Settimana di novità in streaming segnata dal malefico ritorno di uno dei tre demoni di Lost, che si conferma un maledetto per eccellenza mettendo il dito nella piaga del dramma medicale (Pulse); fortuna che ci vengono in soccorso Michelle Williams (Dying for Sex) e Kevin Bacon (The Bondsman).
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Pulse (Usa, 2025) - dal 03/04/2025
È l'ora del dramma medicale, è ora delle corsie che si aprono ai (melo)drammi: ingessano politraumatizzati, intubano un poveretto, diagnosticano tutto e poi ce l'infilano nel retto. Va così amici e amiche. La tempesta perfetta del dottor Carter (stupido sexy Noah Wyle) che è tornato a indossare il camice in The Pitt – da noi ancora misteriosamente inedita nonostante di là dell'oceano abbia smosso mari e monti – ha riportato definitivamente in auge la drammatizzazione delle storie da ospedale, con l'addenda topica dell'era Trump-bis che rende la sanità pubblica USA la vera trincea dei tempi che corrono. Questa Pulse appare particolarmente pericolosa perché A) è ambientata in un centro traumatologico di Miami quando mancano pochi giorni all'arrivo annunciato di un uragano forza soap opera B) è co-sviluppata da quel guercio senza speranza di Carlton Cuse, già fra i creatori della più grande truffa del principe nigeriano nella storia delle serie tv: Lost. E C) c'è di mezzo anche una relazione tossica tra la giovane specializzanda protagonista e il suo responsabile.
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The Bondsman (Usa, 2025) - dal 03/04/2025
Se non conoscete la Blumhouse è perché non vi piace l'horror e non so mica se basti la (pur notevole) presenza di Kevin Bacon (stupido sexy Kevin Bacon) a farvi passare la st(r)izza. La Blumhouse è quella casa di produzione indipendente creata un quarto di secolo fa da quel satrapo di Jason Blum, la cui mission aziendale scolpita nella pietra è: spendere due tappi di bottiglia più un pacchetto di gomma da masticare su progetti di giovani registi volenterosi e stare a guardare mentre incassano immancabilmente il 7000% sul budget. Da Paranormal Activity (e sequel) alle saghe di Insidious e La notte del giudizio, passando per mattate imprevedibili (Jem e le Holograms) e intuizioni clamorose (Scappa - Get Out, BlacKkKlansman). Sul piccolo schermo, il buon Aulì, aulè, tulilem blem Blum ha dimostrato altrettanto bene di saper fabbricare lampadine con le stelle, finanziando la validissima Sharp Objects. The Bondsman è roba più da battaglia che da premi, un horror d'azione con un cacciatore di taglie che viene resuscitato per diventare un accalappiademoni per conto di Lucifero in persona. A dirla tutta, secondo me c'è da divertirsi come dei vigliacchi. Biea bie ba be bie i babebi bieo babe bibo bieubu babebi boBlum alla fine è un bravo ragazzo.
DISNEY+
Dying for Sex (Usa, 2025) - dal 04/04/2025
Sono in difficoltà. Nel senso che la mia confessione religiosa – il davidsimonismo. Di solito in chiesa cantiamo inni del genere – vieta espressamente di dare confidenza alle serie TV tratte da podcast. Ci sono già troppi stimoli nella nostra vita, perché immolarsi su certi errori? Però Dying for Sex è innanzitutto una miniserie (che romanza una storia vera) co-sviluppata dalla creatrice di New Girl (che fra le sitcom hipster rimane una spanna sopra le altre); ma soprattutto ha per protagonista la sempre eccezionale Michelle Williams nei panni di una donna come tante altre che scopre di aver contratto il morbo della morte e dunque decide di fare tutto ciò che si è sempre negata. Nello specifico: orgasmare. Spesso, volentieri e con chiunque abbia voglia di aiutarla a esplorare una sessualità fino a quel momento negletta. E poi c'è anche Jenny Slate nei panni della best friend che la supporta, c'è Sissy Spacek che tanto basta, e c'è Jay Duplass che è pur sempre il fratello del miglior attore in circolazione (ma i poteri forti NONCELODIKONOOO!1!!11). Insomma. Va a finire che bisogna vederla.
