Fuori le serie! 🛋️ #280 - Grande Giove, ma quello è sangue di Zeus
In questa settimana di novità in streaming ci aggrappiamo al ritorno di un cartone che affonda il mito greco in qualche ettolitro di sangue di demone (Blood of Zeus) e alla grande tradizione di tre generi scivolosi: la fiction italiana (Gerri), lo young adult (Per sempre) e la rom-com (The Royals).
Escono
RAIPLAY
Gerri (Italia, 2025) - dal 05/05/2025
La grande fiction italiana dell'oggi ha la colonna sonora di musica elettronica e non teme di mostrare pudicamente la promiscuità di un protagonista che si ammucchia con una donna sposata, nonché collega, mentre caste diciottenni di buona famiglia accettano passaggi in macchina notturni e vengono assassinate in spiaggia. In pratica la grande fiction italiana dell'oggi è quella di sempre, ma con la musica elettronica di sottofondo. La grande fiction di piedipiatti, per sussistere, avrebbe inoltre bisogno anche di un milieu letterario convincente cui attingere – qui la serie di romanzi di Giorgia Lepore – per conquistare il cuore della pro loco di Trani e ottenere sgravi fiscali in cambio di indotto temporaneo. Servono infine il Tema Caldo e il Carisma Intenso, e quelle si risolvono con un protagonista di origini romaní che ha i fantasmi nel passato e dunque non può impegnarsi con le donne a cui mostra il dragone tatuato sull'addome scolpito ma non troppo. Per titillare le signore, ma senza aggredire i signori con dubbi tardivi sulla loro sessualità o con complessi di inferiorità. Gerri, insomma, è grande fiction italiana. Quella di cui Boris andrebbe fiera.
NETFLIX
Per sempre (Usa, 2025) - dal 08/05/2025
È una serie per giovani che parla del primo vero amore fra un liceale e una liceale, entrambi neri ed entrambi aspiranti sportivi; i quali stanno cercando di capire, in mezzo a tutto il resto, cosa fare della loro vita. Viene fuori che, guarda un po', il primo amore è incredibile, fantastico, terrificante, esaltante e spaventoso nonché, statisticamente, anche la prima picconata nella facciata del cuore. Tutto questo è sicuramente importante, ma è più interessante segnalare che la serie è tratta dall'omonimo romanzo di Judy Blume – matriarca dello young adult moderno – che alla sua uscita nel 1975 scatenò un certo scandalo tra i bigotti, talmente pimpante da diventare indignazione, per come scendeva nei dettagli più intimi, sia sentimentali sia sessuali, della relazione fra due freschi diciottenni che si incontrano e si innamorano durante l'ultimo anno di liceo, promettendosi che il loro sentimento sarà, come da titolo, per sempre. Ciao cori.
The Royals (India, 2025) - dal 09/05/2025
È una serie che si definisce da sola come una commedia romantica di sangue blu, e meno male che il dottor Joseph-Ignace Guillotin è di reperibilità da qui alla fine dei tempi. Ma non è abbastanza per il pubblico odierno, cara The Royals. Bisogna aggiornarla questa nobiltà del 21° secolo, altrimenti nessuno farà il tifo per il principe Aviraaj Singh, erede al trono di maragià del Morpur, che ha il fisico di un indossatore di intimo e passa le giornate a scolpirlo giocando a polo. Per metterlo in difficoltà e renderlo degno dell'empatia del popolino, facciamo che eredita dei conti in rosso ed è costretto per la prima volta a scendere a patti con il logorio della vita moderna. La soluzione? Trasformare in airbnb di lusso la storica magione di famiglia con l'aiuto dell'ambiziosa ma plebea Sophia Kanmani Shekhar, giovane amministratrice delegata di una start up all'avanguardia nel settore dell'ospitalità per arricchiti. Una coppia fatta e finita, il principe e l'imprenditrice, che inconsapevolmente ci accompagnerà in una faticosa descrizione perfetta dei tempi che corrono: figli di papà che si comprano la cocaina che si pagano l'iscrizione al club di polo mettendo in affitto le case che hanno ereditato, mentre le donne fatturano anche per loro in un ciclo infinito destinato al bidone dell'umido.
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Blood of Zeus (Usa, 2020) - terza stagione dal 08/05/2025
In pratica è Hercules – il telefilm del pomeriggio tutto plasticone, dove c'era Iolao ma nessuno poteva dire pederasta altrimenti arrivava il codacons. Ma al posto delle pose da teatrino scemo per bambini scarsi, ci sono la violenza grafica e tematica di Conan il barbaro e una pomposità degna del doppiaggio italiano in endecasillabi avvitati de I cavalieri dello zodiaco ma senza un briciolo della locura. Una passeggiata di salute che ha fatto sperticare di lodi gli amici e le amiche statunitensi, perché sono gli stessi che hanno in larga parte apprezzato Hercules senza ironia. Per tutti gli altri, Blood of Zeus è un cartone animato per adolescenti, la cui carta d'identità dice che possono bere alcolici ormai da un bel po' di anni, e in quanto tale è ganzo. Racconta senza esclusione di colpi il mito – inventato per l'occasione – di un semidio inconsapevole, Heron, che subisce la vendetta da parte della moglie (nonché sorella) del padre biologico, che a sua volta lo ha concepito e poi lo ha abbandonato. Le storie in cui Era si imbizzarrisce contro Zeus e decide di fare la pazza sadica per distruggere tutto ciò che gli sta a cuore sono sempre spassose.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
La serie tv della settimana: Etoile
Il pilota VPN della settimana: Miss Austen
Il ritorno dei files
Eli Roth qui