Fuori le serie! 🛋️ #282 - Il patriarcato boccheggia ma vince ancora ai punti
Una settimana di novità in streaming fatta di Sirene e Maschi veri, una coppia perfetta soprattutto quando le prime sono quelle della polizia e i secondi rispettano le ordinanze restrittive.
Escono
NETFLIX
Maschi veri (Italia, 2025) - dal 21/05/2025
Maschi veri è il lento e fisiologico adeguarsi di una generazione che, mentre si rilassava a bordo di un pedalò al largo della riviera romagnola, è stata colpita in piena faccia da un transatlantico quando le correnti contro il patriarcato sono cominciate a farsi più intense e interessanti. Nella cronologia degli eventi questa serie, versione italiana della spagnola Machos alfa (del 2022), sta esattamente tra l'articolo del Post che spiega bene ai boomer mentali (che sanno leggere) perché non è più il caso di fischiare per strada alle ragazzine, e lo sceneggiato brillante approvato dai vertici di struttura RAI cinque anni dopo essere stato proposto la prima volta. Maschi veri sta nel mezzo. È già vecchio, ma è ancora necessario per raccontare ai quaranta-cinquanta-sessantenni quello che è partito tra i venti-trentenni e adesso sta arrivando anche dalle loro parti, ma in un modo simpatico che non sembri uno spiegone. A quattro di loro, amici stretti che comunicano sulla chat di whatsapp Maschi veri – uno sposato, povero e senza sesso; uno sposato, ricco e senza lavoro; uno accoppiato ma fedifrago; uno divorziato ma privo di iniziativa – viene imposto di smussare i tratti più tossici e pregiudiziali del maschio patriarcale che c'è in loro. Essi, non particolarmente convinti di dover cambiare, faranno resistenza e si renderanno buffi.
Sirens (Usa, 2025) - dal 22/05/2025
Siamo in una fase della tv in cui il pubblico pagante di fascia medio-alta – quello che può permettersi due o più servizi di streaming senza pezzotto – ha una reazione pavloviana a tutte quello serie tipo Succession e The White Lotus, che si addentrano con sapienza narrativa nei meandri psicologici di gente estremamente ricca e privilegiata, sbertucciandola senza rabbia e senza sovversione. Ne vuole ancora, ne vuole sempre di più. Dunque Netflix ha chiesto a Molly Smith Metzler di adattare per il piccolo schermo il suo stesso spettacolo teatrale, Elemeno Pea, perché è un testo piuttosto sul pezzo. Parla di due giovani sorelle cresciute allo sbando ma unite da un tatuaggetto, che la vita ha poi messo su due binari ben diversi. La primogenita Devon è su quello dei treni merci: è rimasta a casa a prendersi cura del babbo, lavora in un negozio di falafel, è l'amante infelice del suo capo sposato ed è una mezza alcolizzata. Simone, invece, è in Frecciarossa livello business ed è diventata l'assistente personale di Michaela Kell, moglie di mazinga miliardario della finanza, la quale vive la propria carismatica vita circondata da un clan di accoliti fedeli e anche un po' inquietanti. Devon è la protagonista assoluta del turbinio che procede da queste premesse, da quando fa visita alla sorella e decide che la salverà in qualsiasi modo dal culto di Michaela. Simone, però, col cacchio che vuole farsi salvare da una vita di lusso sfrenato e preoccupazioni risibili.
Escono anche
Motorheads (Usa, 2025) - dal 20/05/2025 su Prime Video: ci sono due tipi di persone al mondo, dice questa serie: quelle che hanno il piede sul pedale del freno e quelle che ce l'hanno sull'acceleratore. Tu quale sei? Motorheads ci chiede di scegliere. Ci sono solo due tipi di persone al mondo, rispondo io: quelli che guardano i teen drama di adolescenti che in mezzo al deserto USA corrono clandestini con le macchine truccate mentre svelano i segreti di famiglia sepolti da tempo e quelli che preferiscono evitare. Io preferisco evitare, ma solo perché ho più di 25 anni.
