Fuori le serie! 🛋️ #136: A Amy Schumer e Michael Cera che fanno i pazzi, preferisco un Emilio Solfrizzi

C'è un nuovo appuntamento fisso dedicato alle serie! Ogni settimana, su FilmTv.it, Nicola Cupperi presenta l'episodio pilota di una serie tv (ancora) inedita in Italia, ma promettente e dunque meritevole della nostra attenzione. Si chiama Il pilota VPN e viene pubblicato ogni mercoledì mattina. La prima puntata è dedicata a The Man Who Fell to Earth e puoi leggerla cliccando qua.

Fuori le serie!
- di Nicola Cupperi -
#136 - A Amy Schumer e Michael Cera che fanno i pazzi, preferisco un Emilio Solfrizzi
Ciao ,
questa è Fuori le serie!, la newsletter di Film Tv che ti segnala tutte le serie che partono, tornano o ricominciano in streaming ogni settimana.
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A Di4ri, la nuova serie pre-adolescenziale targata Netflix, preferisco Sei forte, maestro (che mi dà più calorie). Ma questa settimana non c'è tempo per la nostalgia, solo per recuperare la terza stagione di Love, Death & Robots e dare una chance a Salmo e alla sua Blocco 181.
I germogli d'estate
NETFLIX
Vampire in the Garden (Giappone, 2022)
dal 16/05/2022

Proprio come alcuni reduci dalla famigerata festa degli Alpini, anche la politica di Netflix sugli anime recita: «Basta che respirino». Da quando giù agli uffici della grande N rossa hanno scoperto la potenza di fuoco che gli appassionati di cartoni giapponesi sono in grado di sprigionare, gli anime in streaming si sono moltiplicati a dismisura. Sono state recuperate vecchie serie valevoli, sono stati raggiunti accordi per la distribuzione internazionale di cartoni prodotti da gente che sa il fatto suo da svariate generazioni, e sono anche state allungate diverse ventiquattrore cariche di contante a realtà produttive giapponesi per la realizzazione di titoli originali tutti di proprietà Netflix. Questi ultimi sono quelli che, di tanto in tanto, ti fanno venire voglia di grattarti la testa tutto dubbioso al pensiero di quanto siano fondamentalmente inutili: ben fatti, certo, agili, assolutamente, stilosi, se serve, ma completamente inutili. Questo Vampire in the Garden, per esempio, si prende cinque inutili ma svelte puntate per introdurre un mondo in cui, un tempo, vampiri e umani coesistevano pacificamente. Poi c'è stata una guerra, e gli umani hanno rischiato di lasciarci collettivamente la pelle. Poi noi sacche di carne ci siamo ri-ribellati e le lotte sono ricominciate, con i sapiens asserragliati nella loro ultima città-stato protetta da una cinta di mura di luce. In questo contesto, la regina dei vampiri Fine, un tempo segretamente innamorata di un uomo, stringe un'amicizia proibita con la giovane ragazza umana Momo: entrambe condividono il sogno di trovare il misterioso Paradiso, un luogo mitico in cui le due fazioni in lotta convivono serenamente. Solo che tutto il resto del mondo non è d'accordo. E basta.
Di4ri (Italia, 2022)
dal 18/05/2022

Le opzioni erano due: o si mandava un messaggino a Emilio Solfrizzi – che notoriamente non ha uno smartphone e invia ancora i buongiornissimo kaffè!1! con un MMS – per chiedergli di riesumare Sei forte, maestro; oppure si chiamava dell'altra gente per fare daccapo una serie italiana dedicata ai pre-adolescenti, bypassando direttamente il filtro di un personaggio adulto e raccontando tutto dal punto di vista di una torma di ragazzi di seconda media. C'è Pietro, il protagonista che per primo inaugura la malsana pratica di parlare direttamente allo spettatore guardando in camera, poi Livia, Miss Perfettina, quindi c'è Daniele, un tipo a posto, Isabel e Monica, le due paladine della giustizia, Arianna che si crede un po' Miss Universo, e infine c'è Giulio che ogni volta ne fa una. Matto matto Giulio. Tutti quanti frequentano la 2ª C presso la scuola media Galileo Galilei di Marina Piccola, un istituto arroccato sull'isola di Capri in cui tutti i ragazzini presenti parlano più o meno perfettamente in dizione, e sicuramente non con un accento campano. Ognuno dei quindici episodi andrà a raccontare dubbi, speranze, problems, pare e sbattimenti di ognuno dei protagonisti. Nel frattempo però, sullo sfondo aleggia una minaccia: il dirigente scolastico annuncia la decisione di chiudere il Galilei – suo malgrado, ma d'altronde non ci sono più indigeni capresi da iscrivere alle medie e i figli di Angelina Jolie, che da soli riempirebbero una classe, non hanno ancora l'età giusta –, lasciando basiti i suoi studenti. I quali però non ci stanno, organizzano una raccolta fondi vendendo limonata ai turisti nella piazza centrale di Capri, in un pomeriggio raccolgono 690mila euro esentasse, comprano il Galilei, lo trasformano in uno studio di registrazione per gruppi K-Pop e il capitalismo stravince di nuovo. Quest'ultimo periodo probabilmente non risponde alla realtà della serie, ma nulla ci impedisce di sognare.
DISNEY+
Life & Beth (Usa, 2022)
dal 18/05/2022

