Fuori le serie! 🛋️ #240 - Mamma li draghi!
Fuori le serie! 🛋️ #240 - Mamma li draghi!
Settimana di serie in cui il mondo dello streaming ha accettato la propria impotenza di fronte all'arrogante uscita della seconda stagione di House of the Dragon, sgombrando il campo per far posto ai Targaryen e ai loro nomi di battesimo tutti uguali e tutti impronunciabili.
Esce
NETFLIX
Gangs of Galicia (Spagna, 2024) - dal 21/06/2024
In un mondo perfetto e utopico, ogni serie spagnola in uscita dovrebbe poter essere liquidata in poche righe: prova a fare La casa di carta caricando di melodramma ogni registro narrativo, ce la fa perché è la cosa più banale del mondo, la tristezza trionfa. Vorrei poter dire la stessa cosa di Gangs of Galicia, che oltretutto ha avuto lo scriteriato ardire di scegliersi un titolo che richiama un film di Scorsese; questa serie qui, però, è creata e sceneggiata da Jorge Guerricaechevarría. Il quale, oltre a essere stato battezzato con un nome davvero ragguardevole, nella vita è stato l'autore di copioni notevoli come quelli di Cella 211 (recuperatelo se vi manca e le risse in prigione non saranno mai più le stesse), Il giorno della bestia e Oxford Murders. Dunque ci fidiamo di lui, anche se ci vuole raccontare la storia di una giovane avvocata di talento che molla il suo studio legale, uno dei più lussuosi di Madrid, per tornare in Galizia, nella remota Cambados, dove si mette in testa di regolare alcuni conti con il passato che riguardano anche Daniel, capo ad interim (finché il babbo non viene scarcerato) del Clan de los Padin, famigerata gang di narcotrafficanti.
Esce anche
Rising Impact (Giappone, 2024) - dal 22/06/2024 su Netflix: non per essere un barbagianni nostalgico – anche perché questo anime è tratto da un manga omonimo vecchio di più di vent'anni – ma io la mia quota “Cartoni animati giapponesi che inspiegabilmente parlano di golf” l'ho già esaurita da qualche parte nel 1988. Tutti in campo con Lotti non si può superare, sia per la clamorosa sigla che fa subito campo estivo della parrocchia, sia perché nell'adattamento italiano il direttore del golf club che lancia Lotti si chiama GERVASO. Rising Impact è Lotti, ma con un protagonista che non è nemmeno orfano di padre, né vittima di lavoro minorile. Anzi. Finisce a studiare in una prestigiosa accademia di Tokyo, il signorino.
Tornano
NOW
House of the Dragon (Usa, 2022) - seconda stagione dal 17/06/2024
La storia è semplice: George R. R. Martin aveva un altro libro pronto da dare in pasto a HBO – il noiosissimo elenco di nomi e località e famiglie e draghi e battaglie pubblicato in Italia come Fuoco e sangue – la quale, HBO, vi ci si è buttata (sul libro prequel) senza pensarci troppo, affidandone la cura a Ryan Condal (Hercules e Rampage, attenzione) e al buon Miguel Sapochnik (tagliato per la seconda stagione), già regista di 6 fra i più amati episodi di Game of Thrones (La battaglia dei bastardi e La lunga notte su tutti). Si tratta di una cronistoria che racconta i primi momenti del declino della potentissima casata Targaryen, quella dei draghi per l'appunto; declino che porterà a una sanguinosa guerra intestina, che a sua volta sancirà la quasi estinzione dell'intera schiatta e questo, bambini, è il motivo per cui non è consigliabile indulgere in rapporti incestuosi. Dice: ma se non mi importa di Game of Thrones, cosa deve importarmi di House of the Dragon? Giusto. Solo che in House of the Dragon recita gente VERAMENTE brava; praticamente hanno convocato tutti i migliori attori inglesi che non sono apparsi nella saga di Harry Potter – a parte Rhys Ifans, che val bene un'eccezione. Ci sono Paddy Considine (che sembra tanto il nuovo Ned Stark), Matt Smith (che sembra tanto il nuovo Joffrey Baratheon), Eve Best, Sonoya Mizuno, Olivia Cooke e i veteranissimi David Horovitch e Bill Paterson. Però eh, si metta a verbale che poi la storia alla fine è sempre quella: fantasy medievale HBO, svariate tette, incesti, scene crude (c'è un misterioso bucaniere che dà le sue vittime in pasto ai granchi), molti muretti a secco ottimamente costruiti e un sacco di discorsi politici, doppigiochi, tradimenti, frizzi e lazzi, ricchi premi e cotillon.
NETFLIX
Kota Factory (India, 2019) - terza stagione dal 20/06/2024
Canonica dramedy – in realtà anche piuttosto posata per essere una serie indiana – con una storia produttiva piuttosto ellittica e interessante. Nasce come serie su YouTube con lo specifico intento (confermato dallo showrunner Saurabh Khanna) di aiutare la pro loco di Kota – terza città più grande dello stato federato del Rajasthan, 1 milione di abitanti, clima semi-arido – a modificare i celeberrimi stereotipi che circondano gli esami di ammissione all'ambito Indian Institute of Technology. Potete ben capire quanto possa fregarcene, a noi non kotesi, dei celeberrimi stereotipi sugli esami di ammissione all'ambito Indian Institute of Technology. Eppure la storia del campagnolo sedicenne Vaibhav, che dalla piccola (per gli standard del sub-continente) cittadina rurale di Itarsi si trasferisce nella grande metropoli per studiare come un matto e guadagnarsi una vita migliore, ha smosso talmente tante onde indiane da meritarsi l'invito di Netflix a realizzare una seconda stagione (risalente al 2021) e, tre anni più tardi fate pure con calma che tanto noi stiamo qui per aspettare voi, anche una terza.
The Victims’ Game (Taiwan, 2020) - seconda stagione dal 21/06/2024
Cinque paesi, a parte gli Stati Uniti, in cui la pallacanestro è lo sport nazionale: Lituania, Estonia e Serbia, perché ora esistono macchinari per zappare la terra e raccogliere i frutti dagli alberi, dunque tutti quei cristoni grandi, grossi e forti che nascono in quei posti si sono dovuti trovare qualcos'altro da fare; le Filippine, perché i filippini non hanno paura di niente, nemmeno delle battute sulle persone basse; e a Taiwan, un paese bellissimo e fragilissimo che sente talmente tanto il bisogno di essere amico degli USA – giusto per ritardare di un altro po' l'invasione cinese – da essersi fatto piacere non solo il basket, ma anche i thriller polizieschi in cui il protagonista è uno scienziato forense affetto da sindrome di Asperger. Nella prima stagione, l'inflessibile genio delle autopsie Fang Yi-jen, con l'aiuto della giornalista investigativa senza scrupoli Hsu Hai-yin, indaga sul coinvolgimento della figlia – con cui ha interrotto da tempo i rapporti – in un misterioso caso di omicidio.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
La serie della settimana: Prisma
Addio Kevin
La serie che non esiste
Il dottore e il serial killer