Nine Puzzles (Corea del Sud, 2025) - dal 21/05/2025 su Disney+: poliziesco con serial killer coreano (o coreana o coreani o coreane) che lascia (o lasciano) sulle scene del delitto il tassello di un puzzle. Yi-na porta sempre con sé quello che ha calpestato mentre rinveniva il corpo assassinato dello zio, anche adesso – a dieci anni di distanza – che la chiamano tenente e che lavora per la polizia di Seul come profilatrice criminale. Di mezzo c'è pure un piedipiatti che, all'epoca dello ziicidio, sospettava la colpevole potesse essere proprio Yi-na e che oggi, dopo il ritorno del serial killer Ravensburger, si unisce mal volentieri a lei per indagare più a fondo.
She the People (Usa, 2025) - dal 22/05/2025 su Netflix: non aspettatevi la raffinatezza. Tyler Perry parla al popolo, e comunque ha in coda di produzione altre 76 robe che ha scritto e che un giorno, prima o poi, al massimo fra due anni, dirigerà e (forse) interpreterà anche. Tyler Perry parla al popolo dei neri statunitensi ed è andato a prendersi quella nicchia di democrazia (molto remunerativa) dei contenuti un tanto al chilo creati per una minoranza ultra specifica e con un'identità chiara. Succede dappertutto. Noi abbiamo Alessandro Siani per esempio. She the People è una sitcom che ha per protagonista la famiglia di Antoinette Dunkerson, la nuova vice governatrice del Mississippi – la prima donna nera a candidarsi alla poltrona – costretta a condividere la legislatura con un governatore che è un vecchio bianco panzone, sessista e condiscendente.
Non ti dimenticherò (Taiwan, 2025) - dal 23/05/2025 su Netflix: La fantastica signora Maisel di Taipei si chiama Cheng Le-le e non è una benestante casalinga frustrata degli anni '50 che surclassa il marito e per questo viene cacciata di casa, anzi. È felicemente sposata con un bel tatone che la supporta nella sua carriera da comica di stand-up, basta che questa non la distragga dal suo lavoro vero da commessa part-time in un minimarket. Non è vero, il marito è davvero il fan numero uno di Le-le. Solo che deve trasferirsi per lavoro a Singapore e lei, come presenza maschile, deve accontentarsi di badare a un padre che si comporta come un ragazzino.
Our Unwritten Seoul (Corea del Sud, 2025) - dal 24/05/2025 su Netflix: solo un autore di k-drama poteva trovare spunto per una serie in quella che effettivamente è una paranoia losca, ma da complottisti next level che persino i complottisti normali scrutano con un certo disdoro. A pensarci bene, se due gemelli omozigoti volessero davvero scambiarsi, con una certa dose di convinzione potrebbero tranquillamente farsi beffa ad libitum di tutti, no? Chi ci dice che già non lo fanno? Che non si comportano come Mi-ji e Mi-rae, un'ex atleta spensierata e una burocrate pignoletta, che a un certo punto decidono di prendere il posto l'una dell'altra? Maledetti gemelli inaffidabili.
Il parcheggio muto delle docuserie
PRIME VIDEO
Earnhardt (Usa, 2025) - dal 22/05/2025
Tornano
NOW
Vigil - Indagine a bordo (Gb, 2021) - seconda stagione dal 20/05/2025
I sottomarini sono un potente strumento di compensazione a livello nazionale. Enormi contenitori fallici ripieni di ometti, una perfetta versione ingrandita dei pistolini letterali. Con in più il sogno realizzato – provate a chiedere a un uomo quante volte ha fatto finta di avere una spada laser in mezzo alle gambe – di poter sparare proiettili nucleari dal proprio simbolico meato. Una vittoria per il paese e per l'orgoglio del maschio patriottico. Sul dizionario, accanto alla definizione di potenza mondiale con qualche residuo di gagliardia giovanile ma in netto declino, c'è il Regno Unito; che se non è proprio il malato d'Europa, quantomeno è il 47enne che non accetta la calvizie d'Europa. Nel Regno Unito non ci sono sommergibili. Nel Regno Unito ci sono sottomarini deterrenti nucleari classe Vanguard lanciamissili balistici. È una cosa importante per loro. Tanto che la BBC ci fa anche gli sceneggiati, di quelli lussuosi con la fotografia tutta pettinata, su questi sottomarini deterrenti nucleari classe Vanguard lanciamissili balistici. Poi, siccome in BBC devono essere dei simpaticoni che non vi dico, come protagonista della loro serie hanno scelto, nel ruolo di quella che deve indagare su un assassinio avvenuto a bordo di un sottomarino deterrente nucleare classe Vanguard lanciamissili balistici, un'ispettrice capo della polizia scozzese. Che già agli scozzesi non stanno simpatici gli inglesi, figurati quando gli parcheggiano un pene gigante nucleare in spiaggia e disturbano una loro poliziotta per qualche casino che hanno combinato.
