È di nuovo arrivata quella settimana di streaming in cui bingiamo Black Mirror e ne usciamo rannicchiati in posizione fetale chiedendoci: perché? Perché non ho preferito quella serie con Jon Hamm (Your Friends & Neighbors) o persino quella cagata spagnola (Il giardiniere?). Tante domande, poche risposte.
Escono
DISNEY+
Good American Family (Usa, 2025) - dal 09/04/2025
Una domanda per gli storici: è così necessario che una potenza egemone in crisi vada in giro a brandire la mannaia smussata della propria stupidità in maniera così violentemente arrogante? Succede sempre così? Chiedo perché credo di essere arrivato a saturazione totale per quanto riguarda gli Stati Uniti, e non è nemmeno questione di roba importante. Sono i dettagli che mi inquietano. Questa miniserie qua – che ha per protagonisti l'attrice sopravvissuta a 437 episodi di Grey's Anatomy e il miglior attore in circolazione – è tratta da una storia vera che mette i brividi. In pratica i Barnett, una coppia USA USA USA di quelle con la bandiera garrente al vento la cui ombra si staglia impeccabile sul praticello perfetto davanti casa, decidono di fare del bene per potersi vantare con i vicini di casa e adottano Natalia, ottenne di origini ucraine affetta da una rara forma di nanismo (la displasia spondiloepifisaria congenita) e rifiutata dalla prima famiglia cui era stata data in affidamento. Mamma USA, dopo nemmeno troppo tempo, si convince che la nuova figlia stia mentendo – in realtà è un'adulta che vuole insinuarsi nelle loro vite e distruggerle dall'interno – e persuade il marito ad abbandonarla per trasferirsi altrove. E tutto perché – suggerisce chi all'epoca frequentava la signora Barnett – aveva da poco visto Orphan e si era fatta influenzare un cicinin di troppo. Ricapitolando: una donna adulta ha abbandonato a se stessa una bambina disabile di otto anni perché un film horror piuttosto mediocre l'ha convinta senza ombra di dubbio di essere stata turlupinata e di essere in pericolo di vita. Io. Non. Ce. La. Posso. Fare.
NETFLIX
Il giardiniere (Spagna, 2025) - dall'11/04/2025
Prosegue la grande tradizione di serie spagnole con un soggetto fuori dai gangheri e magari anche interessante, che poi le guardi ed è sempre un terno al lotto: saranno una cagata pazzesca di fantozziana memoria? Una cagata imperdonabile a livello di La casa di carta? O una cagata divertente come immagino che esistano, ma io preferisco rimanere con i miei stereotipi ingiusti? Intanto qui abbiamo uno dei campioni nazionali del genere, il giovane Álvaro Rico, che non a caso si è diplomato a pieni voti alla scuola Radio Elettra di Élite, dove interpretava l'adolescente bisessuale triangolato omicida assassinato Polo. E tutto questo in meno di tre stagioni. Qui indossa i panni di un giovanotto che vive con la madre e la aiuta a mandare avanti il suo vivaio. Siccome siamo nel 2025 e non si vive di sole orchidee – a meno di non farle pagare 65 euro l'una, vaso compreso eh. Storia vera – la mamma di Álvaro accetta di organizzare omicidi su commissione sfruttando il superpotere del figlio, che a sei anni ha sbattuto forte la testa a causa di un incidente d'auto e da allora non è più in grado di provare emozioni, rivelandosi il sicario perfetto. Come in ogni serie spagnola che si rispetti, ci pensa la passione a distruggere il perfetto idillio criminale. Álvaro si innamora del suo prossimo bersaglio e la mamma non la prende tanto bene. Prima o poi, oltretutto, dovrà pur fare capolino anche la Guardia Civil. Perbacco.
