ma sto divagando. In questa seconda stagione, l'ormai disgraziato giudice Cranston viene avvicinato da un agente federale che lo costringe a collaborare a un piano malefico per abbattere l'impero del boss di cui sopra – sempre interpretato da Michael Stuhlbarg, che rimane uno dei più grossi sultani della tv.

Ritornano anche:

La famiglia Proud: più forte e orgogliosa (Usa, 2022) - seconda stagione dal 01/02/2023 su Disney+: serie tv animata incentrata sulle vicende quotidiane di una quattordicenne

The Great North (Usa, 2021) - terza stagione dal 01/02/2023 su Disney+: serie tv animata sulle avventure della famiglia Tobin in Alaska


Da (meno) 5 scatolette di pelati a (più) 5 avocado, un voto a settimana per una serie presentata in questa newsletter (in questo numero o in passato).


Extraordinary (Disney+) 🥑🥑🥑

Tre avocados a Extraordinary. Forse anche quattro, ma siccome non abbiamo il mezzo avocado facciamo che ci limitiamo a tre con postilla; solo perché sappiamo con certezza che Emma Moran ci sta leggendo (hahaha) e non è il caso di esaltare troppo il suo pazzeschissimo esordio da showrunner, altrimenti finisce che ce la troviamo con la testa montata a creare serie Marvel che sono tanto fesse quanto Extraordinary è brillante e, soprattutto, ricca di quella cosa che manca terribilmente al MCU: la dignità la personalità. Questa serie qui è buona per gli adolescenti e per i giovani adulti, ma è abbastanza sveglia da fare contenti anche i più anzianotti fra gli appassionati di superpoteri e faccende affini. Moran ha la bravura di usare la cornice fantastica – un mondo in cui a 18 anni tutti sviluppano un potere, chi più figo chi meno. Tutti tranne la protagonista Jen – per raccontare molti personaggi che in realtà son ben ancorati al terreno della nostra realtà, dovendo affrontare problemi ben riconoscibili. C'è un tizio in grado di viaggiare nel tempo che comunque non riesce a trovare un mestiere decente, pensa te come sta messo il mercato del lavoro nel Regno Unito post-brexit; c'è il tizio che è in grado di provocare orgasmi con il minimo tocco e che ogni tanto ci pensa: ma se non c'avessi i poteri sarei comunque in grado di?; e c'è il tizio che c'ha il culo che gli funziona da stampante 3D. E niente, lui invece se la spassa di brutto.


Extra


Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)

  1. Il pilota VPN: Poker Face

  2. Kate a palazzo

  3. Beviamoci su

  4. Crimini a fumetti

  5. Alzati e vieni a guardare

  6. Annette in tv

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