Fuori le serie! 🛋️ #172- “Sei burbero!”. “Lo so”
Settimana ricca, ci si ficca. Escono più o meno 112 nuove serie e la cosa ancora più grave è che sembrano quasi tutte interessanti. Ci sono i ragazzini acchiappafantasmi di Lockwood & Co., i ragazzini (ma anche tutti gli altri) con i superpoteri di Extraordinary, Dominic Cooper sceriffo in That Dirty Black Bag, ma soprattutto c'è Harrison Ford che fa il burbero in Shrinking.
Esordiscono in tanti
NETFLIX
Contra las cuerdas (Messico, 2023)
dal 25/01/2023
Una serie tv di donne che fanno la lotta sul ring. Solo che non è wrestling, dunque non è GLOW, ma è lucha libre, dunque è Contra las cuerdas. A parte le questioni di lana caprina, in questa serie a un certo punto appare anche Rey Mysterio e improvvisamente è di nuovo il 2003, Ciccio Valenti e Dan Peterson commentano il breslin su Mediaset mentre Berlusconi fa ricamare trapunte per Putin che hanno sopra stampato il faccione di Putin e tutto sembra molto più spensierato, con il senno del poi e la nostalgia canaglia che ti fa dimenticare le cose brutte. Ma questa serie non è qui per far tornare all'adolescenza i quarantenni italiani. Questa serie è qui per ciancicare gomme americane e fare una soap opera con la lucha libre. Però ha finito le gomme, dunque rimane solo la soap opera con la lucha libre. Ma fatta in quel modo lì – alla GLOW – molto liberatorio. La storia è quella di Ángela, che dopo sei anni di carcere (forse ingiusti forse no, chissà) esce e si appresta a riabbracciare la figlioletta Rocìo. Solo che no. Il padre della bimba si è rifatto una vita, la bimba stessa è cresciuta arrabbiata con la madre e adesso il suo punto di riferimento materno è la nuova compagna del babbo, la campionessa del circuito locale di lucha libre nota con il nome di battaglia di Dulce Caramelo. Ángela non ci sta e con l'aiuto di qualche nuova amica comincia ad allenarsi e si scaglia sul ring con lo pseudonimo di Novia Negra, il più assurdo omaggio a Truffaut che si potesse immaginare. Epico.
La notte che non passerà (Brasile, 2023)
dal 25/01/2023
Tratta da un libro reportage (The Endless Night: The Untold Story of Kiss Nightclub) scritto dalla giornalista Daniela Arbex, questa miniserie brasiliana in cinque puntate non sarà una passeggiata di salute. Non solo ti ricostruisce per bene quello che è successo la notte fra il 26 e il 27 gennaio 2013 – quando una band che si stava esibendo in una discoteca al coperto, la Kiss di Santa Maria, ebbe la saggia idea di sparare fuochi d'artificio senza valutare l'altezza del soffitto del locale, causando un incendio e provocando una calca che lasciò a terra i cadaveri di 245 persone; ma poi procede ulteriormente, concentrandosi sui famigliari di alcune delle vittime alla ricerca di giustizia, tremenda giusta giustizia, in tribunale. Più che una miniserie, La notte che non passerà è un potpourri di generi che vaga dal thriller al legal drama. Sempre partendo dal presupposto che siamo gente latina e dunque bisogna caricare di pathos eccessivo anche la scena in cui, faccio per dire, l'avvocato dell'accusa rompe una fibbia della sua valigetta; ma la rompe perché sta pensando all'arringa più importante della sua vita, dunque si emoziona, ma anche si inalbera per l'entità dell'ingiustizia e per questo tira troppo la fibbia, rompendola. Qualcosa del genere comunque. Qualcosa di toccante. E di ricattatorio. Che se non ti emozioni anche tu, sei una brutta persona. Sono simpatiche le serie così, non trovate?