Dice il saggio che, per viversi bene la vita, ci si deve porre pochi limiti. Non si deve mai dire di no. Mai rinunziare a un'avventura o a una nuova esperienza, e a fare così noterete che la vostra esistenza diventerà, immantinente o con pazienza, una cornucopia di sollazzo e cose belle. Personalmente approvo il messaggio del saggio: una volta nella vita va provato tutto. Ecco. La comicità di Amy Schumer l'ho provata anche più di una volta, prima per completezza e poi per tassativi professionali, e devo dire – sempre personalmente – che per me va bene così e non consiglierei a nessuno l'esperienza. Amy Schumer non mi fa ridere, nemmeno quando ruba battute alle colleghe. Però Amy Schumer è anche una comica molto prolifica, e apprezzata da chi conta decisamente più del sottoscritto – abbastanza da presentare gli ultimi Oscar regalando una performance che fa ridere meno di Tina Fey quando ordina il pranzo senza cercare di essere buffa. Il suo vasto pubblico, Amy Schumer se l'è guadagnato tra stand-up, sketch show (Inside Amy Schumer) e film di Judd Apatow (Un disastro di ragazza) in cui ha sempre fondamentalmente recitato nei panni di se stessa; oggi è la volta di una serie tv come si deve, in cui l'attrice, sceneggiatrice e produttrice mette da parte il proprio ego smisurato per questo ruolo che... un attimo che controllo... ah no, ho sbagliato: anche in Life & Beth, Schumer interpreta una versione di se stessa in crisi con se stessa. Qui si chiama Beth, ed è una newyorchese che fa un lavoro che odia, la rappresentante di vini, tentando nel frattempo di far sopravvivere una relazione che odia altrettanto. Per decomprimersi, Beth torna all'ovile decidendo di passare del tempo a Long Island, dove è nata e cresciuta. Qui, lontana dalla frenesia della metropoli, incontra il viticoltore Michael Cera, che la strega con il suo fascino contadino e le mostra che una vita differente, e più felice, è possibile e/o auspicabile. E infine arriva il momento delle decisioni, e per quelle vi rimandiamo alla serie. Sempre che abbiate voglia di passare quattro ore abbondanti a sorbirvi le battute di Amy Schumer.
PRIME VIDEO
Notte stellata (Usa, 2022)
dal 20/05/2022

Ora parliamo brevemente delle serie più belle, ovvero quelle che hanno un soggetto che si può riassumere in un'unica frase epica. Praticamente sei un produttore e ti arrivano in ufficio questi due sceneggiatori a dirti: Sissy Spacek e J.K. Simmons sono una coppia felicemente sposata da innumerevoli anni e un bel giorno scoprono che nel giardino sul retro della loro casa c'è un portale che li collega a un pianeta alieno deserto. Fine. E tu che sei un produttore cosa vuoi fare se non prendere la valigetta piena di diamanti sporchi più vicina e consegnarla agli sceneggiatori? Ecco che nasce Notte stellata, una serie di fantascienza dalle premesse eccellenti che si butta anche, con molto sprezzo del pericolo, in acque filosofiche sulla carta forse troppo profonde e pensose per lo scarso livello di attenzione a cui noi del pubblico siamo stati abituati negli ultimi anni di streaming furibondo. Un'addenda al soggetto di cui sopra, infatti, descrive il personaggio di Spacek come una donna dal fisico fragile e malato, ma vogliosa di andare avanti e proseguire verso il prossimo capitolo di una vita piena e felice; mentre Simmons, che si prende cura della moglie con amore e piacere, è soddisfatto dallo status quo che i due hanno raggiunto dopo una vita di normali tribolazioni, e spinge per godersi gli ultimi anni come fossero una perfetta fotografia di famiglia, statica e serena. Poi, passato il primo episodio, la cosmogonia della serie si amplia, vengono introdotti nuovi personaggi, ci sono dei misteri misteriosi e, a leggere le recensioni americane, un finale che ciurla nel manico e lascia intendere che ci saranno ulteriori stagioni. Chissà.
APPLE TV+
Now & Then (Usa, 2022)
dal 20/05/2022