APPLE TV+
Your Friends & Neighbors (USA, 2025) - dall'11/04/2025
Jonathan Tropper è uno di quegli showrunner che piace ai regaz di ogni età, ovvero agli appassionati di serie TV che quando tornano a casa dopo una lunga giornata di lavoro in cantiere appendono il cappellino da baseball in entrata, danno un affettuoso buffetto sulle chiappe alla compagna o al compagno e si piazzano sul divano sbocciando la birra ghiacciata del discount alla ricerca di intrattenimento valido, pettoruto e ricco di adrenalina. Jonathan Tropper ha fatto Banshee e Warrior, che sono due serie DIVERTENTI con tutte le maiuscole, in cui ci si mena spesso e volentieri, e che il giorno dopo al lavoro ti fanno dibattere con la collega gruista su quale persona bellissima apparsa tutta ignuda sia stata la nostra preferita in assoluto. Niente a che vedere con Mad Men, per dirne una. Oggi Jonathan Tropper ha fatto il salto di qualità, ricevendo la valigetta piena di contanti di Apple TV+ per scritturare Jon Hamm e fargli interpretare un ricco finanziere caduto in disgrazia. Il quale, per mantenere lo stesso tenore di vita di quando giostrava montagne di soldi finti a Wall Street, si inventa di rubare costosi ammennicoli dalle abitazioni dei nababbi vicini di casa e di rivenderli in cambio del contante necessario per continuare a far finta di essere benestante. Tanto i colleghi Mazinga mica se ne accorgono se manca un orologio di lusso di trentadue che lor ne han. Povero bro-ker e povero anche il basista.
Escono anche
Moonrise (Giappone, 2025) - dal 10/04/2025 su Netflix: una serie animata fantascientifica che non promette di essere granché rassicurante. Ci sono le intelligenze artificiali che controllano la Terra, la Luna che viene trasformata in una colonia per elementi considerati rifiuti tossici – sia umani, sia non – e una guerra civile spaziale che lascia la gente orfana e desiderosa di vendetta, tremenda vendetta, in un ciclo perpetuo che conosciamo abbastanza bene perché abbiamo studiato la storia (= abbiamo seguito religiosamente i podcast del professor Barbero) e comunque di questi tempi basta avere mezzo occhio aperto e un quarto di orecchio sturato. La cosa interessante è che il character design di quella serie qui è curato da quella brava sensei di Hiromu Arakawa, mangaka celebre per aver creato Fullmetal Alchemist.
North of North (Canada, 2025) - dal 10/04/2025 su Netflix: va bene che con Schitt's Creek abbiamo tutti preso una grossa cantonata, scoprendola con colpevole ritardo solo perché canadese, però con le sitcom è sempre meglio andarci piano. Ché poi le consigli forte, magari non sono così belle e la gente si ritrova a dover soffrire per molteplici stagioni; perché fermare l'inerzia di una sitcom che hai iniziato a seguire è più complicato di quanto non si creda. Quindi questa la appoggiamo qua e diciamo che è una serie ancor più canadese di Schitt's Creek, nel senso che è realizzata e interpretata da canadesi di origine nativa. È ambientata più a nord del nord, come suggerisce il titolo, e racconta la storia di una ragazza Inuk stufa del suo matrimonio con il ganzo della comunità, che in realtà le tarpa assai le ali – perché la persona meno razzista della stanza, cari bambini, è sempre il patriarcato – finché l'ennesima umiliazione non la convince a mollarlo e a ricominciare da capo.
