Fuori le serie! 🛋️ #224 - La seconda newsletter più polemica della galassia
La prima non ve la diciamo, ma è sicuramente quella che parlerà male a priori di Il secondo miglior ospedale della galassia, una serie animata che fa uso di schwa. Esce anche il reboot live action di Avatar - La leggenda di Aang, che di certo non potrà far inviperire più gente rispetto a quanto fatto da Shyamalan con L'ultimo dominatore dell'aria. Si spera per loro, più che altro.
Escono
APPLE TV+
Constellation (Francia/Gb/Usa, 2024) - dal 21/02/2024
Dice, per seconda la gente competente che analizza il mercato della tv e per primo il buonsenso, che forse è il caso di non abituarsi troppo a queste lussuose serie prodotte da Apple TV+ in perdita – ma perdita forte, a livelli da Corsari – perché è un modello economico talmente insostenibile che non esistono paesi abbastanza poveri in cui spostare la propria manodopera per abbattere i costi e risparmiare 100 milioni di dollari per il budget di una serie che verrà candidata all'Emmy come miglior catering e porterà 27 nuovi abbonati al servizio di streaming. Per il momento, però, godiamoci in tv un'altra serie fantascientifica che, visivamente, non sfigurerebbe su un grande schermo e che, statisticamente, fra massimo sette mesi e mezzo tutti si saranno dimenticati, sommersi da cinquanta altre nuove uscite imperdibili. Qui Noomi Rapace è la mamma astronauta Jo, la cui missione di routine a bordo della Stazione Spaziale Internazionale si trasforma inaspettatamente in un disastro dal quale lei si salva per il rotto della cuffia. Una volta tornata sulla Terra, Jo comincia a notare cose bizzarre; tipo che in casa ha un pianoforte, ma lei non sa suonare il pianoforte. O meglio, nella vita precedente al disastro spaziale non sapeva suonare il pianoforte. Ora, a quanto pare, ha la mano destra di Bach, la sinistra di Chopin e forse anche la coprolalia di Mozart. Anche l'amata figliola la guarda strano e le dice che c'è qualcosa di puzzolente in tutta la faccenda. Che ci sia di mezzo una cospirazione segreta? Che Jo sia vittima di qualche insolito danno psichiatrico come conseguenza della missione fallita? Che qualcuno si sia ricicciato l'idea di Awake? Che ne so. So solo che c'è Mike di Breaking Bad e Better Call Saul con gli occhialini e il camice da scienziato e per me va bene così.
NETFLIX
Avatar - La leggenda di Aang (Usa, 2024) - dal 22/02/2024
Quei pistoleri di statunitensi sostengono, supportati da un buon po' di altra gente, che Avatar - La leggenda di Aang – il cartone – sia roba di gran culto, grande esempio di animazione ué ué ultra top che unisce tecnica impeccabile, intrattenimento, buona scrittura, avvolgente ricostruzione di un mondo fantasy e bei messaggi. Una roba di un culto tale, che quando Shyamalan l'ha trasposta in live action al cinema con sontuosa insipienza, per poco non ha rischiato il linciaggio. Ci sono tentativi di colpo di stato che hanno fatto indignare molte meno persone rispetto all'uscita di L'ultimo dominatore dell'aria. Non la menerò più tanto: secondo me Avatar è un cartone piuttosto ganzo se hai fra i 13 e i 17 anni, ma non è roba per cui valga la pena insorgere contro chi non ne rispetti accuratamente la filologia. Ringalluzziti dai successi di One Piece e Yu degli spettri, gli amici di Netflix proseguono con i loro adattamenti live action di cartoni animati i cui appassionati storici oggi dovrebbero essere sulla trentina e vorrebbero un modo per riguardare la loro cosa preferita senza sembrare troppo matti. Quello di Aang è un mondo perennemente in guerra, composto di tante nazioni quanti sono gli elementi classicamente associati alla natura – acqua, terra, fuoco e aria, comunque meno dei cinque samurai e dei villaggi di Naruto. In ognuna di esse c'è gente che sa dominare i suddetti elementi. Sentendosi più giusti e più forti degli altri, i buzzurri del Paese del Fuoco fanno brutto in giro per il mondo e l'unico che può fermarli è il dodicenne Aang, dominatore dell'Aria rimasto ibernato per un centinaio d'anni appena dopo aver scoperto di essere l'Avatar, ovvero il tizio in grado di dominare tutti gli elementi insieme e, conseguentemente, di portare l'equilibrio nel mondo. Tutto bene per il rifacimento in live action, ci mancherebbe, tante care cose; l'unica faccenda che stona è che i due creatori originari della serie animata, Michael Dante DiMartino e Bryan Konietzko, erano in sella anche al progetto del reboot ma se ne sono andati sbattendo la porta prima ancora dell'inizio delle riprese per una serie di dissidi con la produzione. Non un gran segno.