PRIME VIDEO
Nove perfetti sconosciuti (Usa, 2021) - seconda stagione dal 22/05/2025
Nicole Kidman conosce la regola universale dell'industria dello spettacolo: se una cosa non funziona, non insistere (vedi Scientology); se una cosa funziona, va' e mungila come se non ci fosse un domani. Nel 2021, Kidman si era appena lanciata nel mondo delle miniserie pettinate con Big Little Lies e allora si è detta: perché cercarsi qualcosa di nuovo e avventuroso se A) c'è un altro romanzo (Nove perfetti sconosciuti) della stessa scrittrice (Liane Moriarty) dalla cui opera è stata tratta Big Little Lies B) il suddetto romanzo ha simili atmosfere misteriose e violente e C) come è successo per Big Little Lies (con Jean-Marc Vallée e Andrea Arnold) posso coinvolgere un buon regista cinematografico (questa volta Jonathan Levine) che mi apparecchi tutto per bene? In Nove perfetti sconosciuti, una manciata di perfetti sconosciuti (sono nove in tutto, meglio dirlo, non si sa mai) sono ospiti della Tranquillum House, lussuosa Spa che organizza ritiri spirituali per gente che c'ha buon tempo e soldi da scagliare nell'umido. I nuovi arrivati vengono accolti dalla proprietaria, l'eterea e inquietante Masha Dmitrichenko (Kidman) e poi succedono misteri. Nove perfetti sconosciuti è mediocre ma a quanto pare si presta agli elenchi perché A) potrebbe vagamente ricordare The White Lotus (la serie più in voga del momento negli USA) senza che nessuno possa accusarla di plagio (le prime stagioni delle due serie sono uscite contemporaneamente) e B) Kidman ha accettato di farsi ricoprire di denaro per tornare a interpretare lo stesso ruolo e permettere a una miniserie già fatta e finita di resuscitare come antologia e continuare a fatturare. Qual miracolo.
NETFLIX
Big Mouth (Usa, 2017) - ottava stagione dal 23/05/2025
Ce l'abbiamo un po' tutti l'amico/a che alle primissime avvisaglie di brillantezza alcolica parte con la tiritera del “oh che bella l'adolescenza, quanto vorrei tornare a scuola con la consapevolezza di adesso, ah i primi amori, eh gli ormoni”. Caro/a amica/o, prima di perderti sul malincotreno in direzione sbronza irrimediabile e mal di testa da record vatti a guardare le sette stagioni di Big Mouth in preparazione di questa ottava. Ché Big Mouth è la maniera animata che Andrew Goldberg e Nick Kroll, amici d'infanzia nonché ideatori e sceneggiatori della serie, hanno escogitato per avere catarsi di tutti i grumi irrisolti – sessuali, di identità, di rapporto con il proprio corpo e con la percezione altrui – provenienti dalla loro esperienza personale, rielaborata in quanto adulti materialmente di successo ma emotivamente disfunzionali, e resa universale con la stessa facilità di una battuta sullo sperma.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
La serie tv della settimana: You
Onda coreana della settimana: Weak Hero
Il pilota VPN della settimana: Duster
Dall’autore di BoJack
Il prossimo Josh