Fuori le serie! 🛋️ #261 - Cent'anni di Álex de la Iglesia
Settimana ricca di qualità, premio al coraggio che ci vuole per fare una serie su Cent'anni di solitudine, per fare un prequel del prequel del sequel di Dexter e per fare l'interquel (salute) degli Inside Out.
Escono
NETFLIX
Cent'anni di solitudine (Colombia, 2024) - dall'11/12/2024
Cosa ci vuoi dire a questa gente un po' colombiana un po' no che ha voluto a tutti i costi adattare per il piccolo schermo (in due stagioni già confermate) il romanzo più bello, meglio scritto e con l'albero genealogico di personaggi più complicato del Novecento? No, per davvero: come si fa a togliere Cent'anni di solitudine dalle parole di Gabriel García Márquez? Non si fa, in teoria. Però loro l'hanno fatto lo stesso, perché la teoria è bella solo per quelli che non hanno voglia di sbagliare per paura di far bene. Dunque vuoi dirci brava a questa gente, grazie, vediamo un po' come va – avrete giusto due occhi puntati addosso – ma per il momento: stima. Anche perché la gente un po' colombiana e un po' no di cui sopra sarebbero, nello specifico, lo sceneggiatore candidato all'Oscar per I diari della motocicletta José Rivera (che è portoricano) e la regista-lei-sì-colombiana Laura Mora (The Kings of the World). Insieme hanno dato un'occhiata a oltre diecimila persone (tra attori professionisti e non) per trovare le facce perfette per interpretare i 25 personaggi principali, e ora come ora stanno gestendo un adattamento maestoso e complicatissimo, che per il momento è molto fedele pur non essendo non ossequioso, ed è trasposto in immagini in maniera a dir poco miracolosa.
Siviglia 1992 (Spagna, 2024) - dal 13/12/2024
Cosa ci vuoi dire, invece, a una serie fatta da Álex de la Iglesia? Ma proprio quel Álex de la Iglesia, mica un altro omonimo magari con la fiatella che fa brutti sceneggiati televisivi. Proprio proprio quello vero che fa i film tutti belli grotteschi, tutti matti horror e tutti di genere sopraffino – ma rispettandolo il genere eh, non facendo il superiore di 'sta ceppa – tipo Ballata dell'odio e dell'amore, Il giorno della bestia, Perdita Durango, La comunidad, Crimen perfecto (che in originale si intitola Crimen ferpecto e non finirò mai di ringraziarlo)... oh, ma quanti film memorabili e fuori di testa ha fatto Álex de la Iglesia? Tanti così. E adesso ha fatto anche una serie tv ambientata durante l'Expo di Siviglia del 1992 (come il titolo! Che emozione!) piena di macabri omicidi perpetrati da un serial killer fissato con il pupazzetto della mascotte ufficiale dell'esposizione, l'orrido Curro. A dare la caccia all'assassino c'è una vedova incazzata, la signora Amparo, che indaga con l'aiuto di Richi, in passato sbirro alcolizzato e oggi solo guardia di sicurezza, ma pure sempre alcolizzata.
DISNEY+
Dream Productions: dal mondo di Inside Out (Usa, 2024) - dall'11/12/2024
Questo è quello che gli stronzi – che poi sono gli stessi dell'apericena e del rischeduliamoci che oggi sono full, chi sta pensando a Milano è in cattiva fede – hanno ribattezzato interquel, perché se hanno sentito il bisogno di battezzare il midquel, perché non anche l'interquel? Che in realtà è un concetto affascinante l'interquel, essendo contemporaneamente prequel e sequel. Io l'avrei chiamato presequel. Seprequel? O magari non l'avrei chiamato affatto. O meglio ancora, mi sarei avvalso del superpotere delle perifrasi verbose per dire che fondamentalmente hanno fatto un terzo film di Inside Out, l'hanno diviso in 4 puntate da venti minuti spacciandole per serie tv che tanto lo hanno animato i ragazzi di Inside Out 2 facendo qualche turno doppio (“gli straordinari di aprile!”) e poi l'hanno buttato su Disney+ per sfruttare il gigasuccesso del secondo capitolo e rianimare i numeri dello streaming spompati dalle fatiche Marvel. Detto questo, Dream Productions starà facile tra il bello e il bellissimo come gli altri due Inside Out. Qui Riley ha 12 anni e Gioia, il capo della cooperativa emozioni che gestisce la ragazzina dal di dentro, decide che è arrivato il momento di girare i ricordi giù alla Dream Productions, dove la celebre regista Paula Persimmon li rielaborerà in sogni di grande successo. A mettere quest'ultima in difficoltà è soprattutto il suo nuovo collaboratore Xeni, cineasta di fantasticherie diurne borioso e presuntuoso che vorrebbe sfondare anche nel mondo dei sogni.
PARAMOUNT+
Dexter: Original Sin (Usa, 2024) - dal 13/12/2024
A Dexter invece cosa vuoi dirgli, che ormai è diventata maggiorenne? Difficile trovare un'incarnazione più precisa di così, nel bene e nel male, del demonio della pigrizia creativa profittevole che si è impossessato dell'industria dell'intrattenimento negli ultimi venticinque anni. Ovvero l'industria che si auto-impone – felicemente immagino, sai lo stress – di non inventarsi niente di nuovo perché non c'è spazio di manovra per rischiare e sbagliare investimenti in questo mercato sempre più ristretto. Meglio andare sul sicuro con sequel, prequel, straquel e iperquel, altrimenti l'amministratore delegato sarà costretto a lasciare a casa 250 impiegati perché il suo contratto, che si è stipulato da solo, non prevede una rinegoziazione del compenso (32 milioni annui più bonus e benefit) prima del duemilamai. È la legge, non è mica colpa sua poverino. Nel 2006 Dexter prendeva un bel romanzo poliziesco di Jeff Lindsay (La mano sinistra di Dio) e lo adattava in una serie tv molto figa che ebbe un clamoroso successo. Chissenefrega dei libri di Jeff Lindsay, dissero i vertici di Showtime dell'epoca, questa roba del serial killer che ammazza gli assassini impuniti funziona, glielo fa venire barzotto alla gente: facciamone altre 7 stagioni, una più tossica dell'altra. E poi, otto anni dopo averla fatta finire male, ci sta bene anche un sequel (venuto nemmeno troppo malvagio, anzi). E se il sequel funziona facciamo anche il prequel tipo Young Sheldon e lo chiamiamo Original Sin, qualche problema? No, perché abbiamo già in mente un'ideuzza discreta per un midequel dell'interquel.
