Se non state morendo dal caldo, sicuramente morirete dalla voglia di vedere una versione americana del Decameron. Meno male che esce anche, se non soprattutto, la versione serie tv di I banditi del tempo.
Escono
APPLE TV+
Time Bandits (Usa/Gb/Nuova Zelanda/Canada, 2024) - dal 24/07/2024
Fermi tutti. Devo dire una cosa controversa. Innanzitutto perché Taika Waititi e Jemaine Clement non sono un gruppo comico – l'altro dei Flight of the Conchords si chiama Bret McKenzie e vince Oscar
– ma solo due neozelandesi che presumibilmente si vogliono bene e ogni tanto lavorano insieme. Però loro due, messi insieme, tra What We Do in the Shadows e Our Flag Means Death sono un po' gli eredi spirituali dei Monty Python. Chiamatela blasfemia o quel che volete, ma intanto Terry Gilliam si è affidato a loro (in qualità di produttore) per prendere il suo classico della commedia fantasy I banditi del tempo (1981) e trasformarlo in una serie tv funzionante. Waititi e Clement hanno borbottato qualcosa in neozelandese e poi hanno scritto e realizzato una serie – ritagliandosi anche dei ruoli, rispettivamente l'Essere supremo e il Male – che promette di essere fra le più divertenti e adorabili dell'anno. La storia è sempre quella dell'undicenne Kevin, la cui viscerale passione per la storia è inversamente proporzionale al grado di popolarità che ha fra i coetanei. Quando Kevin scopre che nel suo armadio c'è un varco che gli permette di viaggiare nello spazio e nel tempo, non ci pensa più di tanto e lo attraversa. Fortuna (più o meno) che incontra Penelope (Lisa Kudrow) e la sua sgangherata banda di banditi del tempo, che possiedono una mappa spaziotemporale fondamentale per il destino dell'universo.
NETFLIX
The Decameron (Usa, 2024) - dal 25/07/2024
FERMI TUTTI. Gli statunitensi hanno messo le mani sulla cultura nostra quella più preziosa, quella il cui autore è morto da secoli e dunque ci sentiamo liberi di parlare per lui; noialtri lì per lì ci siamo anche inalberati perché siamo correttamente patriottici, poi però gli americani hanno tirato fuori la valigetta di contanti promettendo di girare la serie a Cinecittà. Vuoi mettere l'indotto, i bar del quartiere, le maestranze che possono permettersi di portare le famiglie a Fregene, le mazzette che girano? Pronti per il Boccaccio USA, dunque, con una versione del Decamerone che con l'originale c'entra poco o nulla. Rimane l'anima della cornice – giovani altolocati fuggono in campagna per allontanarsi dalla peste nera che ha contagiato Firenze, e le storie invece di raccontarsele se le fanno – ma per il resto The Decameron si ispira decisamente di più a The White Lotus che ai vertici della letteratura europea trecentesca. Nel senso che intreccia storie di gente privilegiata che impone le proprie menate e il proprio distacco della realtà a tutti quelli che hanno attorno. Il tutto servito da un cast corale tendente al comico e graziato dalla ragguardevole presenza di Saoirse-Monica Jackson (Derry Girls) nei panni di una servitrice violentemente passivo-aggressiva, e di quel matto geniale di Tony Hale (Arrested Development, Veep) in quelli del governante della villa.
Esce anche
NETFLIX
Jimenshi - I maghi della truffa (Giappone, 2024) - dal 25/07/2024: io lo so che alla soglia di un agosto che promette di essere torrido come il commercialista del commercialista di Nic Cage, voi non chiedevate altro che una serie in live action che racconta le sensazionali avventure burocratiche di un gruppo di malfattori che decide di scardinare il mercato immobiliare di Tokyo per realizzare la truffa più eccitante che la storia del catasto ricordi. Fotocopie su fotocopie, graffette che volano, missioni secondarie in fila in posta, fax che squillano, periti che peritano, geometri che geometrano e consulenti legali dalle parcelle esose. La sentite la pelle che vi si accappona per l'eccesso di adrenalina?
Tornano
NETFLIX
Kleo (Germania, 2022) - seconda stagione dal 25/07/2024
Kleo non è male. Un po' perché c'è di mezzo la Stasi, e se avete prestato attenzione alla seconda metà del Novecento ben sapete che non si rifiuta mai un invito della Stasi – e non venitemi a dire che non esiste più, tanto non ci credo; e un po' perché c'è una protagonista che si chiama come il titolo della serie, e l'idea che sia tutto un omaggio ad Agnès Varda (in versione tedesca e con le spie) un po' fomenta.
