Fuori le serie! 🛋️ #279 - Dialoghi ficcanti e per di più sulle punte
La fantastica signora Maisel sembra finita giusto ieri, ma Amy Sherman-Palladino e marito hanno già pronta una nuova serie scritta in punta di scarpetta (Étoile), che insieme a Tina Fey (The Four Seasons) potrebbe aiutare a stemperare le invasioni aliene e le miserie umane di L'Eternauta.
Escono
PRIME VIDEO
Étoile (Usa, 2025) - dal 24/04/2025
Vivere nell'universo elitario del balletto classico ma, allo stesso tempo, essere anche in una serie scritta e diretta da Amy Sherman-Palladino, significa passare serate in discoteche – in cui suona il DJ più in voga del momento: Testa di Polistirolo – a discutere sulla quantità di sifilide che infestava i più celebri compositori della storia. Dove si firma per avere cento puntate di una serie del genere? La questione è la seguente: così come succedeva per Aaron Sorkin quando faceva TV, se Sherman-Palladino (Una mamma per amica, La fantastica signora Maisel) scrive – e dirige – qualcosa di nuovo, la si guarda. Punto. Anche fosse la lista della spesa, che tanto ella sarebbe in grado di vergare dialoghi fulminanti anche sul dilemma tra cous cous integrale o meno. E il caso di Étoile è ancora più estremo, perché oggettivamente chissenefrega di empatizzare con due poveri direttori artistici di grandi compagnie di balletto (Luke Kirby e Charlotte Gainsbourg), l'una a New York e l'altra a Parigi, che sono in difficoltà perché gli arricchiti di oggi all'arte preferiscono l'ostentazione e dunque le stimate organizzazioni danzatrici rischiano di dover tagliare di un pochetto i loro stipendi milionari per sopravvivere? Io no. Spiace che il settore sia in crisi e che diverse ballerine sottopagate abbandonino la tortura di rovinarsi il fisico per il sollazzo di gente anziana nata ricca, preferendo aprire negozi di ciambelle vegane a Memphis o account su TikTok. È la vita. Ed è il sistema che ci siamo scelti. Fa schifo, esattamente nella misura in cui Kirby e Gainsbourg sono costretti ad affidarsi ai soldi sporchi di un mecenate plutocrate per sperare di salvare il loro business, architettando uno scambio transatlantico di personale artistico come acrobazia mediatica per attirare l'attenzione di un nuovo pubblico. Preparano coreografie di Tchaikovsky ma anche loro, come tutti, sono scimmiette che ballano per l'intrattenimento di chi caccia il grano.
NETFLIX
L'Eternauta (Argentina, 2025) - dal 30/04/2025
Ci è voluta un vita e mezza affinché vedesse la luce l'adattamento di una delle serie a fumetti più importanti e di culto di sempre, l'argentina L'Eternauta, ma va bene così. Va bene che gli eredi dell'autore originale, il compianto Héctor Oesterheld, abbiano rispettato il suo volere di mantenere la produzione in patria e di non svenderla a qualche produttore più viscido del solito, che avrebbe cercato di smussare la carica virulenta della storia - allegoria fantascientifica della disperante condizione socio-politica a cui l'intero Sud America è stato costretto sin dal momento in cui si è liberato del colonialismo diretto solo per finire sotto il giogo, più subdolo, di quello indiretto. Va bene che a dirigerlo sia stato chiamato un vecchio giovane turco del cinema latino, Bruno Stagnaro, che dopo aver co-diretto uno dei film che hanno lanciato il nuovo cinema argentino (Pizza, birra, faso) si è perso per strada e adesso ha qualcosa da dimostrare. Va bene che a interpretarlo – nei panni del protagonista Juan Salvo, fra i pochi sopravvissuti alla nevicata aliena che una sera d'estate ricopre Buenos Aires uccidendo chiunque venga sfiorato da quei misteriosi fiocchi di neve – sia il mitologico Ricardo Darín, il volto più riconoscibile del cinema biancoceleste contemporaneo. E va benissimo che un testo del genere, scritto da un artista morto per la libertà (ucciso dalla dittatura di Videla nel 1978), torni a popolare i nostri incubi ancora una volta, sempre di più, finché qualcosa di buono non riuscirà finalmente ad entrarci in testa.