Viviamo in uno strano mondo in cui i produttori di una serie tv decidono che, per lanciarla sul mercato sottostante, è necessario insistere non sulla trama, non sugli autori e neanche sul cast, bensì sul fatto che sia una serie ambientata a Miami e, di conseguenza, recitata sia in inglese sia in spagnolo. Ho capito, ed evviva le serie che cercano di rispecchiare realtà sociali complesse e in costante evoluzione. Ma che Now & Then sia una serie bilingue cosa mai potrà comunicarmi sulle qualità del prodotto? Mi dice solo che è distribuito da persone che ci tengono a ostentare il loro encomiabile progressismo, fondamentalmente a discapito della sostanza della serie. A parte un trailer un po' confuso ed enfatico anzichenò, le uniche informazioni sulla trama di Now & Then recitano quanto segue: si tratta di un thriller multistrato (parole testuali, non chiedetemi cosa possa significare) che esplora le differenze tra le aspettative di gioventù e la realtà adulta, con le vite di un gruppo di migliori amici studenti universitari che vengono deragliate per sempre durante una fatidica nottata di festeggiamenti in cui uno di loro ci lascia le penne. Vent'anni più tardi, in quello che è il presente della serie, i cinque amici sopravvissuti alla notte più brutta della loro vita sono costretti a ritrovarsi, riuniti loro malgrado per iniziativa di un(a) misteriosoa ricattatore, il/la quale minaccia di denunciarli per le brutte cose che hanno fatto.
NOW
Blocco 181 (Italia, 2022)
dal 20/05/2022

Ambientata in una periferia milanese resa più cinematograficamente appetibile da un direttore della fotografia ben pettinato, la serie è un racconto incentrato sulle comunità multiculturali che vivono all’interno del Blocco 181, enorme complesso residenzial-popolare situato ai margini dell'impero meneghino. In questa terra di nessuno succedono storie di (poli)amore, di conflitti generazionali, di emancipazione femminile e di affermazione personale, il tutto innaffiato da una grossa quantità di cocaina, gente che ti fa brutto sulla faccia se la guardi in maniera sbagliata, ferri che vengono estratti e branditi anche quando non sarebbe il caso, e mille altre amenità ascrivibili al celeberrimo (marchio registrato) SOTTOBOSCO CRIMINALE. In tutto questo c'è Salmo, il rapper e produttore musicale di origini sarde e non uno dei 150 inni raccolti in quel libro che fa parte dell'Antico Testamento, che si preoccupa di mettere come accompagnamento alle immagini della bella musica rappusa che incentiva il fomento, oltre a partecipare come produttore esecutivo e in un ruolo secondario da cattivo, quello di un navigato ex pugile che gestisce una palestra nel quartiere malfamato in cui si svolge la serie. Di per sé, però, Blocco 181 è in realtà la storia di Bea, una ragazza latino-americana divisa tra la fedeltà pretesa dalla famiglia e dalla gang criminale che essa gestisce, e il bisogno di riprendere finalmente in mano il controllo della propria vita, cambiandola in meglio. Al suo fianco due ragazzi, Ludo e Madhi, con cui farà alcune tenere cose sconce dal momento che si vogliono bene tutti e tre e non ci provate nemmeno a fare la morale perché fa già troppo caldo per certe stronzate.
Le piante infestanti
NETFLIX
Love, Death & Robots (Usa, 2019)
terza stagione dal 20/05/2022
Ovvero diventare uno dei maggiori autori cinematografici viventi e ottenere rispetto imperituro, per poi prendere da parte Tim Miller, il regista del primo Deadpool, e dirgli: voglio fare una serie animata antologica per adulti e voglio chiamarla Love, Death & Robots. Si parla già di un spin-off intitolato Pirati, Ninja & Dinosauri. La prima stagione di Love, Death & Robots era composta da 18 episodi, che nella seconda diminuivano a otto; mentre per questa terza ci lasciano con la curiosità in sospeso proprio fino alla pubblicazione. Ogni episodio, comunque, rimane diretto da un regista diverso e sviluppato con il proprio stile di animazione. Fra i temi trattati finora, usciti direttamente dalla mente malata di un bambino di cui tutti avremmo voluto essere i migliori amici da piccoli, ricordiamo: lupi mannari soldati, robot fuori controllo, latticini senzienti (promesso), ragni alieni e demoni infernali assetati di sangue.
Escono anche:
Che fine ha fatto Sara? (Messico, 2021)
terza stagione dal 18/05/2022 su Netflix
Totems (Francia, 2021)
prima stagione dal 20/05/2022 su Prime Video
(nel prossimo numero di Fuori le serie!)
The Beauty Queen of Jerusalem (Israele, 2022)
prima stagione dal 20/05/2022 su Netflix
(nel prossimo numero di Fuori le serie!, se arriva in Italia come annunciato)
- questa rubrica settimanale esce il venerdì per consigliarti come distruggerti di binge watching intensivo durante il fine settimana -

