Fuori le serie! 🛋️ #259 - Per il potere di Arrakis
Un tuffo di diecimila anni nel passato dell'universo narrativo di Dune e la settimana di streaming è servito, ma fossi in voi darei una possibilità sia a Interior Chinatown (Ronnie Chieng!) e a A Man on the Inside (Ted Danson!).
Escono
NOW
Dune: Prophecy (Usa, 2024) - dal 18/11/2024
Come direbbe il portavoce di una categoria umana poco raccomandabile – i settentrionali che imitano gli accenti da Bologna in giù: fammo di capisse. Aò. Altrimenti detta, non meniamo il can per l'aia cercando l'ago nel pagliaio: Prophecy sembra un compito in classe impeccabile, che interpreta in maniera perfettamente pedissequa la mitologia creata da Frank Herbert in Dune e ripresa dai suoi eredi in Sisterhood of Dune, prequel ambientato 10mila anni prima rispetto alla saga originale e su cui si basa questo adattamento, a sua volta antefatto ufficiale delle due trasposizioni cinematografiche firmate da Denis Villeneuve. Questo significa che sarà pesante, complesso, profondo e intenso. Ma intenso tipo lo sguardo di una suora centenaria che giudica i vostri ripetuti peccati di onanismo. Sarà la storia di come la sorellanza delle Bene Gesserit, uno dei poteri politici pilastro dell'universo narrativo di Dune, inizia la propria ascesa al potere sotto la guida delle ambiziose sorelle Harkonnen Valya e Tula, al grido di abbasso il patriarcato anche nelle serie di fantascienza.
DISNEY+
Interior Chinatown (Usa, 2024) - dal 19/11/2024
È tratta dall'omonimo romanzo di Charles Yu, satira travestita da noir e scritta come una sceneggiatura, che scioglie a colpi di acido gli stereotipi sulla rappresentazione degli asiatici sui quali il mondo dello spettacolo guadagna fior fior di paperdollari a scapito della gente quella in carne e ossa. Trasformare in serie tv quella roba lì, riuscendo a traslarne la meta-narrazione (anche) grafica e il sarcasmo sottile è una roba da incubo. Fortuna che ci ha pensato lo stesso autore del romanzo originale, coadiuvato alla regia da Taika Waititi (e dal Ben Sinclair di High Maintenance) e davanti alla macchina da presa da due dei migliori comici di stand-up in circolazione, Jimmy O. Yang e Ronny Chieng. Il primo interpreta Willis Wu, cameriere di un ristorante cinese che osserva da fuori la propria vita e si sente come i personaggi secondari in quelle serie tv che usano gli attori asiatici per riempire lo schermo (sullo sfondo) di inclusività e rappresentazione. Il secondo è il suo migliore amico e Mauro Repetto cinico menefreghista della situazione. La vita di Willis prende una svolta inaspettata quando assiste a un rapimento e viene cooptato dalla bellissima detective Lana Lee per infiltrarsi nella Chinatown di Los Angeles, scoprire tutto lo scopribile sulla squinzia sequestrata e magari risolvere anche il pluriennale mistero della scomparsa del fratello maggiore. Ci sono moltissimi pezzi in movimento – a volte pure troppi – in questa vasta riflessione parodica e satirica sul potere della narrazione, condita da tanta azione e tanta commedia. Non fatevi sopraffare.
NETFLIX
A Man on the Inside (Usa, 2024) - dal 21/11/2024
Era il 2020 quando la cineasta cilena Maite Alberdi ebbe la splendida idea di creare un po' di realtà. In El Agente Topo, un adorabile nonnino veniva spedito in una casa di riposo con il compito di indagare se gli ospiti venissero maltrattati o meno dal personale. Il risultato è squisito e devastante al tempo stesso. Le aspettative per questo remake di finzione creato da Michael Schur – quello che si è fatto le ossa su The Office e poi ha creato The Good Place, Parks and Recreation e Brooklyn Nine-Nine – e con protagonista Ted Danson sono, insomma, leggermente alte. Qui il vecchino recentemente vedovato Charles non sa che fare della propria vita. Fomentato dalla figlia Emily, accetta un lavoro da infiltrato in un lussuoso ospizio per scoprire chi ha rubato la preziosa collana di una delle sciure. El Agente Topo era bellissimo anche perché ambientato in una casa di riposo sbeccata e spaiata, non in un condominio di lusso con i tappeti nei corridoi e le rifiniture in legno massello di inizio 900. Senza quel tipo di lotta, rimane solo il gusto dell'escapismo di una vecchiaia privilegiata e piuttosto rara. Detto questo, si può essere molto divertenti anche lasciando un po' di amaro in bocca.
