Fuori le serie! 🛋️ #219 - E insomma esce Echo. Echo. Echo. Echo.
Si conclude un'altra settimana di nuove serie in streaming e a quanto pare è arrivato il momento per una piccola rivincita della Marvel, che dopo aver esaurito i sacchi della spazzatura esce con Echo e tenta di ridarsi un tono. Lo stesso tono che Peter Capaldi riesce a tenere alto persino nei peggiori momenti di flatulenza e con il quale tenta di mantenere a galla il poliziesco Criminal Record.
Escono
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Criminal Record (Gb, 2024) - dal 10/01/2024
Vi svelo un segreto che è quasi un superpotere, ma non abusatene troppo. Esistono tre indicatori infallibili per individuare un critico o presunto tale che non ha nulla da dire su una serie o su un film. Se ne leggete uno su tre, fate correre: potrebbe essere che il recensore quella mattina c'avesse il gatto con la cistite e comunque per cinque euro lordi a pezzo lasciamo anche perdere. Se ne leggete due su tre, sciambola: avete fra le mani un cialtrone che non ne ha proprio voglia. Per non parlare dell'ultima volta che sono stati usati tutti e tre insieme: Benigni ha vinto l'Oscar e il cinema non è mai più stato lo stesso. La trimurti di categorie (a)critiche da cui tenersi alla larga sono: bella la fotografia, bravi gli attori, ottimo il ritmo. Ho sentito tremare la tastiera solo a scriverlo. Detto questo, dovete anche sapere che effettivamente esistono dei prodotti audiovisivi che sembrano davvero stare in piedi solo perché hanno un'immagine patinata, degli interpreti eccezionali e un montatore che sa fare il suo mestiere. È vita intensa, felicità a momenti quando ti trovi davanti a una faccenda del genere. E di solito si tratta di quei prodotti che pertengono a generi così codificati – il dramma medicale, il poliziesco procedurale, il thriller psicologico, la commedia romantica – che, se messi in mano a gente a cui manca anche solo un centimetro per essere geniale, escono fuori banali, mediocri o al massimo ok. Criminal Record è ok. È la storia di due detective brillanti ognuno a modo loro, una giovane entusiasta all'inizio della carriera e un vecchio arnese navigato e scafato – ben ammanicato e deciso a proteggere i propri privilegi – che vengono trascinati da una telefonata anonima in una lotta contro il tempo e contro il sistema per cercare di porre rimedio a un marchiano errore giudiziario. Criminal Record ha due protagonisti fuori scala, Cush Jumbo e Peter Capaldi, ha una pletora di belle inquadrature tra il pettinato e il saturo, ha i grandi temi della discriminazione razziale sistemica, del fallimento delle istituzioni e della ricerca di un terreno comune in una Gran Bretagna sempre più polarizzata. Le manca solo di essere memorabile, ma per quello ci vorrebbe almeno un'idea non già vista innumerevoli altre volte. Detto questo, bravi tutti. Ritmo quasi serrato.
DISNEY+
Echo (Usa, 2024) - dal 10/01/2024
Sono in procinto di fare una cosa particolarmente scabrosa: starei per consigliare una miniserie Marvel. Lo so che non si fa, che la vita è una sola e che non avete la minima voglia di dedicarla a un universo cinetelevisivo la cui esagerata estensione è indirettamente proporzionale alla qualità dei prodotti che propone. Ma Echo è un pochino diversa. Innanzitutto non serve aver visto la rava e la fava dai tempi di Iron Man per capirci qualcosa: non solo i tizi Marvel sembrano aver intuito che quella è una strategia controproducente, ma oltretutto – e per di più con discreto garbo narrativo – passano la prima parte dell'episodio pilota a rivisitare, con economia di spiegoni e sfruttando altri punti di vista rispetto a quelli già battuti, le poche premesse necessarie a introdurre il personaggio di Maya Lopez in futuro detta Echo, che appariva nella miniserie natalizia di Occhio di Falco ed effettivamente c'aveva una cazzimma che gli altri personaggi secondari un po' gliela invidiavano. Una letale sicaria della mala newyorchese, sordomuta dalla nascita, di origine native americane e imbattibile nonostante una protesi al posto della gamba destra, terribile ricordo dell'incidente d'auto che, quand'era bambina, uccise l'adorata madre. Dopo aver scoperto, grazie a Occhio di Falco, che a pilotare l'esecuzione del padre malavitoso fu proprio Kingpin, il più grosso boss della criminalità di New York nonché suo zio putativo, Maya lascia che la vena le si chiuda, spara in faccia al mammasantissima e progetta la sua prossima mossa. Dopo cinque mesi passati a schivare – più o meno – i proiettili degli uomini di Kingpin, che non hanno preso bene la presunta scomparsa del capo, Maya decide di tornare nel natio Oklahoma per cominciare la sua scalata al potere dal basso, dai centri di smistamento di cose losche che Kingpin gestisce ai margini del suo impero. Il re è morto, è il momento di un regina; dice lei. Guarda che non sono mica tanto sicura che il re sia morto per davvero, risponde la miniserie. Se il vostro linguaggio d'intrattenimento ideale è il genere gangster ingobbito e serio con parecchia azione, questa è la vostra serie (anche se è Marvel). Di mezzo, a rendere ancora più speziate le tribolazioni di Maya, trovate anche faccende che riguardano l'eredità ancestrale della sua famiglia e della nazione indigena Choctaw.
