Fuori le serie! 🛋️ #302 - Mark Ruffalo nei panni di un ex monaco buddhista che ora lavora come Hulk
Settimana di novità in streaming ricca e abbondante per le serie di genere, con polizieschi (Task), thriller (The Last Frontier), horror (The Resurrected) e Turchia (Old Money - Mondi opposti) a farla da padroni.
Escono
NETFLIX
The Resurrected (Taiwan, 2025) - dal 09/10/2025
Innanzitutto: forza Taiwan. Non è per niente una posizione politica – un saluto alle autorità cinesi all’ascolto, 记住你们的朋友 – ma è proprio una questione di scala. Se fai il tifo per Golia e non per Davide, forse hai un bidone dell’umido al posto del cuore. Taiwan non raggiunge le dimensioni della Svizzera, e figuriamoci se può vantare la stessa quantità di banche, di riserve d’oro di dubbia provenienza o di bunker anti-atomici pro-capite che possano proteggerla. La Cina è un giga mazinga 300 volte più grande e più sacripante. Quindi forza Taiwan, ed evviva le sue serie ben fatte bene e oltretutto presentate in anteprima al Busan International Film Festival, che si trova in Corea del Sud. Nozione che non serve a una beneamata cippa se non per dire: vi ricordate di tutti quei film coreani che hanno reso popolare la vendetta, tremenda vendetta dall’inizio alla fine senza spazio per nient’altro? The Resurrected fa la stessa cosa, ma la fa ancora più matta. All’inizio della serie, due madri assistono all’esecuzione del criminale che ha mandato in coma la figlia di una e ha ucciso la figlia dell’altra. Però non sono così soddisfatte del risultato. Sono convinte che il colpevole se la sia cavata con poco. Avrebbe dovuto soffrire di più. Molto di più. Così decidono di fare l’unica cosa sensata in un Paese fantasma che sta per essere mangiato dal più grande Pac-Man del mondo: resuscitano la loro nemesi per potergli imporre la quantità di pena che ritengono necessaria.
APPLE TV+
The Last Frontier (Usa, 2025) - dal 10/10/2025
The Blacklist è una delle più gustose serie da tv generalista – a metà tra il procedurale e lo sceneggiato – distribuite nel nuovo millennio. Riesce a essere rassicurante senza annoiare con pigri cliché, ed è di gran lunga la serie con più voti nella sottocategoria Amazon dei Padri di famiglia di mezza età che la sera vogliono solo poggiare le chiappe sul divano e rilassarsi senza che il loro cervello venga insultato, ma va anche bene se è un po’ meno di Čechov grazie. The Blacklist l’ha creata Jon Bokenkamp, che adesso, per la prima volta nella sua carriera, fa un interessante salto della quaglia passando da un format seriale grossolano a una realtà produttiva e narrativa che afferisce alla tv di prestigio. Il rischio è che si passi da Boris a Medical Dimension, ovvero che si finisca con il mettere una cravatta elegante a un verro per eleggerlo Presidente degli Stati Uniti: sarà pure dentro la Casa bianca, ma sempre porco rimane. Bokenkamp, però, è degno di fiducia e le aspettative per questa sua promozione a un racconto televisivo più concentrato sono discretamente alte. E poi c’è Jason Clarke con la sua faccia da totem che fa il piedipiatti in mezzo alla neve, e Johnny Knoxville che fa l’evaso sadico in giro per l’Alaska a fare brutte cose: già così, prima ancora di partire, ci avviciniamo al minimo sindacale.