The Interest of Love (Corea del Sud, 2022)
dal 26/01/2023
Questa serie di sedici puntate da un'ora ciascuna, in Corea del Sud la stanno trasmettendo dall'inizio di dicembre e, se vi interessa, l'undicesima puntata è andata molto forte nell'area di Seoul, risultando la seconda trasmissione più vista quella sera. Non solo questa serie è fatta di sedici puntate di un'ora ciascuna, ma oltretutto viene descritta come “uno sguardo realistico sulle storie d'amore di quattro persone che lavorano nella filiale di una banca che festeggia il suo novantanovesimo anniversario”. Insomma, The Interest of Love [capito? L'interesse dell'amore, interesse come partecipazione pratica e attiva dello spirito, ma anche interesse come rapporto tra la somma corrisposta e l’ammontare del credito, espresso in percentuale, su base annua. Pazzeschi questi coreani] è un lungo pippone melodrammatico che pesta violentemente su quei tasti lì e ti basta vedere mezza puntata per essere incastrato A VITA, legato a doppio filo ai destini di quei personaggi che in teoria vorresti odiare con tutto il cuore, ma in pratica come fai a voler male a Ahn Soo-young, che non crede nell'amore e si concentra sul lavoro, ma poi incontra un manzo che forse le fa cambiare idea? Vai Ahn Soo-young, cambia idea, ama con tutta te stessa. Non finire come Quagmire.
Lockwood & Co. (Gb, 2023)
dal 27/01/2023
Joe Cornish è uno di noi, è un regaz di quelli giusti che vengono al parchetto con le sneakerz e dicono sì al divertimento, ma no alla droga. È stato un comico, è uno dei protetti di Edgar Wright e ha diretto Attack the Block - Invasione aliena (bello bello) e Il ragazzo che diventerà re (io mi ci sono divertito), oltre ad aver sceneggiato Le avventure di Tintin - Il segreto dell'Unicorno (io mi ci sono stra-divertito). Ora Joe Cornish approda dentro alla televisione, senza rinunziare al suo argomento preferito: i regazzini. Che messa così può suonare male, se siete gente maliziosa, ma in realtà avete capito di cosa si tratta. A Joe Cornish piace raccontare storie di adolescenti ordinari/e immersi/e in situazioni straordinarie (gli alieni, Excalibur e, in questa serie, i fantasmi). Lockwood & Co. è tratta dall'omonimo libro per ragazzi – nuovo fioretto per il 2023: è vietato scrivere la locuzione che inizia per young e finisce per adult – scritto da Jonathan Sproud. La storia, ambientata in una versione alternativa di Londra, è quella della giovane Lucy Carlyle; la quale, in questo mondo in cui gli spiriti dei morti vagano fra i vivi e sono anche piuttosto cattivi, è una delle rare persone in possesso delle abilità psichiche necessarie per percepire la presenza degli ectoplasmi birichini. Lucy decide di fare squadra con gli ambiziosi coetanei Anthony Lockwood e George Karim, che hanno fondato un'agenzia start-up di disinfestazione spiriti. Who You Gonna Call? Lockwood & Co.! No. Non ci sta nella metrica, spiace. Bisogna trovare un nuovo jingle per l'agenzia.
La ragazza di neve (Spagna, 2023)
dal 27/01/2023
Nel 2010, la bambina Amaya Martín scompare tra la folla durante la sfilata dei Re Magi a Malaga. Una giornalista alle prime armi, Miren, inizia a indagare per conto proprio, ossessionata dal ritrovamento della piccina per via di certi brutti trascorsi personali. A dare man forte a Miren c'è anche l'esperto collega Eduardo e beccami gallina se fra i due non ci saranno una serie di sguardi torbidi e pieni di desiderio, ma allo stesso tempo anche di vorrei ma non posso perché abbiamo delle cose molto più importanti a cui pensare, perdiana, c'è la vita di una bimba appesa a un filo da qualche parte Eduardo, smettila di guardarmi come se fossi una pagnotta di Altamura appena sfornata. Parallelamente - e anche grazie tante, altrimenti i soldi delle tasse di noi contribuenti Malagueños (in alternativa: Malacitanos) dov'è che vanno? A finanziare la costruzione di quelle tre statuine dei Re Magi? Non fateci indignare ulteriormente per cortesia – c'è un'ispettrice delle guardie di nome Belén Millán, che indaga per conto suo e chissà se riuscirà a tenere alta la specchiata reputazione degli sbirri di tutto il mondo. La ragazza di neve è una miniserie in sei puntate tratta dal bestseller di Javier Castillo, che in Spagna ha venduto oltre un milione di copie. Sapevate che in Spagna oltre un milione di persone è in grado di leggere? Eppure son quelli che hanno fatto fare successo alla Casa di carta. Solo per dire, eh.