NETFLIX
Ragazzo divora universo (Australia, 2024) - dall'11/10/2024
La miniserie perfetta per grandi e adolescenti. Per i grandi: è una storia di formazione autobiografica ma con le pinze, tratta dall'omonimo romanzo del 2018 dell'australiano Trent Dalton e adattata per il piccolo schermo da John Collee, il genio del male che ha sceneggiato sia Master and Commander (mamma mia che immensità ingiustamente maltrattata) sia Happy Feet, film d'animazione con i pinguini che ballano diretto, co-sceneggiato e fortemente voluto, ricordiamolo sempre, da mastro George Miller, ovvero quello di Mad Max. Pinguini danzerini e anarchia desertica post-nucleare che siedono allo stesso desco, non ci vedo niente di sbagliato. Per gli adolescenti: provate a lamentarvi ancora che papà non vi ha dato le trecento euro per pigliarvi il sesto paio di Jordan dopo aver visto la bambagia al contrario in cui è cresciuto Dalton – all'inizio degli anni 90, peraltro, mica a metà dell'800. L'alter ego dodicenne dello scrittore, infatti, si chiama Eli Bell e sogna di fare il giornalista, ma vive a Brisbane in una squanfida periferia dove il malaffare, quello scemo e tossico, regna sovrano. Il padre biologico non risponde all'appello da tempo, la madre si droga e il patrigno spaccia. E poi dicono che il romanticismo non esiste più. August, il fratello maggiore, è un genio, ma ha deciso di non parlare e comunica solo scrivendo frasi sibilline per aria. Un giorno, dietro l'anta di un armadio di casa Eli e August trovano un misterioso ripostiglio. Dentro c'è uno sgabello sopra cui poggia uno strano telefono rosso, che proprio in quel momento squilla e catapulta Eli in un'avventura rischiosa per tentare di salvare la madre, incastrata in brutte faccende che riguardano il più pericoloso narcotrafficante della città.
Escono anche
Welcome to Wrexham (Usa, 2022) - dal 10/01/2024 su Disney+: è una docuserie in diretta differita sulle avventure in terra gallese del canadese Ryan Reynolds e dello statunitense Rob McElhenney, che durante la pandemia si annoiavano e allora hanno deciso di comprare il club di calcio più antico del Regno Unito per tentare di farlo tornare nelle serie che contano e nel frattempo produrre dei contenuti correlati per fatturare come il drago che c'è sulla bandiera del Galles. È: divertente, scema e piena della retorica hollywoodiana che Ted Lasso ha portato anche nel calcio.
Champion (Gb, 2023) - dall'11/10/2024 su Netflix: ne avevamo parlato già lo scorso luglio qui, su questo link che appoggeremo da qualche parte, e ne avevamo parlato molto bene, perché Champion sarà pure una serie musicale (ahia), scombiccherata (ahiahia) ed enfatica, ma è anche una tragedia greca in forma di melodramma domestico che racconta con personalità una sfida tra fratelli rappusi sul complicato e sfaccettato sfondo sociale di una famiglia giamaicana-inglese di South London.