Escono anche
Gone Girls: il serial killer di Long Island (Usa, 2025) - dal 31/03/2025 su Netflix: mi sono ricordato il motivo per cui mal sopporto le docuserie true crime. Come è possibile che il genere non abbia chiuso baracca e burattini dopo l'uscita, nel 2015, di The Jinx - La vita e le morti di Robert Durst, dove il colpevole impunito confessa dopo decenni i propri crimini mentre parla fra sé e sé facendo pipì perché non si accorge di avere il microfono acceso? Cos'altro si potrebbe chiedere a una docuserie true crime? Accettiamo questa solo perché è fatta da una documentarista candidata agli Oscar (Liz Garbus, The Farm: Angola, USA) che sull'argomento aveva già approfondito con un discreto film di finzione (Lost Girls).
Devil May Cry (Corea del Sud/Usa, 2025) - dal 03/04/2025 su Netflix: Anime tratto dalla celebre e omonima saga videoludica spaccattutto, ché ti chiedi: come faranno a fare qualcosa di altrettanto divertente, dal momento che non posso pigiare forte tasti a caso e trucidare demoni in prima persona? La risposta è che la serie l'ha scritta e realizzata un cafone statunitense, Adi Shankar, che già aveva fatto un discreto lavoro di ignoranza intrattenente con la trasposizione in serie TV di Castlevania, altro videogioco di culto in cui il sollazzo sta nell'ecatombe di mostri brutti e nell'atmosfera gotica, mica in un intreccio narrativo particolarmente irresistibile.
Karma (Corea del Sud, 2025) - dal 04/04/2025 su Netflix: k-drama con i toni del thriller ingobbito e incattivito, Karma (sin dal titolo) incrocia i destini infausti e un po' miserabili di una manciata di personaggi caratterizzati da una sfiga non comune. Un uomo assiste a un investimento che in realtà è un assassinio su commissione e, coerentemente, la sua vita va a ramengo. Una dottoressa è costretta a rivivere un trauma brutto che pensava (letteralmente) morto e sepolto. E poi gente indebitata con gli strozzini, gente che si ritrova rovinata da un giorno all'altro, parricidi, cadaveri interrati male e tanta altra spensieratezza tipicamente coreana.
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DISNEY+
The Hardy Boys (Usa, 2022) - terza stagione dal 02/04/2025
Tratta dalla storica epopea di romanzi gialli per adolescenti nata nel 1927 – talmente iconica negli USA da essere stata la protagonista informale della prima stagione di Only Murders in the Building – The Hardy Boys è una serie onesta (questa terza stagione sarà anche l'ultima) che utilizza con discreto savoir faire la versione moderna della saga letteraria (The Hardy Boys Casefiles) inaugurata nel 1987 e mondata di tutti gli elementi problematici dei bei tempi andati (gli stereotipi etnici su tutti), sostituiti da una sana dose di innocua crudezza, di violenza contestualizzata e di un pizzico di sovrannaturale. È la storia di Frank e Joe Hardy, fratelli che hanno appena perso la madre. Il padre detective decide di trasferirsi per l'estate nell'apparentemente insulsa Bridgeport, a casa della zia Trudy. I ragazzi Hardy decidono che il modo migliore per superare il trauma che li ha resi orfani è quello di risolvere il mistero su cui la mamma stava indagando. In gamba, giovanotti.
Da (meno) 5 scatolette di pelati a (più) 5 avocado, un voto a settimana per una serie presentata in questa newsletter (in questo numero o in passato).
Il Gattopardo (Netflix) 🥫🥫🥫🥫🥫
Tutti le scatolette rancide di pelati esistenti al mondo per il nuovo insipido Gattopardo, ché dopo qualche settimana di ristagno è un trauma che è necessario affrontare. Lasciamo perdere la scarsa aderenza con il testo originale, è lo stesso – anche se vedere i colombiani fare una versione così raffinata e filologica di Cent’anni di solitudine fa venire seriamente l'invidia. Il fatto è che hai a disposizione un dettagliato affresco d'epoca, popolato di personaggi interessanti e complessi, caratterizzati da dinamiche magistralmente intrecciate, che si muovono su di uno sfondo di una bellezza struggente e decadente, e tutto quello che sai fare è concentrarti sul cibo (indubbiamente bello, complimenti sentiti) e su patemi d'amore adolescenziali mal scritti? Ma io te lo buco lo streaming Netflix.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
High Five della settimana: I 5 (+5) migliori episodi dei Simpson
Animondo della settimana: Highschool of the Dead
La serie della settimana: Adolescence
Cambio di musica
Torna Fielder
e' la prima news letter che ricevo: fichissimaaaaa