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Secret Level (Usa, 2024) - dal 10/12/2024 su Prime Video: questa la appoggio qui perché non c'è tantissimo da dire. È un'antologia di cortometraggi d'animazione di fantascienza ideata da Tim Miller, quello del primo Deadpool, che l'ha messa in piedi perché un'altra serie uguale che aveva fatto lui (Love, Death & Robots) aveva avuto un successo notevole e chi è Tim Miller? Il babbo dei pistola? Mica vero, è uno furbo. Dunque ha ripetuto l'operazione utilizzando come scusa quella dei videogiochi: ognuno dei 14 episodi rivisita (più o meno) il mondo narrativo, le ambientazioni o le dinamiche di un (più o meno) famoso titolo videoludico. La qualità dei corti è mediamente alta e ci sono almeno un paio di botte di vita mica da scherzo (l'episodio di Pac-Man spinge di brutto).
No Good Deed (Usa, 2024) - dal 12/12/2024 su Netflix: dalla stessa autrice di Amiche per la morte - Dead to Me – che era perfettamente ok seppur molto meno tagliente di quanto non credesse di essere – arriva una serie che vorrebbe fortissimo fare la commedia nera cinica e cattivella, ma che in confronto a qualsiasi serie inglese con le stesse velleità fa la figura della burletta sdentata. Nonostante in questo giallo tragicomico ci sia molto di già visto – il mistero misterioso un po' farsesco, gli ossessionati dal true crime, i vicini di casa problematici – No Good Deed rimane una faccenda sensata da guardare in svagatezza soprattutto grazie a un cast di professionisti extra lusso super più con Ray Romano, Lisa Kudrow, Linda Cardellini e Luke Wilson.
The Kings of Tupelo: una saga criminale (Usa, 2024) - dall'11/12/2024 su Netflix: docuserie true crime in tre parti che racconta la sgangheratissima storia improbabile di Kevin Curtis, ovvero come un cittadino di Tupelo, Mississippi, che nella vita faceva l'imitatore di Elvis Presley è arrivato a convincersi che il suo paesotto foruncolo di 35mila abitanti – con tutto il rispetto per le autorità civili e religiose di Tupelo, Mississippi – fosse lo snodo principale per un traffico d'organi sostenuto dai piani più alti della politica. La serie l'hanno fatta Chapman e Maclain Way, quelli di Wild Wild Country. Mannaggia a loro, e io che speravo che si buttassero subito su un sequel: Le più belle frasi di Osho ai convegni di Fratelli d'Italia…
La Palma (Norvegia, 2024) - dal 12/12/2024 su Netflix: potrei benissimo sottrarvi del prezioso tempo raccontandovi con dovizia di dettagli ironici la rava e la fava di questa miniserie catastrofica norvegese ambientata a San Miguel de La Palma, Canarie – e già qui i maccosa e i maccome un po' fioccano. Potrei sicuramente farvi il disservizio di dilungarmi sui protagonisti, un'anonima famigliola norvegese in vacanza natalizia al mare che arriva alla Canarie giusto in tempo per essere travolta da un'eruzione cataclismica. Potrei fare tranquillamente tutte queste cose amici, ma non serve. L'attrice protagonista di questa miniserie, infatti, è l'esimia Thea Sofie Loch Næss. LOCH NÆSS. La messa è finita, andate in pace.
Invisible (Spagna, 2024) - dal 13/12/2024 su Disney+: c'è un dodicenne spagnolo che già deve avere i suoi bei problemi di suo, visto che i genitori lo hanno chiamato Capi e lui sicuramente ce l'ha un compagno di classe nerd che sa cos'è un capibara. Oltretutto, poi gli capita anche un brutto incidente che lo lascia traumatizzato forte e con scarsa voglia di provare a ricordare quello che è successo. C'è uno psicologo infantile che aiuta il povero Capinera, ma lui ha ben altre gatte da pelare: non solo è tartassato da incubi pieni di mostri, ma ha scoperto di poter diventare invisibile proprio ora che l'adolescenza è l'ultimo dei suoi pensieri.
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DISNEY+
Tracker (Usa, 2024) - seconda stagione dall'11/12/2024
Nella vita, Colter Shaw fa il vero uomo che è in grado di sopravvivere a qualsiasi condizione avversa nella natura selvaggia, ma che se si trovasse a un aperitivo con gli amici mai visti prima della sua nuova ragazza ne uscirebbe un po' malconcio. Ma poi cosa, mai gliene potrà fregare di socializzare a uno che è il personaggio di un serie di libri scritti da Jeffery Deaver (Il collezionista d'ossa) e adesso è anche protagonista di un procedurale da battaglia in cui va in giro per gli USA a scovare gente scomparsa? Colter Shaw è tutto testosterone buono come il colesterolo che non uccide ed è troppo preso da lavoro, tanto che per fare una seconda stagione ci ha messo neanche otto mesi.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
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Anche qui Rebecca
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L’autrice di Pure insieme a Carell