Killer Soup (India, 2024) - dall'11/10/2024 su Netflix: Swati Shetty ha visto troppe puntate di Masterchef India, si è convinta di saper cucinare perché ha imparato come si trita uno scalogno e adesso è un'aspirante personal chef ricca di ambizione e del tutto priva di talento. Per non farsi mancare niente, decide anche di organizzare la definitiva sostituzione del marito Prabhakar con l'amante Umesh, entrambi interpretati da Manoj Bajpayee che sarebbe tipo uno dei più celebri e osannati attori indiani viventi.
Fuorilegge. Veneto a mano armata (Italia, 2024) - dal 13/10/2024 su NOW: con la Lombardia, il Piemonte, la Calabria, la Sicilia e persino con la Val d'Aosta non ci sarebbe stato il problema dell'ambiguità. Fuorilegge. Molise a mano armata. Non c'è dubbio che questa ipotetica mini docuserie parli della regione Molise e non di un molisano. Quando leggo Fuorilegge. Veneto a mano armata, la prima cosa che mi viene in mente non è un documentario sulla mala del Brenta. Mi viene in mente una versione di Non è un paese per vecchi ambientata nelle campagne del rodigino in cui un Bepi con il mullet e la salopette va in giro bestemmiando e ammazzando la gente con lo sparavacche ad aria compressa.
Tornano
RAIPLAY
Doc - Nelle tue mani (Italia, 2020) - terza stagione dall'11/01/2024
Il George Clooney piemontese Luca Argentero ammicca con cattolico rispetto nei panni del turbo fascinoso – ma anche brillante, affermato e arrogante – primario di medicina interna del Policlinico ambrosiano di Milano. La sua tracotanza, però, gli costa una pallottola in testa e la perdita totale degli ultimi 12 anni di memoria. Dopo aver passato la prima stagione a rispolverare i ferri del mestiere e la seconda a raccogliere i cocci del Covid cercando di riottenere il proprio ruolo di primario, Argentero si tiene stretto strettissimo quest'ennesimo dramma medicale che non propone assolutamente nulla di nuovo – e prima c'è il rapporto medico-paziente, e poi ci sono le tresche fra dottori, e mettici pure le tensioni con l'amministrazione, e perché non anche un collega geloso che ti mette i bastoni fra le ruote – ma ha almeno avuto il coraggio di pucciare il piede nel mare tempestoso della cronaca medica degli ultimi anni senza sbracare in maniera vergognosa. Pensa, inoltre, che le premesse della serie sono ispirate a un'assurda storia vera, quella del dottor Pierdante Piccioni (PIERDANTE. Magnifico), ex primario dei pronto soccorso di Lodi e Codogno che nel 2013, in seguito a un incidente d'auto, ha subito un trauma che ha gli cancellato gli ultimi 12 anni di memoria.
Da (meno) 5 scatolette di pelati a (più) 5 avocado, un voto a settimana per una serie presentata in questa newsletter (in questo numero o in passato).
The Brothers Sun (Netflix) 🥑🥑
Due avocadi scintillanti a The Brothers Sun, che non sarà il pasto seriale che vi cambierà la vita ma rimane comunque una commedia ricca di nutrienti, idee buffe e la sacrosanta presenza di Michelle Yeoh, che ogni giorno che passa va ritenuta sempre più fondamentale per il benessere del genere umano. The Brothers Sun fa avanti e indietro fra la California e Taiwan per raccontare la storia di due fratelli che non potrebbero essere più diversi di così. Uno fa il gangster seguendo le orme paterne; l'altro – che è stato allontanato dalla madre prima di essere abbastanza grande per comprendere il business di famiglia – è cresciuto negli Stati Uniti ed è ancora un bamboccione senza arte né parte che non sa bene cosa vuole fare nella vita. In mezzo c'è Michelle Yeoh, che nella stessa inquadratura riesce a essere sia mamma chioccia asiatica impaziente e maniaca del controllo, sia spietata minaccia pronta a fare a strisce tutti i culetti che le passano vicino mettendo in pericolo il suo cucciolo di secondogenito.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
Il pilota VPN della settimana: Archie
La serie della settimana: Carol e la fine del mondo
Era imminente
Arriverà il pilota
Un Esposito redento?