La trama fa più o meno così: nel 1987, la turbospia Kleo porta a compimento l'ennesima ammazzatina commissionata dalla Stasi, solo che stavolta, a sorpresa, viene tradita dai servizi segreti (e pure dal nonno), viene arrestata e tenuta in carcere per due anni fino alla caduta del muro. Una volta uscita di prigione, Kloe c'ha giustamente il cristo girato ed è carica come una mina all'idea di stanare i personaggi che l'hanno turlupinata. Solo che il complotto contro di lei appare fin da subito più complesso di quanto ci si potesse immaginare. C'è di mezzo anche un MacGuffin a forma di valigia rossa che porta Kleo a trottolare in giro per il mondo seguita da vicino dallo sbirro berlinese Sven, che sta alle calcagna dell'ex spia sin dal suo rilascio convinto ci siano belle speranza di carriera a risolvere il mistero che ammanta la letale giovane donna.
Elite (Spagna, 2018) - ottava stagione dal 26/07/2024
È L'ULTIMA STAGIONE DI ELITE, PER DIO, SGOZZATE IL VITELLO GRASSO (scusate gli urli, è il caldo). Però è vero. Ed è il secondo giorno più bello della storia della tv dopo quello in cui è andata in onda l'ultima puntata de La casa di carta. Iperboli a parte, Elite conclude finalmente la sua stanca corsa di serie per maranza, che partiva con una premessa solleticante – palazzinaro corrotto edifica scuola per poveri con la sabbia e poi garantisce borse di studio per un liceo da mazinga a tre degli studenti indigenti a cui è caduto l'edificio in testa – e presto rivelava la sua vera natura di teen drama selvaggiamente fuori dai gangheri e sopra le righe. Era la partenza di un viaggio folle e irreale in un universo parallelo dell'intrattenimento in cui la grammatica della soap opera regna sovrana su ogni altro genere e tutto è permesso, ma comunque si parla di problemi reali e dunque guai a non prendersi terribilmente sul serio sempre e comunque. Per dire: la quarta stagione, dopo la terza passata a fare Le regole del delitto perfetto solo che erano tutti minorenni, se la giocava con l'arrivo di un nuovo preside che deve riassestare le fondamenta del liceo. Con grande verosimiglianza, il nuovo preside si portava appresso i suoi tre figli Ari, Mencía e Patrick che, guarda caso, erano tutti in età da liceo e di conseguenza arrivavano a scompigliare le carte ai veterani della serie. Comodo. La quinta, invece, si apriva con una ragazza francese che accusava pubblicamente di stupro uno dei protagonisti. Ma non urlando in mensa. Tipo proprio preparandosi un video ad hoc e mandandolo in onda sul megaschermo di un locale notturno. Alé.
Da (meno) 5 scatolette di pelati a (più) 5 avocado, un voto a settimana per una serie presentata in questa newsletter (in questo numero o in passato).
The Boys (Prime Video) 🥑🥑🥑
Tre avocados un po' stanchi della vita e sicuramente affannati da tutta questa calura alla quarta stagione di The Boys, che se me lo chiedete continua a essere una delle serie più sul pezzo in circolazione nonostante in quest'annata abbia mostrato un po' di spossatezza. Succede che la questione è agli sgoccioli ormai già da un po' e dunque bisogna cincischiare: Donald Trump con i superpoteri ha mollato gli ormeggi e non nasconde più di voler assurgere a divinità e diventare il boss impunito di una dittatura in cui le persone senza poteri vengano giudicate dalla selezione naturale. Per farlo bisogna ammazzare il presidente eletto e il 6 gennaio sembra una data buona per mettere in pratica il piano, occhiolino occhiolino. I Boys che gli remano contro – tecnicamente ancora al soldo della CIA – annaspano tra problemi personali, cancri al cervello e menate un po' forzate che servono, per l'appunto, a ciurlare nel manico. Tutta la parte centrale della stagione gira a vuoto e arriva a tanto così da farti gridare al tempo perso. Poi il finale raddrizza qualcosa, apparecchiando un desco abbastanza oscuro in vista della quinta e ultima stagione.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
Il pilota della settimana: Red Swarf
Un nuovo vampiro
Ci sarà lui
Anche Katherine
Tutti insieme
Cidade de Deus versione serie
La prima tedesca
Tutte cancellate
Ho cominciato a guardare il Decameron. I pregi sono: attori britannici bravi e i domestici trattati come personaggi e non ombre. I difetti un po' tutto il resto.