DISNEY+
Extraordinary (Gb, 2023)
dal 25/01/2023
Se Disney avesse comprato le mie tesi di laurea per farne la sceneggiatura di una serie, sarebbe venuto un pastrocchio in cui Takeshi Kitano diventa un cineblogger e ammazza la concorrenza a colpi di sagaci commenti sulle mamme degli autori sotto i loro post. Fortuna che invece hanno scovato Emma Moran, che da laureanda in sceneggiatura all'Università di Manchester ha svoltato la sua carriera ancora prima di lanciare per aria il tocco – o di riempirlo di cervogia tiepida e berlo alla russa insieme alla nonna, non so mica cosa fanno all'Università di Manchester per festeggiare. Extraordinary è The Boys all'acqua di rose, e senza budella o genitali in vista, che incrocia Sex Education e anche un po' Derry Girls – c'è Siobhán McSweeney (Sister Michael) che fa la mamma della protagonista, una sciura che in teoria è in grado di controllare tutte le tecnologie, solo che non sa bene come funzionano. La serie racconta la storia della venticinquenne Jen, che nella vita, oltre a fare un lavoro mefitico, è anche più o meno l'unica persona sulla faccia della Terra a non avere superpoteri in un mondo in cui, allo scoccare della maggiore età (quella europea, non la fuffa americana), a tutti ma proprio a tutti spunta un potere. Che può pure essere molto scemo, tipo la capacità di esportare qualsiasi cosa in formato PDF, ma anche molto classico, tipo il volo, l'invisibilità o la capacità di leccarsi entrambi i gomiti contemporaneamente. Jen invece no, non ha superpoteri. E un po' ci soffre, povera. Pensa com'è contenta, dunque, quando scopre una cosa chiamata Discovery Clinic, che promette di risvegliare i poteri dormienti di chi è rimasto senza. Solo che bisogna raccogliere una gran quantità di sterline per finanziare il progetto. E no, il crowdfunding in questo caso non è previsto.
Lost Man Found (Giappone, 2022)
dal 25/01/2023
Guardala là la cara vecchia Disney, che continua a recuperarti serie giapponesi pensate per andare in onda solo in patria e le ripropone a tutto il mondo. Io ci sto. Certo, c'è più da lavorare. Ma insomma, ne vale la pena. Probabilmente. Questa è la maxi-storia (tratta dal romanzo semi-autobiografico intitolato Hirowareta Otoko) di Satoru Matsudo, giovane di belle speranze che si trasferisce a Tokyo con il sogno di diventare attore. Satoru, però, in quanto ragazzo di campagna tutto sognante e ingenuo, c'ha i problemi a entrare nel settore, che invece è tutto cinico e competitivo. Ma quando è destino è destino: la sua fortuna cambia nel momento in cui trova un biglietto aereo, abbandonato sotto un distributore automatico, appartenente all'amministratore delegato di un'agenzia di talenti, che per ringraziare Satoru lo assume come autista personale. Come quella volta in cui la palla era dentro(!) il parcheggio,
ora il piede di Satoru è dentro la porta. Il tempo passa e il giovanotto riesce a farsi un nome come attore. Ma non è mica finita qui. Satoru riceve una chiamata dagli Stati Uniti. No che non è Hollywood, caro amico. È il tuo fratellone Takeshi che, dopo anni e anni di silenzio, ti chiama da un prefisso che, se non sbaglio, è quello di Kalamazoo, Michigan. Cos'è che vorrà questo fratello? Un prestito? Un rene? Uno scherzo telefonico? Mah, chissà.