NOW
Task (Usa, 2025) - dal 12/10/2025
La magia del mondo vero – l’ineffabile che ci spinge ad avere fede nell’invisibile e nell’indicibile – è il motivo per cui, razionalmente (la legge dei grandi numeri), siamo disposti a ritenere plausibile il fatto che possa esistere almeno un singolo essere umano nella storia della nostra civiltà che prima si è fatto prete, e poi ha cambiato idea ed è diventato poliziotto. Che a me, personalmente, pare una cosa assurda, anche se effettivamente è esistito un tempo in cui gli uomini di religione andavano felicemente a fare le Crociate per sbudellare qualche manciata di infedeli. La magia della narrazione audiovideo fatta da professionisti, invece, è il motivo per cui esiste una miniserie come Task, che prende esattamente questa premessa qui e, invece di cadere nel kitsch o nel ridicolo (quanto dev’essere difficile azzeccare il tono di un agente dell’FBI alcolizzato con un passato da sacerdote che va a caccia di rapinatori di motociclisti narcotrafficanti?), riesce a cavarne fuori un racconto solido come un paracarro, impacchettato in una confezione di tutto rispetto. Merito del creatore e sceneggiatore Brad Inglesby (già autore dell’ottimo Omicidio a Easttown) e di un attore malleabile come Mark Ruffalo, che si scaglia con trasporto e generosità dalla rupe di un ruolo potenzialmente ingrato.
Escono anche
Lost Station Girls: Il mostro della stazione (Francia, 2025) - dal 08/10/2025 su Disney+: è un true crime mascherato da miniserie poliziesca, che drammatizza le indagini (lunghe vent’anni) che hanno portato all’individuazione e alla cattura dell’assassino della stazione di Perpignan. Esatto, è proprio la versione francese dell’antologia Monster. Un podcast sui serial killer travestito da serie tv d’autore. D’altronde a noi piace un sacco avere delle scusanti socialmente accettabili che distraggano l’opinione altrui dalle nostre vere passioni. Succede sin dai tempi in cui lo zio andava in edicola dopo la messa e nascondeva Lando fra le pagine di Famiglia Cristiana. O era il contrario? Non mi ricordo.
Néro (Francia, 2025) - dal 08/10/2025 su Netflix: Néro è un bel tipetto, che ha fatto la tipica profilassi di un cittadino europeo medio nato alla fine del millequattrocento che, per miracolo, sopravvive all’adolescenza: prima è cresciuto in un orfanotrofio con le suore sadiche baffute, poi è finito per strada insieme al resto della feccia, poi è stato sbattuto in prigione con la feccia della feccia, e quindi si è impiegato come assassino prezzolato. Sembra piuttosto normale che un fiorellino di campo del genere a un certo punto scopra di avere una figlia pre-adolescente marchiata da un’antica profezia e braccata da forze terrificanti. Avviso ai naviganti: qua c’è più fumo che arrosto.
Boots (Usa, 2025) - dal 09/10/2025 su Netflix: New Orleans, 1990. Il diciottenne super gay – quando essere super gay era ancora pratica sconsigliata dai dottori – Cameron Cope è sopravvissuto a malapena agli anni di liceo, durante i quali ha dovuto nascondere la sua sessualità meglio che poteva per schivare i bulli. La situazione in famiglia non è che sia tanto più regolare, e Cameron ha bisogno di trovare immantinente un lavoro stabile per poter essere indipendente. L’alternativa migliore, negli USA, è di entrare nell’esercito. Un posto magico che ha dovuto aspettare il 1994 e l’illuminato (??) Bill Clinton per dare ufficialità a un protocollo di merda (io non chiedo, tu non me lo dici) che sostituisse il precedente, espresso divieto per i soldati statunitensi di essere gay. Boots, tratto da un libro di memorie, è il tenero romanzo di formazione di un adolescente a cui nessuno aveva spiegato che l’esercito USA ha una tolleranza per le persone omosessuali simile a quella che Hitler aveva per i popoli romaní.
Old Money - Mondi opposti (Turchia, 2025) - dal 10/10/2025 su Netflix: l’eterna lotta tra i ricchi nati ricchi e i ricchi diventati ricchi, che ciclicamente viene riproposta ai poveri nati poveri per tentare di sollazzarli nei periodi fra un matrimonio reale e l’altro. Qua abbiamo Osman, figaccione che si è fatto tutto da solo e, nonostante un’infanzia piena di abbandoni e pezze al culo, è cresciuto grande, forte, bono e imprenditore di successo. Nihal invece è nata nella bambagia da genitori diplomatici, e ha passato la vita a studiare i classici, a imparare il galateo e a zompettare da un ricevimento esclusivo all’altro. Beccami gallina se questi due non si incontrano e non si amano alla follia anche se lui viene schifato dalla famiglia di lei.