The Four Seasons (Usa, 2025) - dal 01/05/2025
Dal '97 a oggi, Tina Fey si è affermata come una delle cinque migliori persone comiche in circolazione timbrando (come autrice) solamente in quattro uffici: Saturday Night Live, Mean Girls, 30 Rock e Unbreakable Kimmy Schmidt. Una mira del genere si vede raramente – continueremo ostinatamente a sorvolare sul suo unico flop, la serie mai realizzata (per colpa dei tipi di Fox) Cabot College – e merita una certa fiducia per qualsiasi altro progetto futuro Fey vorrà propinarci. A maggior ragione se si tratta di una miniserie con un cast da urlo – lei stessa, Steve Carell, Will Forte e Colman Domingo – che è il rifacimento di una commedia agrodolce del 1981 (Le quattro stagioni, abbastanza misconosciuta in Italia), scritta diretta e interpretata sulle note di Vivaldi dal più adorabile degli attori di Hollywood, Alan Alda. È la storia di tre coppie di mezza età amiche per la pelle, che affrontano i problemini e i problemoni della vita lungo tutto un anno solare costellato da tante vacanze collettive quante sono le stagioni. Si accettano scommesse su quanto sarà bella The Four Seasons, che Fey ha scritto insieme a Lang Fisher (Non ho mai...) e a Tracey Wigfield (Grandi notizie), ma dal momento che non siamo qui per spillare soldi ai polli le opzioni sono solo due: bella o bellissima. Vi lascio con la notizia più magnifica del mese: il nome di battesimo di Tina Fey è Elizabeth Stamatina, mentre il vero cognome del babbo di Steve Carell era Caroselli.
Escono anche
Carême (Francia, 2025) - dal 30/04/2025 su Apple TV+: a quanto pare, la codifica dell'arte culinaria moderna nella Francia di inizio 800 per merito di Marie-Antoine Carême non è semplice come ce l'aspettavamo. Non si risolve in un cuciniere che fa cadere per sbaglio un mattone di burro in una padella, serve il piatto prima di poter rimediare all'errore e viene proclamato massimo diffusore della haute cuisine al grido di grazie tante, qualsiasi ingrediente è buono se lo friggi nel grasso. Per raddrizzare i torti dello stereotipo, il regista di I tre moschettieri: D'Artagnan ha accettato una valigia di contanti da Apple TV+ per patinare nello strutto la storia di Carême, nato poverissimo e cresciuto fino a diventare lo chef preferito del diplomatico Charles Maurice de Talleyrand-Périgord, arrivando anche a cucinare per Napoleone Bonaparte in persona.
Il parcheggio muto delle docuserie
Carlos Alcaraz: a modo mio (Spagna, 2025) - dal 23/04/2025 su Netflix
Volo 3054: una tragedia annunciata (Brasile, 2025) - dal 23/04/2025 su Netflix
Tornano
DISNEY+
Andor (Usa, 2022) - seconda stagione dal 23/04/2025
(avevamo parlato della prima stagione qui)
NETFLIX
You (Usa, 2018) - quinta stagione dal 24/04/2025
Il libraio newyorchese Joe Goldberg vive per tutti quei momenti in cui nel suo negozio entra una bella ragazza di cui incapricciarsi, tutta da guardare, da seguire fino a casa, da stalkerare sui social, da farla allontanare dagli amici che vorrebbero impedirle di frequentarlo. Questo perché, cari lettorie, Joe Goldberg è uno psicopatico serial killer cresciuto nel terrore da un padre adottivo sadico. Tratta dal bestseller Tu, pubblicato da Caroline Kepnes nel 2014, la serie esauriva la sua ispirazione letteraria al termine della prima stagione. Fortunatamente per Netflix, e per i 40 milioni di spettatori che hanno guardato in streaming i primi dieci episodi, Kepnes è scrittrice prolifica e già nel 2016 aveva dato alle stampe un sequel buono per una seconda stagione, Hidden Bodies, in cui il buon Joe si trasferisce a Los Angeles per essere orribile anche con le donne della costa Ovest. Poi gli autori ci hanno preso gusto e anche senza un terzo romanzo hanno fatto una terza stagione. In cui Joe si sposa. All'epoca non era ben chiaro se avesse cambiato mestiere o meno – quello di serial killer, non quello del libraio. Poi hanno fatto anche una quarta stagione, dunque è abbastanza chiaro che ormai Joe se la sente calda quasi quanto Dexter. A tutto c'è un limite però, e questa quinta stagione sarà anche l'ultima. L'hanno promesso eh. Così come l'avevano promesso anche gli amici di Dexter, subito prima di mettere in cantiere una serie sequel e una prequel. Ingenui che non siamo altro.