Mobile 101 - La vera storia di Nokia (Finlandia, 2022)
dal 25/01/2023
Dice: i finlandesi si sono finalmente decisi a fare una serie che parla del loro orgoglio nazionale. Il sistema scolastico che tutti le invidiano? L'indice di felicità in cui sono sempre al primo posto? Simo Häyhä, il tizio che durante l'invasione sovietica del '39 ha respinto da solo le truppe nemiche nascondendosi nella neve e abbattendo più di 500 soldati? Ma va. L'orgoglio nazionale finlandese è la Nokia, la fabbrica di telefoni cellulari che nell'epoca pre-smartphone ha giustamente dominato il mercato grazie al giochino Snake, alla possibilità di comporsi la propria suoneria in MIDI e a prodotti notoriamente indistruttibili. E allora, di nuovo, dice: se tu, Finlandia, devi fare una serie che parla del tuo orgoglio nazionale, non ti viene voglia di compilare una storia molto americana fatta di grosso auto-compiacimento? Macché, dicono i finlandesi, noialtri siamo finlandesi; se non ci uccide prematuramente il freddo o i russi o l'alcolismo, stai sicuro che c'è un alce imbizzarrito in agguato da qualche parte. Altro che compiacimento! Noi vogliamo una serie ambientata fra il 1988 e il 1990, quando Nokia aveva appena fatto uscire il suo primo cellulare – il Mobira Cityman, fortuna che poi sono passati ai numeri per indicare i nuovi modelli – e si ritrovò a dover affrontare non solo una denuncia multimiliardaria da parte di Motorola per violazione di brevetto, ma anche il suicidio dell'amministratore delegato dell'epoca, che all'insaputa di molti stava lottando in silenzio per tenere a bada una brutta malattia mentale. La pro-loco di Helsinki ringrazia: tra questa serie e la filmografia di Kaurismaki, il turismo finlandese è supportato da un'ottima promozione.
Escono anche:
One Dollar Lawyer (25 gennaio): un avvocato benefattore e idealista accetta per un solo dollaro di onorario clienti poveri in difficoltà
Yakuza Lover (25 gennaio): un po’ commedia sentimentale, un po’ crime, la storia d’amore tra una ragazza scapestrata e un membro della yakuza
NOW
Litvinenko - Indagine sulla morte di un dissidente (Gb, 2022)
dal 24/01/2023
Amici e amiche, ma soprattutto amicieh. Vorrei potervi dire che questa miniserie inglese di quattro puntate è molto bella e interessante, visto che prende uno degli attori più bravi e adorabili di questa generazione (David Tennant nei panni, non lo indovinereste mai dal titolo, del dissidente russo Aleksandr Litvinenko) e gli fa affrontare una delle storie di cronaca più cinematografiche di nuovo millennio (un capo di stato che ammazza quelli che lo protestano a botte di POLVERINE NUCLEARI dentro a ristoranti londinesi di sushi. Maccosa?). Ecco, vorrei potervelo dire che questa miniserie è molto bella e interessante, ma a essere onesti l'avevamo già adocchiata a inizio dicembre per la nostra sapiente rubrica sulle serie inedite, il pilota VPN, le avevamo dato uno sguardo e avevamo concluso che no, questa miniserie non è né molto bella né interessante. Promesso. Ecco, piuttosto che guardarvi una serie che prende una delle storie più assurde degli ultimi anni e la trasforma in un poliziesco procedurale da cinque soldi, meglio guardare le interviste sgranate che Paolo Guzzanti si è auto-prodotto per raccontare quel che sa sulla faccenda.
Almeno lì il maccosa è grande tanto quanto quello della vicenda di cui si parla.