Escono anche
Adorazione (Italia, 2024) - dal 20/11/2024 su Netflix: in soldoni, è una serie di menate adolescenziali che si basa sull'omonimo romanzo di Alice Urciolo. Io personalmente non ho nulla contro le menate adolescenziali, ma è pur vero che quando diventano un genere narrativo sono una faccenda che fatica a espandersi oltre al suo pubblico di riferimento. La cornice è quella di un'estate a Sabaudia, con un gruppo di liceali o giù di lì che si fanno le menate. Ci sono Vanessa, la brava ragazza, ed Elena, la scapestrata, pronte a godersi l'estate insieme a Giorgio, cugino della prima fidanzato con Melissa seppur invaghito della seconda, il quale ha una sorella di nome Vera che è molto sbarazzina.
Tokyo Override (Thailandia/Giappone, 2024) - dal 21/11/2024 su Netflix: fra 100 anni Tokyo sarà una metropoli resa perfettamente funzionale e apparentemente intonsa dalla gestione ottimale di un'intelligenza artificiale. Un'hacker poco più che adolescente si ritrova coinvolta per sbaglio con una banda di centauri che fanno i fattorini fuorilegge. Con loro indaga sugli omicidi di un cartello della droga e scopre il lato oscuro e sinistro della bella facciata. Assomiglia ad Akira che incontra Death Stranding che fa comunella con Ghost in the Shell, ma in realtà è un rarissimo caso di anime thailandese.
900 giorni senza Anabel (Spagna, 2024) - dal 22/11/2024 su Netflix: le magiche parole che fanno scattare quel bel reflusso da chissenefrega, noi abbiamo Un giorno in pretura: docuserie true crime. È la storia di Anabel Segura, studentessa universitaria spagnola poco più che ventenne che nell'aprile del '93 uscì di casa, a Madrid, per andare a correre e venne sequestrata da tre pistola disperati, che la terranno in ostaggio per un sacco di tempo. L'ennesima conferma che il jogging è l'attività più infame del mondo. Non a caso ha ammazzato il signore che se l'è inventata.
The Helicopter Heist (Svezia, 2024) - dal 22/11/2024 su Netflix: l'ha diretta (in parte) Daniel Espinosa, l'eroe tragico che ha apposto il proprio nome sull'incidente in galleria Morbius, quindi dovrebbe esserci quantomeno un po' di sana ignoranza. È la storia vera e piena di tensione nordica della rapina perfetta, iniziata con il furto di un elicottero e proseguita con lo svuotamento in venti minuti netti di uno dei depositi di denaro più sicuri dell'intero Paese. La banda di pirati volanti, poi identificati in ex membri di una dismessa squadra d'élite della polizia serba, si è portata a casa svariati milioni di dollari senza nemmeno sparare un proiettile. Un gesto grandemente apprezzato dai cani della zona.
Cruel Intentions (Usa, 2024) - dal 21/11/2024 su Prime Video: non per essere impietosi con gli anni 90, che alla fine ci fanno sempre divertire. E nemmeno per fare paragoni ingiusti con gli anni 80, che comunque i loro bei problemi con la cocaina li hanno avuti. Ma nel giro di un decennio si è passati da Madonna a Britney Spears, bonanima. Da ammirare una delle più turgide interpretazioni della satrapa Glenn Close in Le relazioni pericolose a soffrire con la sue versione adolescenziale, Cruel Intentions. Se la parabola prosegue su questa traiettoria qui, questa nuova versione teenager incestuose delle macchinazioni libertine originariamente vergate da Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos saranno una bella montagna fumante di pattume irredimibile.