Da (meno) 5 scatolette di pelati a (più) 5 avocado, un voto a settimana per una serie presentata in questa newsletter (in questo numero o in passato).

How I Met Your Father (Disney+)
Una scatoletta di pelati inacidita per How I Met Your Father. C'è già gente che sta cominciando a rivalutare questa sitcom dopo le prime reazioni di nausea – un impatto pienamente corretto da sperimentare quando ci si imbatte in uno spinoff/pigro calco a generi invertiti di How I Met Your Mother. Ma d'altronde viviamo in un'epoca in cui c'è gente che sta genuinamente rivalutando il nazismo, dunque non ha tanto senso farsi venire il sangue amaro per una sitcom che poteva serenamente non esistere, ma la cui esistenza non nuoce a nessuno in particolare. How I Met Your Father sta lì, nel mucchio, e come tutte le sitcom da cestone diventa indispensabile nel momento in cui c'è bisogno di un sottofondo che accompagni il cambio armadi per la stagione estiva.

Non c'è nulla che ti convince, tra le serie di questa settimana? Prova una S01! Una prima stagione da recuperare nel weekend. Questa settimana...

Scuola di danza - I ragazzi dell'Opéra
[RaiPlay]
La danza è un mondo che affascina sempre di più la serialità: negli Stati Uniti Flesh and Bone di Moira Walley-Beckett e Tiny Pretty Things di Michael MacLennan, in Francia L’Opéra di Cécile Ducrocq e Benjamin Adam (vedi Film Tv n. 15/2022) - solo per citare recenti esempi - approcciano, con stili anche molto differenti, il medesimo ambiente, quello dell’accademia coreutica o della compagnia di danza come contesti in cui un’umanità animata da ambizioni artistiche e sogni di gloria accetta sfide logoranti. In questo senso Scuola di danza, la docuserie in esclusiva per RaiPlay (12 puntate per quattro appuntamenti settimanali), inquadra secondo realismo un microcosmo preciso, quello dell’accademia del Teatro dell’Opera di Roma: il commento in voice over descrive con puntualità la routine degli studenti - anime e corpi sottoposti a pressioni continue -, inquadrati in un sistema di regole rigorose. Lontano da ogni idealizzazione, si vuole restituire l’inflessibilità di una disciplina e la dimensione di lavoro e sacrificio che il balletto implica, mentre gli approfondimenti e le interviste frontali ai ragazzi (con relativi pedinamenti) formano un catalogo credibile di diverse esperienze di vita. Perché Scuola di danza è anche un people show che, dando conto non solo di ciò che accade all’interno delle mura scolastiche, ma anche di quella che è la dimensione esistenziale dei discenti (legami familiari, storie sentimentali, crisi adolescenziali), restituisce spaccati di verità, inevitabili autorappresentazioni esasperate dall’occhio della camera, pezzi di quotidianità utilmente banale.
LUCA PACILIO
[pubblicata su Film Tv n° 18/2022]
EXTRA
Pilota è un podcast sulle serie tv realizzato da Alice Alessandri, Alice Cucchetti e Andrea Di Lecce grazie alla piattaforma Querty. Abbiamo pensato di riascoltarlo dall'inizio insieme ai lettori di questa newsletter, proponendone un episodio ogni settimana.
Due pilotini su serie di cui si è parlato molto: Pilotino 18, su What If...?, e Pilotino 19, su Strappare lungo i bordi.
Qualche notizia dal mondo delle serie.
Meta-Squid Game
E a proposito di Corea
Starz e Ava DuVernay
Farà male anche a noi?
Nueva vida, con amor

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