APPLE TV+
Shrinking (Usa, 2023)
dal 27/01/2023
Finalmente (l'agente di) Harrison Ford ha capito che la nuova tv di qualità può mettergli a disposizione una manciata di gazilioni di paperdollari, pronti a essere trasferiti nel suo deposito in cima alla collina in cambio del corrispettivo in faccette burbere necessario a riempire otto puntate di una serie. Il suo ingresso trionfale nella nuova serialità – in 1923, il midquel (?) di Yellowstone – da noi arriverà a febbraio e sarà certamente una gioia vedere Ford fare il vaccaro burbero al fianco di Helen Mirren. Il secondo contratto che gli ha fatto firmare il suo agente, invece, è per questo Shrinking. Che non è stata un'idea malvagia, se lo chiedi a me. Shrinking è una serie Apple TV+ – che a livello di qualità produttiva dei propri contenuti originali dà due giri di pista alla concorrenza – creata in compartecipazione da Jason Segel, l'attore che è anche bravo a scrivere (Messaggi da Elsewhere), da quel satrapo di Bill Lawrence (Scrubs, Cougar Town, Spin City, Ted Lasso) e da quel bell'ometto di Brett Goldstein, anch'egli attore (Ted Lasso) bravo a scrivere (Ted Lasso). Oltre poi, la serie è pure diretta da un regista vero, il James Ponsoldt di The Circle. Insomma, dev'essere stato semplice per Ford accettare una tavola imbandita tanto riccamente. La serie racconta dello psicoterapeuta Jimmy Laird (Segel), fortemente in lutto per la recente morte della moglie e alle prese con le difficoltà di essere un buon padre vedovo. Vicino a prendere a testate i muri per la frustrazione, Jimmy opta per un'altra soluzione priva di commozioni cerebrali e decide di iniziare a dire ai suoi pazienti cosa pensa veramente di loro e dei loro problemi, infrangendo qualsiasi tipo di codice etico e professionale. E infatti viene accolto dalle espressioni burbere del suo mentore Paul Rhodes, un Harrison Ford che, non so se sia già stato detto, fa il burbero in pantofole, passa a incassare l'assegno ed è comunque più bravo della metà degli attori in circolazione, che comunque non saranno mai burberi quanto lui.
PARAMOUNT+
The Dirty Black Bag (Usa, 2022)
dal 25/01/2023
È arrivata finalmente la rivincita delle webserie. Ci ha messo sette anni ad arrivare, 'sta benedetta rivincita; e me ne sono ricordato solo grazie alla potenza dei motori di ricerca interni, altrimenti ciao. Fatto sta che sette anni dopo essersi fatto notare con una webserie western intitolata Quella sporca sacca nera, oggi il regista sardo Mauro Aragoni sbarca su Paramount+ con la versione anglicizzata, allargata e arricchita di quell'immaginario che, già con i due soldi con cui era stato prodotto all'epoca, lasciava intuire cose. Quali cose? Beh. In Quella sporca sacca nera (di cui adesso su YouTube rimane solo il trailer)
c’era tutto quello che si può chiedere a un western, e anche qualcosa in più: la Barbagia brulla e ancestrale, il paesaggio maestoso dell’Ogliastra, un incipit silenzioso con un cacciatore di taglie che raccoglie il suo trofeo, inganni e sfide fra pistoleri; e anche, perché no, un anziano cannibale. Aragoni, che nasce come musicista e tecnico del suono con il sogno di fare il regista, diceva all'epoca che «il mio western preferito è il più vero che esista: Gli spietati. Del genere mi attira il codice del pistolero, i tempi lunghi, il modo di pensare, l’atmosfera». Mettici i soldi di Paramount, la presenza di Dominic Cooper e Aidan Gillen, ed ecco che Quella sporca sacca nera diventa The Dirty Black Bag. La storia è quella di una città affollata di cacciatori di taglie e banditi, dove Arthur McCoy (Cooper) è l'incorruttibile sceriffo che sta cercando di dimenticare il suo travagliato passato per concentrarsi sul portare legge e ordine in questa nuova frontiera. Dall'altra parte della barricata c'è Red Bill, famigerato cacciatore di taglie solitario, noto per decapitare le sue vittime e infilare le loro teste in una sporca sacca nera. Hai capito no? La sporca sacca nera, quella del titolo! Pazzesco.