Usciranno*
NOW
Dostoevskij (Italia, 2024) - dal 27/11/2024
Era uscito in sala l'11 e il 17 luglio e ne avevamo parlato in lungo, in largo e con il giusto entusiasmo, stoicamente trattenuto solo dal fatto che è difficile fare davvero festa di fronte alla desolazione, anche se è raccontata e messa in scena molto molto bene. Ma molto molto, molto molto bene. Tanto che ti ci senti bello addentro a quella miseria, a quel grigio nebbioso disperato fra Tarkovskij e le macerie di Cinico TV private del grottesco, tra un luogo che non esiste e qualsiasi periferia cementata d'Italia. Era uscito in sala, questo Dostoevskij, perché è un film. Ma è anche un serie, dunque eccolo in streaming. Inutile farsi domande che non servono, altrimenti poi finiamo come l'Enzo Vitello interpretato dalle budella di Filippo Timi, sbirro spezzato che si rispecchia fin troppo nel ponderoso serial killer che dovrebbe scovare e catturare. Meno domande, dunque, e più parole direttamente dai registi e sceneggiatori, Damiano e Fabio D'Innocenzo: “Dostoevskij è la storia di un uomo, di un poliziotto, di un fantasma, di un inverno, di una figlia, di un amico, della fine di un amico, di un fiume, di un assassino, di un pesce luccicante, di una mano rotta, di una figlia abbandonata, di una colonscopia, di un caricabatterie, di un collega più stimato, di un orfano, di un orfanotrofio, di una gravidanza, di una figlia perduta, di un collega più giovane, di un occhio lavato in un lavandino, di una malattia... la battaglia decisiva tra tutti questi elementi nel mondo”.
Tornano
DISNEY+
Tell Me Lies (Usa, 2022) - seconda stagione dal 20/11/2024
Ci sono le serie che si fanno le menate con gli adolescenti, quelle che se le fanno con i trentenni e poi ci sono le serie che si fanno le menate in dolby surround multidimensionale, analessi e prolessi comprese nel prezzo. Che affare. Solo nella prima puntata di Tell Me Lies scopriamo che Lucy Albright, in passato, è stata costretta a cambiare college. Ora che è quasi trentenne piange la morte della coinquilina, venendo consolata dall'ex ragazzo Stephen DeMarco. Si percepisce che i due hanno avuto un passato complicato e che ai tempi dell'università si sono vicendevolmente fatti una badilata di menate. Non contenti, otto anni dopo aver consumato la loro versione del rapporto tossico tra giovanotti impreparati ed emotivamente in grado solo di farsi del male a vicenda, paiono intenzionati a ribadire un po' delle belle turbolenze di una volta.
Grey's Anatomy (Usa, 2005) – ventunesima stagione dal 21/11/2024
Che nel 2024 si debba ancora parlare di Grey's Anatomy è probabilmente il più grande sintomo di decadenza dell'impero occidentale. Esagerazioni a parte – si parla ancora di Sex and the City, sotto sotto non c'è speranza – Disney cavalca allegramente e giustamente sul pantano che è rimasto dei nostri cervelli e butta fuori anche la ventunesima stagione di Grey's Anatomy, la serie che non solo ha portato Shonda Rhimes nella stratosfera della nobiltà televisiva, ma è anche riuscita a estrarre tutto il sangue possibile da una rapa, quella dei drammi medicali, fra le più strizzate nella storia del piccolo schermo. Il trucco, come al solito in tutta la televisione che si rispetti e che viene ricordata dal grande pubblico, sta nella pletora di personaggi memorabili sguinzagliati fra i corridoi dell'ospedale e immersi in situazioni da soap opera che flirtano costantemente con la fantascienza antropologica.
9-1-1 (Usa, 2018) - ottava stagione dal 21/11/2024
È un procedurale creato da Ryan Murphy, che in pratica è come regalare a un grafomane patologico uno di quegli aggeggi con dentro l'intelligenza artificiale che tu parli e loro scrivono mentre tu batti a macchina un'altra sceneggiatura. E infatti Murphy ne ha fatto 100 e passa episodi di 'sta roba. 170 se aggiungi quelli dello spin-off texano Lone Star. Di più: 9-1-1 è un procedurale creato da Ryan Murphy che si spiega da solo fin dal titolo, raccontando le eroiche vite quotidiane degli operatori del primo soccorso di Los Angeles. Gente che risponde a chiamate d'emergenza che strappano il cuore e poi torna a casa dalla mamma affetta da demenza senile, o sergenti di polizia interpretate da Angela Bassett che staccano dal lavoro e poi hanno il marito che decide di confessare la propria omosessualità. Tragedie che si impilano su stress e angoscia, con toni melodrammatici e apocalittici perfetti per rilassarsi dopo una stressante giornata in ufficio. La specialità di Ryan Murphy (American Horror Story, Monsters).
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
Onda coreana della settimana: Il diario della mia libertà
Il pilota VPN della settimana: The Creep Tapes
La serie della settimana: The Penguin
Una e basta
Qualcosa in più
Supernatural Duffer(s)
Fuori le serie! la settimana prossima è in pausa (da cui l’asterisco che abbiamo aggiunto alla sezione Usciranno, non potevamo non anticiparvi l’uscita di Dostoevskij!): ci vediamo con il prossimo numero tra due settimane, il 6 dicembre. Buone visioni!