Tornano
TIMVISION
The Handmaid's Tale (Usa, 2017) - sesta stagione dall'08/04/2025
È arrivato il momento dell'ultima stagione per l'adattamento dell'incubo distopico descritto da Margaret Atwood nel suo romanzo del 1985, Il racconto dell'ancella. Tutto molto bene e tutto molto valido, contando che la miglior attrice di serie tv di sempre (Elisabeth Moss: The West Wing, Mad Men, Top of the Lake) è ben presente (anche come regista) e continua a insistere per prendersi metà del minutaggio totale per scene in cui guarda intensamente dritto in camera e ci fa capire con la sola imposizione dello sguardo che lei è tanto, tanto brava a recitare. L'unico problema rimane sempre quello, ed è lo stesso da almeno due stagioni: il libro di Atwood si interrompe con il cliffhanger mostrato alla fine della prima stagione, quando il personaggio di Moss – l'Ancella Difred, costretta (dal regime teocratico al potere negli ex USA) a essere violentata dal Comandante cui appartiene per dargli figli in un mondo in cui la maggior parte delle persone è sterile – viene prelevata dai servizi segreti di Gilead. Il romanzo prosegue con una postilla, che però non dà certezze sul destino della donna, né rassicura sul fatto che gli Stati Uniti, dopo la parentesi vetero testamentaria, siano tornati sui loro passi. La serie, invece, prosegue imperterrita anche dopo aver esaurito il materiale romanzesco; e procede, ahinoi, fra alti e bassi senza mai davvero raggiungere di nuovo i picchi – molto cinematografici, nella postura e nel passo di una messa in scena piuttosto dilatata – della prima stagione. La curiosità di sapere come si concluderanno le avventure della rivoluzionaria June/Difred/Dijoseph, comunque, rimane bella alta.
NETFLIX
Come vendere droga online (in fretta) (Germania, 2019) - quarta stagione dall'08/04
Moritz Zimmerman è un giovane tedesco abbastanza antipatico che abita nella spompa Rinseln, cittadina fittizia al confine con i Paesi Bassi. Il suo superpotere è un'adolescenza nerd ai tempi della Generazione Z (parole sue). E allora succede che quando decide – per rivalsa: toujours cherchez la femme – di diventare il più importante spacciatore di MDMA della zona, gli basta cercare sul dark web “Come vendere droga online (in fretta)”. Un po' la stessa cosa fatta dai due creatori della serie, Philipp Käßbohrer e Matthias Murmann, che hanno preso una storia vera successa a Lipsia nel 2015, le hanno dato una struttura narrativa a forma di romanzo di formazione, e poi hanno googlato “Come fare una versione per adolescenti di The Social Network e Breaking Bad (in fretta)”. Moritz è un Mark Zuckerberg altrettanto stronzo, ma molto meno dannoso – ok che spaccia droga sintetica fabbricata in sicurezza a Rotterdam, ma almeno non contribuisce a colpi di stato militari in Birmania e certamente non ha rovinato il cervello a un'intera generazione di 50enni – e nel corso delle stagioni la sua parabola in direzione del lato oscuro della forza somiglia abbastanza sinistramente a quella di un imberbe Walter White.
Black Mirror (Gb, 2011) - settima stagione dal 10/04/2025
Cosa si può dire della stagione in arrivo di una serie entrata talmente tanto nell'immaginario da essere diventata sinonimo di un genere di narrazione/atmosfera/filosofia e da aver sbloccato il superpotere della perifrasi “è una serie alla Black Mirror” per descrivere altri prodotti? E che ne so, rispondereste correttamente voi. È il tuo lavoro mica il mio, ribadireste con severa giustezza. In tal caso risponderei che non si può dire un bel niente, se non ricordare che Black Mirror di Charlie Brooker è, fondamentalmente, la serie antologica per eccellenza dei nostri tempi. Hai detto poco. Ma mica un'antologia stagionale però. È proprio un'antologia episodio per episodio. Dunque ti puoi guardare la prima puntata della prima stagione, la quarta della quarta e la quinta della quinta – non so perché ti piacciano così poco la seconda e la terza stagione, sono belle – e va tutto bene, nessuno si offende. Quindi, nel momento in cui esce una nuova stagione di Black Mirror bisogna solamente sperare che sia stata chiamata gente in forma a dirigere e che Brooker, autore di tutte le sceneggiature, si senta la penna ancora abbastanza torrida per proseguire nella sua missione: sbertucciare il presente mostrandoci un futuro distopico dove qualcosa è andato credibilmente storto. A questo giro di giostra troverete servizi di streaming per cervelli mal funzionanti, con tanto di pubblicità invasiva. Computer quantici che accedono a multiversi e rendono vera qualsiasi affermazione. Cinema con attori morti recuperati grazie all'intelligenza artificiale e cosa mai potrà andare storto mi chiedo io. Un sequel di Bandersnatch. Una tecnologia che aiuta a rivivere i ricordi di una persona per comporne il miglior elogio funebre possibile. Il sequel di una puntata della quarta stagione (USS Callister). E tanta, tanta amarezza per come ci siamo svenduti in nome di una serie di capricci travestiti da comodità che, alla fin della fiera, fanno veramente felici solo la solita manciata di miliardari.