PRIME VIDEO
Il secondo miglior ospedale della galassia (Usa, 2024) - dal 23/02/2024
Di questa serie forse ne sentirete parlare perché, se la prossima dovesse essere una settimana con penuria di notizie davvero importanti, qualcuno di benpensante e tonitruante ci farà su un titolo, un approfondimento, un bordello o tutte e tre le cose insieme. Questo perché Il secondo miglior ospedale della galassia è una serie orgogliosamente woke. Apriti cielo! Un cartone animato ambientato nel 14002 in cui alcuni dei personaggi sono persone trans non binarie e dunque, per rispetto nei confronti della loro identità, gli adattatori italiani hanno deciso di utilizzare la schwa (ǝ nella forma singolare, ɜ nella forma plurale). Non contenti, questi malviventi del pensiero che si battono per il crimine dell'inclusività hanno ben pensato di massimizzare l'esperienza del pubblico aggiungendo dei sottotitoli "rafforzativi" in corrispondenza delle battute di dialogo che contengono il tanto temuto simbolino che sta per distruggere il cervello dei giovani con la sifilide del progressismo, oltre a stuprare la bellissima lingua italiana, come se schedulare un briefing e farsi ricontattare ASAP non fosse già abbastanza. Per il resto, Il secondo miglior bla bla sembra il figliolo educato di Rick and Morty che fa la parodia ai drammi medicali. Le protagoniste sono le migliori amiche Sleech e Klak, chirurghe aliene rose dall'ansia e celebri in quasi tutta la galassia, alle prese con quante più umoristiche allegorie possibili sulla società e sul mondo odierni.
Escono anche
Il mondiale di Messi: l'apice di una leggenda (Francia/Argentina/Qatar/Usa, 2024) - dal 21/02/2024 su Apple TV+: è un'altra docuserie su Lionel Messi, che esce a poco più di un mese di distanza da quella precedente e con cui io, personalmente, non vorrei avere niente a che fare. “Sì vabbè ma qui è diverso, parlano della vittoria ai mondiali, dei soprannomi dei calciatori, di un sogno che finalmente si avvera, di un paese che si unisce”. No. Gli argentini sono drogati talmente tanto, dopo la Coppa del mondo, da eleggere un tizio che parla con il cane morto e poi lo fa clonare e dà a quelle altre creature qui i nomi dei suoi economisti preferiti. Farò la mia parte per evitare che una cosa del genere succeda di nuovo e non guarderò questa docuserie.
Harlan Coben's The Five (Gb, 2016) - dal 22/02/2024 su Serially: voi pensavate che l'incubo delle serie tv scaturite dalla torbida e grafomane mente di Harlan Coben fosse circoscritto a Netflix e dintorni. Sbagliato. Prima di sottoscrivere con il gigante dello streaming l'accordo più tossico di sempre che garantisce agli spettatori almeno una serie tratta da Harlan Coben per ogni trimestre fiscale, Harlan Coben si faceva le ossa per i fatti propri scrivendo i soliti thriller con mistero che, come il cibo dei fast food, funzionano alla perfezione sul momento, ma poi il tuo corpo ti fa notare che non hai più l'età per certe stronzate.
Poacher (India, 2024) - dal 23/02/2024 su Prime Video: miniserie indiana – più precisamente scritta e recitata in lingua malayalam, quella utilizzata a sud-ovest nello stato del Kerala – che parla di brutta gente che dà la caccia di frodo agli elefanti e di bella gente che si impegna per metterla in quel posto ai maledetti bracconieri e agli ufficiali pubblici conniventi che insabbiano le loro scie e li lasciano agire indisturbati. Non sono mai stato così fomentato come adesso per un gruppo di operatori di ONG e di volontari che con il superpotere dell'indignazione cercano di salvare la vita ai simpatici pachidermi.
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DISNEY+
Star Wars: The Bad Batch (Usa, 2021) - terza stagione dal 24/02/2024
Sempre più padrone dell'intero carrozzone Star Wars, il buon Dave Filoni non si scorda delle vecchie passioni e continua a coltivare il suo passatempo di satrapo dell'animazione targata Guerre stellari. The Bad Batch, che si traduce letteralmente come “il lotto avariato”, è un sequel diretto di The Clone Wars, che a sua volta portava la firma di Filoni con indosso la maschera in lattice – quelle di Mission: Impossible – del faccione di George Lucas. The Bad Batch recupera un gruppo di personaggi centrali nell'ultima stagione della serie precedente, una banda di cloni potenziati da mutazioni genetiche che si fa chiamare Clone Force 99 e che scorrazza in giro per la galassia alla ricerca delle missioni più pericolose e avventurose possibili. Buona notizia: si fa guardare anche se non siete propriamente degli storici laureati all'università di Star Wars.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)