Typhoon Family (Corea del Sud, 2025) - dal 11/10/2025 su Netflix: dice che nel 1997 c’è stata una grossa crisi finanziaria nell’estremo oriente, partita dalla Thailandia e arrivata a scuotere i mercati della Corea del Sud, dove nel giro di troppo poco sono cominciate a fallire alcune delle più grosse compagnie nazionali. Figurati come può stare bene la povera Typhoon Company, aziendina di famiglia con l’acqua alla gola che passa di padre in figlio giusto in quel periodo. Ulteriore problema: il nuovo amministratore delegato ereditario è un ragazzo dallo spirito libero che non ha tutta questa voglia di assumersi la responsabilità, anche se il debito di riconoscenza nei confronti del genitore non lo lascia indifferente.
Playing Gracie Darling (Australia, 2025) - dal 09/10/2025 su Paramount+: ma pensa te che raro caso di sfavore acrobatico dev’essere avere quattordici anni, essere australiana e dover convivere con i sensi di colpa perché dopo aver fatto una seduta spiritica insieme a una tua amica, quest’ultima scompare nel nulla. La vita grama di Joni non migliora certo da adulta. È diventata psicologa infantile e quantomeno si rende utile, però vive ancora con il tormento di certi ricordi. Poi, a un certo punto, un poliziotto la chiama per comunicarle che un altro membro della famiglia della sua amica è scomparso dopo un’altra seduta spiritica. A quel punto Joni dovrebbe convincersi che non è lei quella che porta sfiga, eppure le viene naturale farsi coinvolgere dal mistero.
Il parcheggio muto delle docuserie
NETFLIX
True Haunting (Usa, 2025) - dal 07/10/2025
Tornano
DISNEY+
High Potential (Usa, 2025) - seconda stagione dal 07/10/2025
(avevamo parlato della prima stagione qui)
NOW
Petra (Italia, 2020) - terza stagione dal 08/10/2025
È quella serie giallo-rosa che non esiterei a definire “fiction” nel senso più italiano del termine, che non credo esista da nessun’altra parte. Sul modello Montalbano, per dire. Una collezione di film da 80 minuti che qualche produttore e/o distributore ha deciso di chiamare “puntate di una serie” solo perché vanno in televisione e hanno la stessa protagonista. La stessa protagonista è Petra Delicato (Paola Cortellesi brava come e più del solito), ispettrice nel settore operativo della squadra mobile di Genova, brillante sul lavoro e categorica per quanto riguarda la vita privata: dopo due matrimoni falliti e senza figli ha deciso di non farsi più trascinare in beghe affettive, anche per quanto riguarda amicizie, famigliari ed eventuali animaletti. In casa tiene giusto un ragno, che d’altronde «Non ti chiede niente, non fa nulla, non vuole niente: è il migliore amico dell’uomo». La serie, Sky l’ha prodotta adattando gli innumerevoli romanzi della spagnola Alicia Giménez Bartlett e avendo bene in mente l’idea di fare un giallo piuttosto canonico (nessuno ha detto brutto, anzi) nello svolgimento, ma ribaltato nelle premesse; ovvero con protagonista una donna lontana dagli stereotipi (e dagli archetipi di genere), le cui avventure potessero risuonare anche fra il poco romantico pubblico maschile. Anche nella terza stagione Petra torna a lavorare con il suo vice Antonio (un Andrea Pennacchi bello come il sole che bagna le lontre del rodigino), con cui ha costruito un solido rapporto di affetto professionale nonostante i due siano agli antipodi. Solo che stavolta la cuore di p(i)etra per eccellenza ha anche un compagno, il quale a sua volta ha tre figli. Ma c’è comunque da indagare su ladri di reliquie assassini e sull’omicidio di un imprenditore sospettato di associazione mafiosa.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
La serie tv della settimana: Alien: Pianeta Terra
Vanished su Prime
Vince si diverte