PARAMOUNT+
School Spirits (Usa, 2023) - seconda stagione dall'11/04/2025
È una serie per adolescenti con elementi fantasy che ha il buon gusto di non nascondere i propri evidenti debiti nei confronti di Buffy l'ammazzavampiri e di Veronica Mars. Per carità, il compito è stato copiato in maniera brillante e rispettosa, siete assolutamente i benvenuti a consigliarla a figli, figlie, nipoti, figliocci di battesimo, pronipoti, ragazzini che vi stracciano online a Call of Duty e quant'altro: apprezzeranno sicuramente il vostro buon gusto, subito prima di inquietarsi al pensiero che un adulto abbia contezza dell'esistenza di questa serie qui. Auguri a spiegare loro che in realtà siete solo abbonati alla migliore newsletter di serie TV sulla faccia della Terra. Occhiolino occhiolino. Comunque in School Spirits c'è un'adolescente apparentemente morta ammazzata che non riesce mica ad andare nell'aldilà e rimane bloccata in forma di spirito all'interno della sua scuola, la Split River High. Immemore degli eventi che l'hanno portata ad assumere forma ectoplasmatica, ora le tocca investigare su quello che è successo alle sue spoglie mortali. Chiaramente la faccenda si rivela molto più complicata del previsto.
DISNEY+
Doctor Who (Gb, 2005) - quindicesima stagione dal 12/04/2025
Riassunto delle puntate precedenti per chi non ha vissuto sulla Terra negli ultimi 50 anni: il Doctor Who è un alieno a spasso nello spazio e nel tempo per salvare cose persone e universi a bordo di apparecchio chiamato TARDIS che ha le fattezze di una cabina del telefono blu usata dalla polizia inglese negli anni 60. Al mondo ci sono quasi più episodi di Doctor Who – nonostante l'improvvida pausa tra il 1989 e il 2005 – che Pokémon (come riferimento per i più giovani) o parlamentari italiani. Sicuramente, nel corso degli anni, si sono avvicendati sullo schermo più Dottori che Presidenti della Repubblica (il conto dice 15 a 12 in favore del Signore del Tempo). Il trucco del Doc, infatti, è che al contrario del Presidente della Repubblica egli o ella può rigenerarsi al momento della propria morte, guarendo le proprie cellule e cambiando d'aspetto, permettendo il rinnovo del mito. Ncuti Gatwa (Sex Education) è il quindicesimo dottore, è di origini ruandesi, è apertamente queer, è giovane, è bello, è bravo e ha già fatto girare le balle alla gente antipatica.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
Onda coreana della settimana: Thirty-Nine
Il pilota VPN della settimana: Lazarus
Come negli USA
Dove sarà?
Nel Dr. Who
Fun fact: la protagonista di Orphan non è un'adulta di bassa statura che finge di avere 11 anni, ma una vera undicenne che finge di essere un'adulta di bassa statura che finge di essere una undicenne. Quindi la tizia che ha abbandonato la figlia adottiva è, se possibile, ancora più cretina