Ritorna da sola
NETFLIX
Kings of Jo'Burg (Sudafrica, 2020) - seconda stagione dal 27/01/2023
Le famiglie migliori sono quelle unite. Per esempio: lo stesso giorno in cui Mogomotsi, detto Mo, esce finalmente di prigione, suo fratello maggiore Simon (detto Vader) è affaccendato in una complicata rapina in banca. Vader, infatti, è uno dei leader della gang nota come Kings of Jo’burg, gente che fa brutto per le strade della metropoli sudafricana; e il di lui suddetto fratellino, peraltro, in carcere ci è finito proprio sacrificandosi per il bene della banda, con tanto di proiettile preso al posto di qualcun altro. Più che giusto, direte voi, che Vader onori la fedeltà di Mo festeggiando il suo rilascio con una rischiosissima rapina a mano armata che potrebbe compromettere l'intero futuro della gang. E siete degli spettatori di poca fede allora, perché ancora non sapete che Simon, in realtà, possiede una specie di potere mistico da mutaforma che gli consente di modificare il proprio corpo e di non farsi beccare mentre frizza i sensori termali del caveau e ruba i gioielli che gli interessano. Nel frattempo però, scopriamo che in realtà Mo non ha addosso tutto questo entusiasmo e non è proprio super felice di tornare a fare il gangster. Ha fatto la cosa onorevole nel momento in cui doveva proteggere il fratello, ma dopo anni di prigione in cui nessuno è venuto a trovarlo – e dopo che Simon si è pure sposato la sua ex moglie Angela – forse Mogomotsi è pronto per chiudere quel capitolo della sua vita. Ora bisogna solo capire se questa decisione sconfinferi o meno al crudele Vader, uno che probabilmente non si è meritato quel soprannome qui perché lascia il posto sull'autobus alle vecchiette.
Da (meno) 5 scatolette di pelati a (più) 5 avocado, un voto a settimana per una serie presentata in questa newsletter (in questo numero o in passato).
Call My Agent - Italia (NOW) 🥑🥑🥑
Tre avocados alle prime puntate di Call My Agent - Italia. Non tanto per risparmiare su un futura recensione, visto che la serie va in onda di settimana in settimana e dunque non è ancora terminata. Quanto per l'ansia di voler consigliare il prima possibile questo bel risultato conseguito delle compagini televisive nostrane, che dimostrano – per l'ennesima volta nel giro dell'ultimo anno – come la serialità italiana abbia davvero capito (molto meglio rispetto al cinema) la formula giusta per intrattenere la gente in maniera intelligente, con piglio moderno e senza farsi troppe menate. E poi c'è Sorrentino che fa il troll e si è scritto da solo un monologo tutto matto che vi consiglio di recuperare all'istante. Bei momenti.
Extra
Serial è un programma di Radio Rai (disponibile anche in formato podcast, dopo la trasmissione) dedicato al mondo delle serie. Iniziato lo scorso ottobre, va in onda ogni sabato su Rai Radio1, e al suo interno intervengono spesso ospiti esperti di serie tv. Indovinate chi parteciperà alla prossima puntata? Bravi!! Vi aspettiamo tutti domani, sabato 28 gennaio, ore 13:20, su Radio1. Oppure in seguito, recuperando l’episodio su RaiPlay Sound.
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
Il pilota VPN: Stonehouse
Per questo si è convinto?
Giovani criminali
Phoebe ha firmato lì
Non è Stoccolma
Feste e revival
Tutte le serie a Berlino
Dove
nonho visto quella faccia?