Weak Hero Class (Corea del Sud, 2022) - seconda stagione dal 25/04/2025
È un vecchio k-drama – dio, vecchio, non sono passati neanche tre anni. Ma avete capito – che normalmente non piazzeremmo qui perché altrimenti la nostra street cred come guru delle novità in streaming verrebbe meno e i regaz giusti comincerebbero a guardarci storto. Allo stesso tempo, però, questa missilata in cui un liceale secchione utilizza le nozioni acquisite per screziare i bulli nonostante abbia il fisico di uno stuzzicadenti è stata molto apprezzata dagli utenti di Netflix, che l'hanno premiata come una delle serie più viste a livello globale costringendoci a non poter far finta che non esista. Anche perché viene fuori che il recupero della vecchia serie serviva esclusivamente per mettere in pari noi musi bianchi per l'arrivo di questa seconda stagione, fresca fresca e in contemporanea con la messa in onda coreana.
APPLE TV+
WondLa (Usa, 2024) - seconda stagione dal 25/04/2025
(avevamo parlato della prima stagione qui)
Usciranno (*)
30/04/2025
Asterix & Obelix: Il duello dei capi [st. 1] - Netflix
Carême [st. 1] - Apple TV+ (vedi sopra)
L'Eternauta [st. 1] - Netflix (vedi sopra)
Suspect: The Shooting of Jean Charles de Menezes [st. 1] - Disney+
Turning Point: la guerra in Vietnam [st. 1] - Netflix
01/05/2025
Angi: crimini e bugie [st. 1] - Netflix
The Four Seasons [st. 1] - Netflix (vedi sopra)
04/05/2025
Star Wars: Tales of the Underworld [st. 1] - Disney+
Da (meno) 5 scatolette di pelati a (più) 5 avocado, un voto a settimana per una serie presentata in questa newsletter (in questo numero o in passato).
#1 Happy Family USA (Prime Video) 🥑🥑🥑
Tre avocados serviti su un letto di hummus a #1 Happy Family USA, che noi a Ramy Youssef gli vogliamo tanto tanto bene e sarebbe davvero molto bello passare un pomeriggio a bersi del tè tutti insieme. Qui ha scritto un cartone animato per adulti con la complicità di Pam Brady, che avendo sceneggiato le prime stagioni di South Park e anche quella magata di Team America è considerabile una cultrice del genere. L'animazione è volutamente scalcagnata, ma la sostanza risuona alla perfezione con la poetica necessaria di Youssef, che dopo Ramy e Mo continua a raccontare l'accidentata esistenza di uno statunitense musulmano con immutato ottimismo realista. Certo, la sua idea di cartone animato è leggermente antiquata – siccome sono disegni, esagero tutto fino al parossismo – ma il racconto riesce comunque a rimanere ancorato a istanze veritiere e con le quali, a costo di un minimo sforzo di cervella, è facile armonizzare.
Extra
Qualche notizia dal mondo delle serie. (a cura di Giulia Ciappa)
La serie tv della settimana: Black Mirror
Il pilota VPN della settimana: Just Act Normal
Aurora della settimana: Dying for Sex
(*) Fuori le serie! è in pausa la settimana prossima: ci rivediamo venerdì 9 maggio. Buon 25 aprile e buon 1° maggio! Non siate sobri.